Tante fiammelle accese dalla villetta del Carmine alla stazione Cumana dei Gerolomini. Fiammelle di speranza per sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla tutela del territorio e la prevenzione sanitaria. L’appuntamento è per le 20 di stasera, sabato 21 settembre, subito dopo la Messa in suffragio di Lia Di Francia, che si terrà alle 19 nella chiesa del Carmine per ricordare il primo anniversario della scomparsa di una giovane donna che ha lottato con tutte le sue forze fino all’ultimo respiro contro un tumore devastante e contro l’ostracismo della medicina ufficiale nei confronti delle cosiddette “cure alternative”.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Osservatorio per la Tutela dell’Ambiente e della Salute, sodalizio fondato a Pozzuoli da Ciro Di Francia (il papà di Lia) e attivo da oltre un anno sul territorio flegreo.
“Dopo le gravi dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone sui rifiuti tossici, che interessano anche Pozzuoli e l’area flegrea LINK, non voltiamoci dall’altra parte –si legge nel documento pubblicato su Facebook per invitare la popolazione a partecipare alla fiaccolata di stasera- non pensiamo come al solito “c’é chi lo fa per me”. Ciascuno si senta membro attivo di questa comunità e apporti con la sua preziosa presenza un valore aggiunto all’iniziativa.
L’Osservatorio per la Tutela dell’Ambiente e della Salute, organizzatore dell’evento, si riserva il diritto di allontanare chiunque minacci la riuscita pacifica della manifestazione o intervenga con sponsorizzazioni politiche. La candela sarà fornita dalla parrocchia. Si invitano i manifestanti a realizzare cartelloni o striscioni in cui si invitano le istituzioni ad intervenire sul disastro della nostra Terra e si attivino con progetti di bonifica per assicurare un futuro alle nuove generazioni. L’Italia è un paese ammalato di disinformazione. E la disinformazione ha una capacità criminale inimmaginabile”.
L’appello si chiude così, con una frase del professor Luigi Di Bella, il compianto fisiologo modenese ancora al centro di infinite polemiche per la terapia innovativa da lui scoperta per la cura dei tumori e bocciata 15 anni fa per la sua presunta inefficacia.
Due domeniche fa, Ciro Di Francia, ha anche inviato una lettera al presidente della repubblica Giorgio Napolitano (http://www.pozzuoli21.it/news/fuori-le-carte-sui-rifiuti-tossici-da-pozzuoli-lappello-a-napolitano/) per chiedergli di intervenire con l’obiettivo di conoscere la verità sulle dichiarazioni del pentito Schiavone, che sarebbero state secretate dal 1997.
Domani, domenica 22 settembre, dalle 16.30 alle 19.30, invece lo stesso Osservatorio e l’Acli Dicearchia concluderanno la raccolta fondi per l’acquisto del bioscanner (un apparecchio riconosciuto dal sistema sanitario nazionale e inventato dal fisico Clarbruno Verduccio per scoprire precocemente anche le più piccole formazioni tumorali senza nemmeno rimuovere gli indumenti del paziente). L’appuntamento sarà in via Vecchia San Gennaro 60, dove abitava Lia Di Francia e dove saranno venduti, con questo preciso scopo, abiti e accessori messi a disposizione dalla famiglia.
Tra oggi e domani, abbiamo dunque l’occasione per dimostrare concretamente che non vogliamo lasciare sole queste persone che, impegnandosi in ogni modo, stanno costruendo qualcosa di importante per tutti noi!
Queste sono le occasioni in cui bisogna essere presenti.
D’altronde, lo si è capito: se non è il popolo a muoversi, le istituzioni dormono.
E se a “dormire” è il popolo, difficilmente si risolverà qualsiasi problema.
A maggior ragione se si tratta di mobilitarsi contro una tragedia che ha già distrutto tante, troppe famiglie e incombe come una spada di Damocle su ciascuno di noi e dei nostri cari.