Termosifoni che scaldano anche da spenti | La casa è bollente ma la bolletta è dimezzata: svelato il trucco salva-portafoglio
Termosifone - DepositPhotos - pozzuoli21.it
Un trucco semplice ti aiuta a sfruttare il calore dei termosifoni spenti e a tenere la casa calda spendendo molto meno.
Chi ha il riscaldamento a termosifoni lo sa bene: appena la caldaia si ferma, la paura è che la casa torni fredda in un attimo e che ogni grado guadagnato vada perso subito. Il riflesso automatico è alzare ancora il termostato, prolungare l’accensione, rassegnarsi all’idea che per avere un minimo di comfort servano ore di impianto acceso e, di conseguenza, bollette pesanti ogni mese.
Eppure basta osservare meglio quello che succede dopo lo spegnimento per capire che non è davvero così. I termosifoni restano caldi per parecchi minuti, continuano a irradiare calore anche quando la fiamma si è già spenta, e l’aria non si raffredda all’istante. In quel lasso di tempo stai ancora sfruttando energia che hai già pagato, ma che spesso lasci disperdere senza accorgertene, come se aprissi un rubinetto invisibile di calore verso l’esterno.
Il vero punto, infatti, non è solo quanto scaldi, ma quanto riesci a trattenere il caldo che hai già dentro casa. È lì che si gioca la partita tra ambiente confortevole e stanze gelide dopo un’ora, tra riscaldamento perennemente acceso e consumi tenuti sotto controllo. E proprio su questo fronte entra in gioco un accorgimento quasi banale, ma decisivo, che può trasformare il modo in cui usi ogni singolo minuto di termosifoni accesi.
Il trucco è trattenere il calore: casa chiusa, termosifoni spenti ma ancora efficaci
Il “segreto” è semplice: quando i termosifoni si spengono, continuano a restare caldi per un certo periodo, e il loro calore residuo può lavorare per te solo se la casa è chiusa e ben protetta dagli spifferi. Se porte e finestre lasciano passare aria, quella energia scivola subito fuori; se invece l’ambiente è “sigillato” il più possibile, il caldo rimane nelle stanze molto più a lungo, permettendoti di allungare i tempi tra un’accensione e l’altra.
Il trucco salva–portafoglio consiste quindi nel chiudere per bene casa nel momento in cui l’impianto si ferma, evitando qualsiasi dispersione inutile. È fondamentale avere finestre e porte isolanti, con guarnizioni integre e doppi vetri che limitino al massimo il passaggio dell’aria fredda. Anche piccoli dettagli come abbassare le tapparelle la sera, chiudere le porte interne delle stanze meno usate e schermare i punti critici dagli spifferi aiutano a trattenere il calore accumulato nei corpi scaldanti.

Infissi isolanti e coibentazione: così la bolletta ringrazia davvero
Una casa ben coibentata, con infissi moderni e chiusure curate, ti permette di sfruttare al massimo il calore dei termosifoni proprio quando sono spenti: loro raffreddano lentamente, l’aria non viene “risucchiata” verso l’esterno e la temperatura si mantiene più stabile per molto più tempo. In pratica, la sensazione di comfort resta alta anche a impianto fermo, e puoi programmare accensioni più brevi o più distanziate, riducendo sia il consumo di gas sia quello di energia elettrica.
Significa che il vero risparmio non arriva solo dal tenere il termostato più basso, ma dal trasformare ogni grado prodotto in calore utile e non disperso. Lavorando su isolamento, chiusura accurata di porte e finestre e gestione attenta dei momenti in cui l’impianto si spegne, i termosifoni finiscono per scaldare davvero “anche da spenti”: la casa resta calda, la caldaia lavora meno e, a fine stagione, la differenza sulla bolletta diventa tutt’altro che simbolica.
