Chi ha pagato l’abbonamento annuale per la sosta (ed espone il contrassegno sul cruscotto dell’auto) ha diritto a parcheggiare, per tutto il tempo in cui sono aperte, nelle aree “libere” della propria Ztl dove agli altri automobilisti è imposto il disco orario.
Non lo diciamo noi ma lo stabilisce il Comune di Pozzuoli.
Che evidentemente, con una mano scrive le regole e con l’altra le ignora e le infrange, se è vero come è vero che, nel parcheggio del mercato ittico all’ingrosso, si fanno multe che non si dovrebbero nemmeno pensare di elevare.
In questa area di sosta (così come in quella sul molo Caligoliano) non si può infatti parcheggiare per più di due ore.
E si è obbligati ad esporre il disco orario in modo da poter controllare il rispetto di questa prescrizione.
Solo che da tale limitazione sono esentati i residenti, i domiciliati ed i titolari di attività produttive di quella Ztl titolari del cosiddetto “contrassegno annuale”, ossia dell’abbonamento (da 40 euro per i residenti, da 150 euro per i domiciliati e da 100 euro per i commercianti o professionisti) già pagato ed esposto sul parabrezza della vettura.
Il problema però è che alcuni vigili continuano a multare di 41 euro, per mancata esposizione del disco orario, anche coloro che esibiscono l’abbonamento alla sosta in quella Ztl, sia essa residenziale, domiciliare o lavorativa.
Rischia dunque di aprirsi un altro contenzioso tra cittadini e Comune dopo quello appena chiuso con una sanatoria per le multe relative all’accesso dei residenti senza contrassegno rinnovato nella Ztl di via Napoli.
In molti infatti, pagano la sanzione entro cinque giorni con lo sconto del 30% perché fare ricorso potrebbe costare più tempo e denaro.
Ma, in realtà, di queste contravvenzioni bisognerebbe chiedere l’annullamento perché sono totalmente illegittime.
La responsabilità principale di tali errori è sicuramente di chi scrive materialmente le ordinanze poi sottoposte alla firma del Sindaco.
Se andiamo ad esempio a leggere l’ultima disposizione di Figliolia riguardante il parcheggio nel mercato ittico all’ingrosso (ordinanza 39 dell’11 maggio scorso), all’articolo 5 c’è scritto espressamente che “resta confermata la limitazione di due ore della sosta libera (…)”.
Ed è questo capoverso dell’ordinanza (che abbiamo riquadrato in rosso) a trarre in inganno i vigili urbani.
I quali però, per il lavoro che svolgono, dovrebbero anche sapere che un’ordinanza scritta in tal modo non è corretta ed andrebbe integrata, in quanto non vengono riportate le deroghe (peraltro ribadite sul sito istituzionale del Comune in una pagina appositamente dedicata ai diritti e doveri degli automobilisti nelle zone a traffico limitato) stabilite nell’articolo 7 dell’ordinanza sindacale 97 del 3 giugno 2015 (“attuazione del nuovo piano della sosta”) e nell’articolo 7 della delibera di giunta 86 del 2 luglio 2014 (che approva il nuovo piano e disciplina della sosta).
L’articolo 7 a pagina 29 della delibera di Giunta 86/2014 stabilisce che “dagli obblighi e limitazioni orarie fissate per gli stalli istituiti a sosta libera, derogano le sole autovetture e/o veicoli assimilati che sono muniti ed espongono l’apposito Contrassegno Annuale per Residenti”, chiarendo che “la deroga di cui al detto Contrassegno opera anche nelle aree a sosta libera (attualmente Molo Caligoliano, Mercato Ittico all’Ingrosso, Ex Sofer, Area C/9 di via Vecchia delle Vigne) fermo restando l’obbligo di ritiro dell’autovettura entro l’orario di chiusura previsto e riportato nella relativa segnaletica, in mancanza del quale è disposta la rimozione forzata”.
Cioè, in queste aree, il residente che ha pagato l’abbonamento al parcheggio può sostare liberamente fino a quando non chiudono.
E lo stesso concetto è riportato, pari pari, a pagina 6 dell’ordinanza 97/2015, articolo 7.
Non risultano successive ordinanze o delibere di Giunta che abbiano nel frattempo annullato queste decisioni.
Dunque, perché la Polizia Municipale continua ingiustamente a multare chi non andrebbe affatto multato?
E, per quale motivo nel parcheggio del mercato ittico all’ingrosso, non esiste una segnaletica che indichi le deroghe al disco orario per chi espone il contrassegno della sosta annuale pagata?
Un caso che sottoponiamo al sindaco Figliolia, al comandante Pubblico e a tutti i consiglieri comunali affinchè si eviti di far diventare il problema così grande da dover ricorrere ad un altro condono di contravvenzioni, stavolta non per (presunta) “negligenza” dei cittadini ma per (manifesta) “ignoranza” dei sanzionatori.