Sospensione dello stato di agitazione dei lavoratori e assemblea congiunta con tutti i dipendenti (probabilmente martedì 26 nel piazzale del Municipio) per illustrare i risultati del primo incontro con l’Amministrazione.
E’ una sorta di “tregua armata” quella che Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato all’indomani del vertice tenutosi lunedì scorso con il sindaco Enzo Figliolia e l’assessore al personale Franco Cammino.
Un vertice che le organizzazioni di categoria hanno “conquistato” al termine di un lungo tira e molla, culminato con la “minaccia” di arrivare addirittura allo sciopero delle maestranze.
L’ultima nota a firma congiunta dei sindacati era infatti stata durissima e preannunciava l’avvio di una mobilitazione generale già dal 7 marzo.
“Il 18 gennaio –si leggeva in quel documento- i territoriali di Cgil, Cisl e Uil furono convocati dall’Amministrazione, nelle persone del Sindaco e dell’Assessore al Personale, che evidenziarono problemi strutturali economico-finanziari, che avrebbero potuto portare a crisi di liquidità e conseguente difficoltà nell’erogazione degli stipendi dei dipendenti. In quella occasione, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil confermarono la loro piena disponibilità a collaborare con l’Amministrazione, nella proposizione di possibili soluzioni ai problemi prospettati, in particolare nella reinternalizzazione, nell’individuazione e riduzione di sprechi, nell’agevolazione della messa in quiescenza dei lavoratori che avessero raggiunto il coefficiente necessario, in una più razionale organizzazione dei servizi, eccetera. Restarono anche d’accordo che avrebbero informato della gravità della situazione i rispettivi direttivi, in attesa di essere nuovamente convocati, a breve, dall’Amministrazione. Trascorso un mese da quell’incontro, senza convocazione, le organizzazioni sindacali, preoccupate vivamente per le voci ricorrenti sulla mancanza di liquidità per la corresponsione degli stipendi e sull’avvenuto impegno finanziario per soli tre mesi per la copertura dei buoni pasto, in data 11 febbraio, richiesero la convocazione di un tavolo di delegazione trattante con somma urgenza, ponendo il limite massimo di cinque giorni dalla ricezione della richiesta. Considerato che questa Amministrazione, dal suo insediamento, ha manifestato la disponibilità a condividere un percorso con le organizzazioni sindacali, per affrontare i molteplici problemi che attanagliano il Comune di Pozzuoli, le organizzazioni sindacali sono rimaste stupite del loro mancato coinvolgimento su tematiche che sono di sua completa pertinenza. E cioè: le politiche organizzative. In particolare, la costituzione della macrostruttura (i dirigenti), senza interpellare le organizzazioni sindacali; le più volte richieste e mai convocate riunioni di tavoli monotematici per l’organizzazione della microstruttura, per la reinternalizzazione graduale dei servizi affidati a ditte esterne e l’adozione di misure per evitare ogni nuovo affidamento di attività o servizi; per l’assoluta mancanza di dati certi sulla situazione economico-finanziaria ed organizzativa dell’Ente; la salvaguardia del mantenimento dei livelli occupazionali e salariali del personale dipendente; il rispetto degli accordi sottoscritti in sede di delegazione trattante, a partire dalla immediata corresponsione dei progetti di produttività 2012 non liquidati, finanziati con l’accordo decentrato per l’anno 2012. In assenza di risposta, e senza aver ricevuto un benché minimo segnale di distensione, le organizzazioni sindacali sono costrette a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale e a richiedere l’immediata attivazione delle procedure del raffreddamento del conflitto”.
Un conflitto che si è, per l’appunto, “raffreddato” dopo l’incontro di lunedì scorso con l’Amministrazione.
«I punti posti a base della richiesta di incontro –spiega Giovanni Capuano, segretario territoriale della Cisl– vertevano, principalmente, sull’informativa della situazione economico-finanziaria dell’Ente. Il sindaco, a tal proposito, ha rassicurato le organizzazioni sindacali, ma a patto che ci sia l’impegno che le azioni amministrative poste in campo, con il personale, nella lotta all’evasione e all’elusione dei tributi comunali e dei canoni dell’acqua, siano sempre più incisive. In caso contrario, ci sarebbero sicuramente problemi per garantire gli stipendi. L’assessore al Personale ha presentato un elenco programmatico di lavoratori che, potenzialmente, potrebbero essere messi in quiescenza, a patto che siano emanati ed approvati i decreti nella spending review sulle nostre contestazioni mosse. In merito alle ritardate presentazioni dei progetti di produttività, e anche sulle possibili decisioni “autarchiche” da parte di qualche funzionario di pagare la produttività oltre i tre mesi concordati, il sindaco ha dichiarato che il mancato pagamento del salario accessorio è dovuto alla difficoltà del momento, all’insicurezza di poter garantire gli stipendi, ragion per cui si è voluti essere prima sicuri di poter pagare gli stipendi e poi pagare il salario accessorio che, per inciso, verrà liquidato probabilmente a partire dai prossimi mesi. Per quanto concerne la presentazione dei progetti –prosegue Capuano- l’assessore ha dovuto ammettere che funzionari poco diligenti e per niente consapevoli del loro ruolo, hanno presentato solo qualche giorno prima -chi lo ha fatto– tali progetti. E che ci sono, persino, alcuni funzionari che non hanno ancora provveduto alla presentazione formale dei progetti, arrecando, chiaramente un danno grave ai lavoratori posti sotto la loro responsabilità.
Sul tema delle esternalizzazioni, l’Amministrazione ha continuato a sostenere, per alcuni servizi, l’indispensabilità, mentre, per la situazione di altri, tipo l’Acquedotto, a dichiarare di non esserne responsabile, ma di averle ereditate. Dato il malfunzionamento di alcuni servizi, che, pur finanziati professionalmente, non possono giustificare, per loro inedia ed inefficienza, l’esternalizzazione del servizio, riteniamo prioritario l’organizzazione del lavoro con, non solo la costituzione della macrostruttura organizzativa, ma anche quella, più importante, della microstruttura. Il sindaco, ricordando l’importanza di tale punto, ha disposto all’assessore di incominciare, finalmente, la discussione sui tavoli monotematici. Una disamina ampia ed articolata su diverse questioni decisive, nonostante restino da approfondire molti punti altrettanto importanti, non pienamente definiti».
Salvatore Tinto, responsabile territoriale della Cgil, ha focalizzato le priorità che l’Amministrazione deve affrontare a giudizio del sindacato: «Riorganizzare uffici e servizi nell’ottica dell’efficienza e dell’efficacia rilanciando e responsabilizzando il valore della risorsa umana; reinternalizzare gradualmente i servizi affidati all’esterno ed evitare ogni nuovo affidamento di attivita’ e/o servizi a soggetti esterni salvaguardare il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali del personale dipendente; combattere efficacemente l’evasione fiscale e l’elusione anche con un progetto straordinario ad hoc per ristabilire il rispetto delle norme vigenti per tutti e incrementere le entrate comunali; rispettare gli accordi sottoscritti con la parte sindacale a partire dalla immediata liquidazione dei progetti di produttività 2012 finanziati con l’accordo decentrato per il 2012. L’Amministrazione –scrive Tinto- ha manifestato la propria disponibilita’ ad un confronto chiaro, serio e costruttivo sulle problematiche rappresentate anche istituendo tavoli monotematici sulle problematiche settoriali e sulle singole questioni, pur confermando le difficolta’ finanziarie esistenti ha espresso la ferma intenzione di avviare un percorso responsabile e virtuoso tale da garantire stabilita’ economica, sviluppo e servizi per la comunita’ puteolana. Siffatto impegno non puo’ prescindere da un confronto costante e tempestivo con la parte sindacale nel pieno rispetto delle relazioni sindacali e dei distinti ruoli rivestiti. Per la liquidazione dei progetti di produttività 2012, l’Amministrazione ha assunto l’impegno di provvedere con la dirigenza immediatamente».
Pacata soddisfazione anche per Giuseppe Migliaccio, segretario territoriale della Uil: «Saremo propositivi sui nuovi servizi da dare alla città, ma anche vigili su tutto ciò che l’Amministrazione si è impegnata a fare. Da parte nostra dunque ci sarà la massima disponibilità ma ovviamente valuteremo sul campo le determinazioni da parte di chi governa la città».
Insomma, i sindacati prendono atto delle promesse di Figliolia e Cammino.
Ma soprattutto verificheranno con attenzione che queste promesse si traducano in realtà.
In caso contrario, c’è da scommetterci, torneranno ad alzare la voce.
(da “Il Corriere Flegreo” del 16 marzo 2013)