Ricevo e pubblico*
Pregiatissimo Direttore, è con grande sorpresa che apprendo a mezzo stampa di un documento a firma dei consiglieri Pollice, Orsi, Cutolo e Cossiga con il quale si chiede il congelamento delle deleghe degli assessori in quota Udc.
Vero è che il partito aveva precedentemente compulsato il Sindaco per un avvicendamento in giunta di uno dei due rappresentanti. In una riunione con il segretario provinciale onorevole Mocerino e l’onorevole Iacolare, precedente alle elezioni Europee, era stato però stabilito che subito dopo la consultazione europea ci si sarebbe reincontrati per favorire un maggior attecchimento del Partito sul territorio con la formazione di una struttura direttiva.
Nella stessa riunione, si sarebbe anche posta con forza al Sindaco la verifica delle rappresentanze in Giunta.
Ho dovuto invece constatare che, per l’ ennesima volta, gli accordi stabiliti venivano disattesi.
E disattesi anche in maniera eclatante, all’ indomani di un risultato elettorale che definire ridicolo è poco.
Bastano i numeri (6.000 preferenze circa alle Comunali di due anni fa, 600 alle Politiche dell’anno scorso e poco più di 200 alle Europee) a confermare lo “scarso” impegno dei consiglieri, nonostante la riunione “ristretta” degli stessi con il candidato onorevole Cesa e l’onorevole Iacolare.
E poi un susseguirsi di voci, alcune anche confermate e provate, con i consiglieri dell’Udc impegnati a “portare” candidati di altri partiti.
Già in tempi recenti, il sottoscritto aveva stigmatizzato il comportamento del gruppo consiliare e del suo capogruppo in merito alla faccenda della sostituzione del presidente della commissione urbanistica.
Tuttavia, con rammarico, devo constatare che a nulla sono valsi gli sforzi di mediazione e normalizzazione.
Probabilmente, i valori più alti del mandato elettorale vengono scambiati con individualismo e cura del “proprio orticello” .
Nei circa nove mesi di commissariamento, non una (dico una) proposta politica all’Amministrazione da parte del Gruppo.
Eppure la città ed il territorio sono gravidi di problematiche che reclamano attenzione e proposte (qualità ambientale, messa a regime e correzione della raccolta differenziata solo per citarne alcune).
A fronte di una tale situazione, il sottoscritto avverte il disagio della rappresentanza.
E’ difficile manifestare l’ appartenenza ad un partito che localmente per due anni si è contraddistinto solo per litigiosità.
La tradizione del simbolo dello scudo crociato, ma anche il recente passato ha sempre proposto un partito “coerente” e rispettoso di mandati ed alleanze.
Oggi queste prerogative non appartengono al gruppo consiliare ed ogni tentativo di normalizzazione e regolarizzazione è destinato al fallimento.
Di qui l’ amara constatazione di inagibilità politica che si traduce nelle dimissioni da Commissario Cittadino.
Egregio Direttore, la informo che ringraziando il segretario provinciale, onorevole Mocerino, per la fiducia accordata, ho rimesso il mandato conferito.
La saluto cordialmente.
*Camillo Falanga (nella foto grande in alto)