Ultim’ora, l’IMU non basta più: arriva la nuova tassa sulla casa | Te la ritrovi direttamente nella cassetta postale
Nuove direttive europee e Catasto 2025 rivoluzionano il mercato immobiliare. Chi non si adegua rischia svalutazioni enormi e una nuova tassa occulta sulla casa.
La stretta sulle “Case Green” e la svalutazione nascosta
La stretta sulle Case Green e la minaccia di svalutazione nascosta.
Le direttive europee sull’efficienza energetica degli edifici, note come “Case Green”, impongono un percorso di rapido adeguamento per l’intero parco immobiliare del continente. L’obiettivo è ambizioso e chiaro: ridurre drasticamente i consumi energetici e le emissioni di CO2, spingendo verso abitazioni a impatto quasi zero entro i prossimi decenni. Per i proprietari italiani, questo si traduce nella necessità impellente di migliorare le classi energetiche dei propri immobili. Le tempistiche sono strette, con scadenze ravvicinate che richiedono interventi tempestivi per non incorrere in penalizzazioni future.
Ma cosa succede se la propria abitazione rientra nelle classi energetiche più basse, come G o F, senza che vengano effettuati gli interventi necessari per migliorarle? Il rischio è concreto e si manifesta su più fronti. In primo luogo, la svalutazione drastica del valore di mercato. Gli edifici non conformi alle nuove normative diventeranno sempre più difficili da vendere e, a termine, persino da affittare, poiché i potenziali acquirenti e affittuari cercheranno immobili già in linea con gli standard o con costi di adeguamento più contenuti. Si stima che una casa nelle classi energetiche inferiori possa perdere fino al 40% del suo valore intrinseco, rendendo l’investimento una vera e propria zavorra finanziaria e limitando notevolmente le opzioni di disinvestimento o rendita.
Catasto 2025: l’IMU aumenta e la patrimoniale occulta si rivela
Catasto 2025: l’IMU aumenta e la patrimoniale occulta si rivela.
Parallelamente alle direttive “Case Green”, l’Italia si prepara all’aggiornamento del Catasto, un processo atteso da tempo e previsto per il 2025. Questa operazione non è un semplice riordino burocratico, ma una revisione profonda e strutturale dei valori catastali che verranno finalmente allineati ai prezzi di mercato reali. Per decenni, i valori catastali sono rimasti spesso scollegati dalla realtà economica, fungendo da base di calcolo per imposte come l’IMU, la TASI e le imposte di successione e donazione. Con il nuovo Catasto, questa discrepanza verrà colmata, portando a una maggiore equità fiscale, ma anche a oneri maggiori per molti.
L’allineamento dei valori catastali ai prezzi di mercato significa una cosa sola: per la maggior parte degli immobili, il valore imponibile aumenterà in modo significativo. Questo si traduce automaticamente in un incremento delle tasse sulla proprietà. L’IMU, ad esempio, sarà ricalcolata su basi imponibili maggiori, facendo lievitare l’importo da versare annualmente. Anche le imposte di successione e donazione subiranno un aumento, rendendo più onerose le pratiche di trasferimento di proprietà tra eredi o per donazione. Questa operazione, sebbene presentata come una semplice razionalizzazione del sistema e una lotta all’evasione, di fatto si configura come una vera e propria tassa patrimoniale occulta, che colpirà duramente chi possiede immobili. I proprietari si ritroveranno a pagare di più, non per un nuovo balzello esplicito, ma a causa di una rivalutazione silenziosa che impatta direttamente il loro portafoglio e il valore del loro immobile, richiedendo una pianificazione finanziaria attenta e lungimirante.
