Sì al referendum di domenica per difendere il mare: sette associazioni ne parlano stasera a Pozzuoli

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Ricevo e pubblico*

A pochi giorni dal referendum del 17 aprile, le associazioni flegree DiversaMenteGiovani, Generazione Flegrea, Noi Re(si)stiamo Qui e Prospettiva hanno organizzato un incontro con la partecipazione di Legambiente per la promozione del “Sì” al referendum.

L’incontro si terrà a Pozzuoli  oggi alle ore 18.30 presso la sede dell’associazione “Prospettiva”, in via Dicearchia 1.

Le associazioni sostengono il “Sì” in quanto interpretano, ognuna nel proprio campo, una visione alternativa di sviluppo rispetto a quella dettata al momento dal governo, che propone l’estensione delle concessioni estrattive fino ad esaurimento delle riserve.

Logo-Legambiente-GrandeGiusiana Russo (Legambiente Afragola) che presenterà le motivazioni per cui votare “Sì” al referendum, dichiara: “L’ambiente non ha colori politici, è per tutti e di tutti. È nostro dovere di cittadini preservare il nostro mare, difenderlo e salvaguardarlo, lanciando un chiaro messaggio proteso verso la sostenibilità.  Il 17 aprile sarà un momento fondamentale per ribadire che l’Italia è proiettata verso il futuro, noi non vogliamo investire in fonti fossili, ma siamo per la Green Economy. Napoli è una città che vive di turismo e il mare è il nostro bene più prezioso, noi ci prenderemo cura del nostro mare e domenica voteremo “Sì” .

Il mare e il turismo sono i principali motori economici di Pozzuoli e le associazioni hanno ritenuto di dare un segnale chiaro e determinato in difesa di un patrimonio unico.

“Voler continuare l’estrazione fino all’esaurimento delle scorte è segno di una visione di sviluppo del tutto priva di alternative, legata a vecchi e stantii paradigmi del ventesimo secolo. Dovremmo prendere invece spunto da Paesi in cui si investe nell’innovazione, come l’Olanda. Noi voteremo tutti “Sì” al Referendum del 17 aprile”, ha dichiarato al riguardo Tiziana Lombardo, presidente dell’associazione “Prospettiva”.

Raffaele Postiglione (DiversaMente Giovani)
Raffaele Postiglione (DiversaMente Giovani)

Intanto Raffaele Postiglione, presidente di DiversaMenteGiovani, è diretto e centra il punto politico della questione: “Il quesito appare piuttosto tecnico, ma determina una scelta di campo in tema energetico. Noi votiamo e sosteniamo il “Sì” perché la vittoria di questo avrebbe un forte valore simbolico e un effetto politico che va al di là della stessa specificità del quesito, obbligando la politica a compiere decisi passi in avanti in direzione delle energie rinnovabili”.

Peppe Fiore (Generazione Flegrea)
Peppe Fiore (Generazione Flegrea)

Il territorio flegreo è imbrigliato da molteplici fattori e su questo si esprime il segretario di Generazione Flegrea, Giuseppe Fiore, che non ha dubbi e motivando il “Sì” dichiara: “Le energie rinnovabili sono una soluzione che purtroppo in aree dove vige il regime di ‘soprintendenza’ non sono sempre ‘opzionabili’ ma ciò non vuol dire che fonti di energia come la geotermia che sprigiona il Vulcano Solfatara non possa essere esempio e volano di Turismo Alternativo. Una trivella in mezzo al mare non crea nè ricchezza nè turismo”.

Riccardo Volpe (Noi Resistiamo Qui)

“Votare “Sì” al referendum significa ridare dignità alle istituzioni, che in questo caso possono decidere modalità, tempi di proroga ed eventuali accertamenti sulle risorse dei pozzi in via di esaurimento”, lo afferma il portavoce di Noi Re(si)stiamo Qui, Riccardo Volpe, che continua: “Puntare sul mare come una risorsa da valorizzare e non da sfruttare, è questa la strada da seguire. Proprio noi abbiamo un esempio lampante: tutta la costa di Licola mare è già stata ‘sfruttata’ e mai valorizzata. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti”.

Alessandro Citarella, Coordinatore Regionale dei Meridionalisti Democratici, punta sulla sicurezza del nostro mare: “Ad oggi vi sono nei mari italiani 95 piattaforme di cui 40 inattive che nessuno toglie rinviando la grande spesa per lo smontaggio ad una data imprecisata, lasciando un pericolo enorme per l’ecosistema, incluso ciò che l’uomo pesca e di cui si nutre, che troppo spesso viene inquinato e poi può finire nella catena alimentare”.

La volontà di cambiamento e di tutela del territorio flegreo è dunque forte e determinata e le associazioni flegree sono tutte insieme impegnate affinché si possa mettere in moto quel cambiamento strategico per Pozzuoli dove il vero gas e il vero petrolio sono rappresentate da green economy e smart city.

* comunicato stampa