Se hai un reddito Isee 2012 che non supera i 12.500 euro, hai speso soldi in mezzi pubblici o privati per mandare uno o più figli alla scuola media o superiore e, per l’anno scolastico che si è appena concluso, non hai ricevuto nessun contributo o servizio per questo tipo di trasporto, puoi chiedere entro il 30 giugno il rimborso di una somma di denaro fino a 150 euro per ciascun figlio studente di medie e superiori. O fino a 500 euro se hai un figlio disabile e hai speso soldi di trasporto privato con mezzi attrezzati .
E’quanto stabilito dalla Regione con la delibera di Giunta numero 184 del 5 giugno scorso (pubblicata qui in basso: per leggerla, cliccare su ogni foto)
Delibera che ha tradotto in atti concreti quanto stabilito dal decreto interministeriale numero 184 del 21 febbraio, decreto che ha assegnato alla Campania 1.821.416,92 euro per “facilitare l’accesso e la frequenza dei corsi, nell’anno scolastico 2013/2014, agli studenti frequentanti le scuole di primo e secondo grado (…)”.
La delibera, pubblicata sul Burc (il Bollettino Ufficiale della Regione Campania) numero 39 del 9 giugno, approva “criteri e modalità per la concessione dei benefici e contributi per trasporto scolastico ed assistenza specialistica degli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado per l’anno scolastico 2013/2014”.
Cosa bisogna fare per accedere a questi fondi?
Bisogna soltanto compilare un modulo prestampato (per leggerlo clicca nelle foto in basso) in cui dichiarare quanto si è speso o in trasporti pubblici o in assistenza specialistica con trasporto (in caso di studente disabile) per mandare il proprio figlio alla scuola media o superiore e di non aver ricevuto un servizio del genere dallo Stato.
La domanda va consegnata entro il 30 giugno (dunque bisogna affrettarsi perché mancano pochi giorni alla scadenza del bando) alla scuola frequentata dallo studente per il quale si chiede il contributo, indicando anche l’ambito sociale territoriale di cui si fa parte.
Per conoscere con precisione l’ambito sociale territoriale di riferimento (quello cioè in cui ha sede la scuola frequentata dallo studente) bisogna cliccare su ciascuna delle foto pubblicate qui in basso.
Per fare un esempio limitato alla sola area flegrea, se la scuola frequentata dallo studente che chiede il contributo si trova a Pozzuoli, Bacoli o Monte di Procida, nella domanda bisogna indicare l’ambito territoriale N12, mentre se la scuola si trova a Quarto bisogna indicare l’ambito territoriale N15.
Se la scuola invece si trova a Napoli, bisogna indicare l’ambito territoriale N01-10.
Per ogni ambito territoriale, la Regione ha stabilito una somma totale di contributi da erogare, in proporzione al numero di studenti potenzialmente interessati al contributo.
Inoltre, la Regione ha stabilito che ogni singolo contributo non potrà superare il 70% del rimborso richiesto, con un massimo di 150 euro per il trasporto su mezzi pubblici o privati e di 500 euro per il servizio specialistico a beneficio di un disabile.
Per capirci, se io chiedo un rimborso di 100 euro di spese di trasporto, al massimo la Regione mi potrà pagare un contributo di 70 euro.
Se chiedo un rimborso di 1.000 euro, invece, non potrò ricevere più di 150 euro, che è dunque il tetto massimo.
Ma, visto che per ogni ambito territoriale, c’è un tetto di spesa da non superare, può anche darsi che io richieda il rimborso e non riesca ad ottenerlo, giacchè i soldi in “palio” ovviamente sono pochi e non basteranno per tutti.
Prendiamo il caso dell’ambito territoriale N12, quello cioè che riguarda le scuole che si trovano nel territorio di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida.
La Regione ha stabilito che in questo ambito territoriale potranno essere dati contributi totali per un tetto massimo di 34.071,91 euro.
Ci sarà dunque una graduatoria per stabilire chi potrà accedere a questi soldi.
La graduatoria sarà fatta privilegiando chi ha un Isee più basso (dunque le famiglie meno abbienti) e, a parità di Isee, avrà la priorità chi ha un figlio disabile e la maggiore distanza tra la residenza dello studente e la sede della scuola.
Ad ogni modo, tutte le risposte ai vostri dubbi sono contenute nel documento che potrete leggere cliccando nelle foto qui in basso.
La cosa importante da ricordare è che la domanda da compilare è una vera e propria autocertificazione.
Dunque, a parte la copia di un documento di riconoscimento di chi fa la richiesta, non bisogna (o comunque non è obbligatorio) allegare né Isee 2012 né le “pezze d’appoggio” che dimostrano la spesa sostenuta sia per il trasporto con i mezzi pubblici per raggiungere la scuola (o con mezzi privati se il percorso casa-scuola non è servito da mezzi pubblici) sia per l’eventuale trasporto specialistico a beneficio di un figlio disabile.
Tuttavia, nella stessa domanda da compilare ci si impegna anche a dire la verità e ad accettare il rischio di perdere il contributo e di essere denunciati penalmente nel caso in cui si dichiari il falso.
Per cui, è opportuno che ciascuno conservi con cura tutti i documenti che provano il reale diritto a ricevere questo contributo.
Non solo perché saranno effettuati (dall’ambito territoriale di riferimento) controlli a campione su almeno il 5% delle domande che saranno ammesse al contributo, ma anche perché, per 5 anni a partire dalla data in cui si è incassato il contributo, questi documenti “giustificativi” potranno essere sempre richiesti e, in quel caso, la loro mancata presentazione comporterà la restituzione del contributo ricevuto.
Per ora, comunque, la data più importante da segnare in rosso sul calendario è quella di lunedì 30 giugno, giorno entro il quale bisogna consegnare la richiesta di contributo alla scuola per non essere esclusi dalla possibilità di ricevere questo rimborso.
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