Nella vita, se si vuole essere credibili, bisogna dire sempre la verità. A maggior ragione, quando si ricoprono ruoli istituzionali o di grande responsabilità, non si dovrebbero mai raccontare frottole ai cittadini.
Purtroppo, invece, dobbiamo constatare che sicuramente c’è qualcuno che mente alla collettività su un argomento che è diventato addirittura oggetto di un consiglio comunale monotematico.
Mi riferisco alla delibera numero 30 del 7 febbraio con cui la Giunta Regionale della Campania, su proposta del manager dell’Asl Napoli 2 Giuseppe Ferraro, ha stabilito lo spostamento della sede legale dell’azienda sanitaria da Monterusciello a Frattamaggiore.
Ebbene, come sicuramente molti di voi hanno già letto dal mio resoconto sulla seduta consiliare di mercoledì 19 (http://www.pozzuoli21.it/sede-asl-via-da-pozzuoli-chi-la-spuntera-tra-comune-e-regione/), il parlamentino civico (all’unanimità dei presenti in aula) ha votato tre ordini del giorno, uno dei quali volto a chiedere, in tutte le sedi, la revoca di questo “trasloco” degli uffici della direzione generale dell’Asl.
Un “no” che, secondo la maggioranza degli eletti dal popolo, è motivato, tra le altre cose, dal fatto che non esistono le “ragioni di economicità” alla base del provvedimento regionale, in quanto gli uffici amministrativi da trasferire sono già nella disponibilità gratuita dell’Asl a cui quell’immobile di via Corrado Alvaro a Monterusciello sarebbe stato trasferito direttamente dalla Protezione Civile.
Il sindaco Enzo Figliolia ma anche altri consiglieri di maggioranza (e il solo Tito Fenocchio dall’opposizione) sostengono, infatti, che “carte alla mano”, un contenzioso tra Comune e Asl sul pagamento dei canoni di locazione esiste ma soltanto per immobili che non sono quelli occupati dagli uffici amministrativi e della direzione generale dell’Asl.
In parole povere, chi “sposa” questa tesi dà praticamente del bugiardo al manager dell’Asl Giuseppe Ferraro, che, in dichiarazioni riportate dai giornali e perfino in una risposta ufficiale del 17 febbraio ad una lettera indirizzatagli quattro giorni prima dal consigliere regionale Pasquale Giacobbe, sostiene di aver dovuto trasferire la sede legale dell’Asl per porre “rimedio alle rivendicazioni economiche del Comune di Pozzuoli sui locali, attualmente adibiti ad uffici e direzione generale, consistenti in una pretesa di indennizzi per occupazione di fatto”.
Proprio sulla base di queste dichiarazioni di Ferraro, infatti, i tre consiglieri comunali del Pdl (Filippo Monaco, Guido Iasiello e Pierino De Vito), avevano chiesto ai loro colleghi di inserire, nell’ordine del giorno da sottoporre al voto del civico consesso, un emendamento con cui, per mettere di fronte all’evidenza dei fatti il direttore generale dell’Asl, si dicesse chiaramente che il Comune era disponibile a non chiedere alcun fitto per i locali in cui c’è la sede legale dell’azienda e gli uffici amministrativi della direzione generale.
Proposta respinta dal resto dei consiglieri (secondo cui quei locali sono già gratis e il contenzioso riguarda tutt’altro) così da determinare l’uscita dall’aula per protesta da parte dei tre pidiellini al momento del voto sugli ordini del giorno in questione.
Ma torno alla domanda principale: chi è che, su questa vicenda, racconta “palle” ai cittadini?
Se volessimo attenerci esclusivamente a quanto ascoltato in Consiglio Comunale, la risposta sarebbe scontata: il “pallista”, nella circostanza, per la gran parte dei politici eletti a Pozzuoli, è il manager Asl.
Ma, il direttore generale dell’azienda sanitaria insiste nel sostenere ciò che il parlamentino civico smentisce.
E lo fa in un’intervista televisiva rilasciata (dopo il Consiglio Comunale in questione) all’emittente Quarto Canale, intervista pubblicata su You Tube (per vederne e ascoltarne il contenuto integrale, clicca su http://www.youtube.com/watch?v=MGkGfVdW404)
Il manager Ferraro, a proposito degli uffici amministrativi della direzione generale, ha detto: “Su questa sede c’è un contenzioso in corso dove addirittura il Comune rivendica la proprietà dell’edificio, mentre noi sosteniamo che la proprietà è nostra”.
Non solo: alla domanda del giornalista Umberto Milazzo su quale sarebbe il suo atteggiamento se il Comune dovesse garantire l’uso gratuito di quegli uffici, Ferraro risponde testualmente così: “Personalmente io non ho nessuna difficoltà, io sono un pragmatico, il problema che si è posto su questa vicenda era un problema di costi, siamo molto attenti ai fitti. Se il sindaco dovesse formularmi una proposta di questo tipo, ufficiale, io non potrei che segnalarla al presidente della Regione per dire “guarda, valuta il tutto anche alla luce di quello che mi è stato segnalato dal sindaco di Pozzuoli”. Questo ad attestazione che noi non vogliamo fare favori a nessuno su queste cose, noi ragioniamo secondo metodiche di gestione che sono della Asl, e non sono né del Comune di Frattamaggiore né del Comune di Pozzuoli”.
Ricapitolando, in estrema sintesi: Sindaco e quasi tutti i consiglieri comunali sostengono che il manager dell’Asl non dica la verità sul reale contenzioso in atto tra azienda e municipio.
Per contro, il manager dell’Asl rispedisce le accuse al mittente e conferma la sua versione dei fatti.
I cittadini hanno il diritto di sapere chi li sta prendendo in giro, se il sindaco e gran parte dei consiglieri comunali o il direttore generale dell’azienda sanitaria.
Perché è chiaro, ma soprattutto logico, che, su questa vicenda, una delle due controparti stia mentendo spudoratamente.
Ebbene, è arrivato il momento di fare un’operazione di vera trasparenza.
Chi ha le carte per dimostrare di aver detto la verità, le tiri fuori subito e le dia in pasto all’opinione pubblica denunciando all’autorità giudiziaria chi afferma l’opposto.
Di questo “teatrino” ne abbiamo già le tasche fin troppo piene!