Mercoledì 31 luglio è scaduto il termine per pagare la prima rata di acconto della Tares (il tributo comunale che sostituisce di fatto la tassa sulla spazzatura e che comprende anche l’imposta sui cosiddetti servizi “indivisibili”, come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale e le aree verdi), ma da ieri (per la serie: meglio tardi che mai!) c’è un’importante novità per chi ancora deve mettere mano al portafogli e pagare la somma richiesta dal Municipio.
Attraverso un comunicato-stampa (che precede “un manifesto che sarà affisso nelle prossime ore”), il sindaco Enzo Figliolia fa sapere che, dopo le giuste e vibranti lamentele di tantissimi cittadini (argomento che “Pozzuoli21” ha ampiamente trattato il 19 luglio) ha trovato la soluzione per evitare che la prima rata della Tares 2013 coincida con il pagamento dell’ultima rata della Tarsu 2012, entrambe fissate appunto al 31 luglio.
E’ stata infatti prevista dall’Amministrazione “la possibilità di suddividere in due rate i pagamenti della Tares 2013 con scadenza luglio e ottobre”.
“In particolare –si legge nella nota diramata dal Comune ieri sera- l’acconto con scadenza 31 luglio 2013 può essere pagato in due rate nei successivi mesi di agosto e settembre; quello con scadenza 31 ottobre 2013, potrà essere pagato sempre in due rate nei mesi di ottobre e novembre prossimi. Per beneficiare di questa possibilità di pagamento dilazionato, non è necessaria alcuna autorizzazione al competente ufficio, dal momento che i controlli sui pagamenti saranno effettuati solo dopo le scadenze indicate”.
Chi vuole beneficiare di questa modalità di pagamento, come fa sapere il Municipio “dovrà compilare un bollettino di conto corrente postale avendo cura di precisare i seguenti dati indispensabili: numero di conto corrente postale (1013097330) intestato al Comune di Pozzuoli – Servizio Tesoreria- con l’indicazione anagrafica e fiscale del contribuente e inserendo come causale il numero della rata di acconto che si intende pagare e il numero di avviso indicato sul bollettino di pagamento già ricevuto. Coloro che vorranno, invece, effettuare i pagamenti tramite bonifico, potranno farlo attraverso il codice IBAN IT39T0760103400001013097389”.
“E’ un provvedimento preso dall’amministrazione comunale per venire incontro alle esigenze delle famiglie di Pozzuoli, in un momento di generale difficoltà economica -sottolinea il sindaco Figliolia– Con questa rateizzazione, evitiamo che ci sia la sovrapposizione tra due tasse che avrebbe creato oggettive difficoltà”.
Con la divisione di ciascun acconto in due rate mensili, si fa dunque un ulteriore passo in avanti rispetto a quanto affermato il 19 luglio a “Pozzuoli21” dal consigliere Elio Buono, presidente della commissione bilancio, il quale, sottolineando come i bollettini Tares fossero da intendersi come “avvisi bonari”, aveva comunicato la possibilità per i cittadini di pagare entrambi gli acconti entro 60 giorni dalla scadenza della rata.
Figliolia, nel suo comunicato, tiene a precisare che, così come chiunque si era reso conto fin dal principio, la sovrapposizione tra due tasse (il primo acconto Tares 2013 e la quarta rata della Tarsu 2012) nello stesso giorno di pagamento (il 31 luglio), avrebbe creato “oggettive difficoltà” ai cittadini.
Ciò che sconcerta è che si sia aspettato fino al il 1°agosto per superare un problema sotto gli occhi di tutti: un problema che poteva (e doveva) essere affrontato prima che il 22 maggio si arrivasse in consiglio comunale ad approvare la delibera numero 42 sulla “determinazione delle rate di versamento della Tares”, o comunque, votando un apposito emendamento durante quella seduta consiliare per scorporare in quattro rate complessive i primi due acconti.
Si è preferito invece creare ansia e preoccupazione tra i cittadini fino al giorno successivo alla scadenza del primo acconto Tares.
Tanto per fare un esempio, c’è chi ha pagato per intero il primo acconto Tares il 31 luglio, rispettando le scadenze imposte dal Municipio, non sapendo che ci sarebbe stata la possibilità di rateizzare e, per comportarsi da “contribuente-modello”, ha perso un’occasione per ammorbidire la “stangata”.
C’è chi invece ha ascoltato le affermazioni di Elio Buono ed ha organizzato le proprie scadenze per pagare interamente il primo acconto Tares entro il 30 settembre ed il secondo acconto interamente entro il 31 dicembre, mentre adesso sa che dovrà pagare quattro rate, ad agosto, settembre, ottobre e novembre.
Un caos, insomma.
A cui si aggiunge il mistero (non chiarito nemmeno dal comunicato di Figliolia) su come si potrà pagare il saldo della Tares, ossia la rata di conguaglio in scadenza il 31 dicembre e che ammonta al 20% dell’ultima Tarsu più una sovrattassa pari a 30 centesimi per ogni metro quadrato dell’immobile per il quale già si paga la tassa sui rifiuti.
Anche in questo caso ci saranno rateizzazioni o bisognerà sborsare la cifra per intero?
Chi vivrà, saprà.
Tanto, ormai, bisogna rassegnarsi all’idea che al Municipio di Pozzuoli si navighi a vista.
Programmazione zero: anche gli ostacoli più prevedibili diventano visibili soltanto quando ci si è già sbattuti contro…