Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sul “ritorno alla vita” nel rione Terra dopo lo sgombero del 2 marzo 1970, osservi anche con attenzione questa foto.
L’immagine circola in rete dal 9 maggio, ossia da due giorni prima della riapertura al culto della cattedrale.
Raffigura il Vescovato, ma, principalmente, nel riquadro in alto a sinistra, una serie di indumenti stesi ad asciugare, come accade all’esterno di qualsiasi normale civile abitazione.
Una prova chiara ed inequivocabile del fatto che quell’edificio è abitato.
“Nel Vescovato –come ci dice Antonio Isabettini, maestro d’arte ed appassionato di storia putrolana- che è da sempre residenza del Vescovo della Diocesi di Pozzuoli e affianca la chiesa del Coretto, dopo lo sgombero del Rione Terra del 2 marzo 1970, rimase ad abitarci ancora l’ex Vescovo, monsignor Salvatore Sorrentino fino al dicembre del 1980, unico custode dell’abbandonato rione, insieme a occupanti abusivi, arrivati dal napoletano insieme ad ex abitanti del quartiere, che si trovavano in altre abitazioni private. Nel dicembre 1980, il Vescovo fu costretto a lasciare l’edificio, in quanto furono ‘tagliate’ acqua ed energia elettrica, e trovò residenza presso il ‘Villaggio del Fanciullo’, sulla Domiziana. Da allora, il Rione Terra fu saccheggiato di notevoli opere d’arte. Attualmente, il Vescovato ‘dovrebbe’ essere residenza del Vescovo Emerito, monsignor Silvio Padoin (che succedette a Sorrentino) e dell’attuale Vescovo, monsignor Gennaro Pascarella”.
Beh, con tutto il rispetto per chi vi abita, chiunque vi risieda forse dovrebbe riflettere sul fatto che, in una zona così prestigiosa, i cosiddetti “panni spasi” non sono il miglior “biglietto da visita”, specie dal momento in cui proprio quella porzione dell’antica rocca è visitabile per due giorni alla settimana.
Certo, un’asciugatrice costa e consuma un bel po’ di corrente: però, visto il particolare pregio del luogo, sarebbe il caso di farci un pensierino…o no?