Ultim’ora, panico sulle spiagge campane | Avvistato squalo di circa 2 metri: ecco in quale città
Squalo capopiatto - Pexels - pozzuoli21.it
Un esemplare lungo circa due metri ha scatenato paura e curiosità sul litorale, con le immagini che hanno fatto il giro dei social.
Nelle ultime ore sulle spiagge campane non si parla d’altro: la presenza di uno squalo vicino alla riva ha acceso timori, domande, supposizioni. Chi era sul posto racconta di attimi di smarrimento, di persone che si sono allontanate e di un misto di stupore e preoccupazione difficile da contenere. La scena, immortalata anche da telefonini e video amatoriali, ha rapidamente alimentato il passaparola, trasformando un singolo episodio in un vero caso di cronaca balneare.
La sola parola “squalo” basta a far salire l’ansia, soprattutto quando il racconto parla di un esemplare lungo all’incirca due metri, visibile a occhio nudo dalla riva.
Non è cosa di tutti i giorni vederne uno così vicino, e l’idea che un animale di quelle dimensioni possa aggirarsi in acque frequentate da bagnanti e diportisti ha inevitabilmente agitato residenti e turisti. In un primo momento non era chiaro se si trattasse di un pericolo reale, di un semplice passaggio o di un animale già in difficoltà, ma la percezione generale è stata quella di un episodio fuori dall’ordinario.
Lo squalo trovato a Ischia Ponte: specie rara, lungo circa due metri
Col passare delle ore il quadro si è fatto più nitido: l’episodio è avvenuto nella zona di Ischia Ponte, lungo la costa dell’isola d’Ischia, dove sulla linea di riva è stato individuato un esemplare di squalo capopiatto, specie rara nei nostri mari. L’animale, lungo circa due metri, è stato ritrovato ormai senza vita nei pressi della baia di Cartaromana, in un tratto di costa roccioso molto conosciuto. La carcassa, già in stato avanzato di decomposizione, era rimasta intrappolata tra gli scogli per qualche tempo, prima di essere spinta dalle onde verso la zona più vicina alla banchina.
La segnalazione è arrivata alle autorità marittime, che hanno fatto intervenire la Guardia Costiera e i servizi veterinari competenti per i rilievi di rito. In base alle prime valutazioni, lo squalo potrebbe essere stato vittima di cause di origine antropica: con ogni probabilità sarebbe rimasto impigliato in una rete da pesca, senza riuscire a liberarsi, fino a morire e a essere trasportato dalla corrente. Dopo le verifiche necessarie, il corpo del capopiatto è stato rimosso e avviato allo smaltimento secondo le procedure previste.

Uno squalo innocuo per l’uomo ma essenziale per l’ecosistema
Lo squalo capopiatto è considerato una specie rara e a rischio, tipica delle acque profonde del Mediterraneo. È riconoscibile per la testa larga e appiattita e per le particolari fessure branchiali, più numerose rispetto ad altri squali. Si tratta di un predatore di fondale, che vive abitualmente lontano dalla costa e si avvicina a riva solo in determinate condizioni, spesso per motivi legati all’alimentazione. Nonostante l’aspetto imponente, viene ritenuto innocuo per l’uomo e svolge un ruolo importante nell’equilibrio dell’ecosistema marino.
Proprio per questo il ritrovamento a Ischia Ponte non viene letto solo come un episodio di cronaca che ha generato paura tra i bagnanti, ma soprattutto come il segnale di una natura sempre più esposta alle attività umane. La presenza di reti e attrezzi da pesca nelle zone frequentate da questi animali aumenta il rischio di intrappolamenti fatali, con conseguenze dirette su specie già considerate vulnerabili. Per le comunità costiere resta l’immagine impressionante di uno squalo di due metri spiaggiato a pochi passi dalla riva; per chi studia e tutela il mare, invece, è l’ennesimo richiamo alla necessità di proteggere in modo più efficace ciò che vive sotto la superficie, ben oltre il primo spavento della gente in spiaggia.
