Caro Direttore, Le scrivo per chiederLe di voler pubblicare questa mia missiva, che ha lo scopo di voler accendere un faro sulla ormai annosa situazione che vede la chiusura del Vulcano Solfatara.
Le ricordo che, fino alla sua chiusura, avvenuta con provvedimento di sequestro preventivo del 26 ottobre 2017, la Solfatara era l’unico attrattore fruibile sul nostro territorio e l’unico di interesse mondiale, tanto da vedere negli ultimi anni presenze altissime di turisti, nell’ordine dei 500/600mila all’anno.
Com’è possibile che un sito così importante per l’economia della città, che in ambito regionale è secondo per numero di visitatori solo agli scavi di Pompei, sia ancora oggi chiuso a distanza di quasi 2 anni, e non si sappia quando verrà riaperto e se mai verrà riaperto?
Certo, c’è un’indagine della magistratura per definire colpe e responsabilità.

Ma bisognerebbe sapere quali sono i tempi che tali indagini comporteranno e se queste indagini sono mirate solo a scoprire i responsabili della triste sorte della famiglia Carrer, o se sono indirizzate anche a stabilire se tale sito sia un pericolo per i tanti visitatori che richiama da tutto il mondo.
Bisognerebbe stabilire quali sono le intenzioni dei magistrati e su cosa stanno puntando le loro indagini.
A tutte queste domande, bisognerebbe dare delle risposte.
La cosa che, però, mi lascia basito, è l’assoluta mancanza di un’azione forte da parte dell’amministrazione, anche e soprattutto per ottenere queste risposte; difatti, non mi risulta alcun’azione avviata e ripetuta dal Sindaco e dalla sua giunta, né azioni da parte del Presidente del Consiglio e dei tanti Consiglieri Comunali.
E ancora, non vi è stata una manifestazione d’interesse pubblico attraverso un Consiglio Comunale monotematico sul problema.
Ma è possibile che non si abbia sensibilità nell’avviare un’azione forte per far ripartire la fruizione di questo polmone, che genera economia, turismo e lavoro per tante maestranze e per tutto l’indotto che ruota intorno alla struttura?
Mi domando, perché quest’indifferenza?
Perché questo poco interesse verso il turismo e la cittadinanza?
Eppure, nelle linee programmatiche della nuova amministrazione, come in quella precedente, si parla, con parole altisonanti, dello sviluppo turistico come risorsa indispensabile e strategica per il rilancio dell’economia cittadina.

Vede Direttore, ho la sensazione che qui si lasci il certo per l’incerto: si pensa al Rione Terra come futuro attrattore turistico.
Lontano, anzi lontanissimo, visti i tempi biblici dei lavori lumaca, che non vedono mai una conclusione certa, mentre non si attuano iniziative forti per difendere la “risorsa” dalla Solfatara.
Non mi meraviglio. Questa è l’ennesima cecità, che chi amministra la città, dimostra.
Come quando, in modo inspiegabile, per volontà diretta di chi governa, fu stroncato lo sviluppo delle navi da crociera nel porto di Pozzuoli.
Vede Direttore, con questa missiva, Le chiedo, nell’interesse della città, vista la Sua sensibilità e l’attaccamento alle sorti della sua comunità, di essere con il Suo giornale un testimone costante del tempo che passa e delle iniziative da intraprendere nell’aggiornare l’opinione pubblica su ciò che si sta facendo o non si sta facendo, per arrivare alla riapertura della Solfatara.
Partendo da un primo dato in nostro possesso: ad oggi, 26 giugno 2019, sono trascorsi esattamente 20 mesi dalla sua chiusura!
La ringrazio per la sua disponibilità.
*Antonio Di Bonito