mercoledì, Marzo 26, 2025
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Un tranquillo sabato pomeriggio di “munnezza”…

Come quando entri in un supermercato e devi comprare soltanto una busta di caffè ma ne esci col carrello pieno. E’ la stessa cosa che è capitata a me ieri pomeriggio, sabato 18 luglio, nel centro storico. C’ero andato per scattare foto relative ad un articolo che avrei dovuto scrivere…e invece mi sono imbattuto in altre situazioni altrettanto meritevoli da “immortalare” e pubblicare.

Le immagini che vedete sono state scattate tra la darsena e piazza della Repubblica nell’arco di quindici minuti, tra le 16.15 e le 16.30.

Via San Paolo numero 8, innanzitutto: ma com’è possibile che a  quell’ora qualcuno possa depositare una busta piena di rifiuti (misto plastica, indifferenziato e, a vista d’occhio, anche qualche residuo di organico)? La “De Vizia”, sul posto, per il prelievo quotidiano ci era passata regolarmente. Sia perché ho chiesto in giro, sia perché non vi erano altre “testimonianze” del genere. Dunque, si tratta di un incivile. Chi sanziona tali soggetti? Chi si prende cura di aprire quelle buste per trovare le prove che possano portare all’identificazione e alla contravvenzione del responsabile? Perché non si istituisce un servizio appositamente dedicato a questo scopo?

Via Scialoja numero 3. Due bustoni pieni di contenitori multimateriali per generi alimentari giacciono sul retro di un ristorante. Si deve presumere che il locale a pranzo abbia lavorato tanto e prodotto molta spazzatura, ma non disponga di un posto dove “stoccarla” all’interno. Siccome, questo può anche essere un problema logistico reale, è previsto un servizio di ritiro pomeridiano dei rifiuti appositamente per le attività di ristorazione? E poi guardate bene quei contenitori: il marrone e il bianco. Hanno fatto le guerre puniche! Soprattutto quello per la carta, addirittura “assicurato” con del nastro adesivo sulla “pancia”. Quand’è che quei due bidoni andranno in pensione? Ne si attende la completa distruzione?

Piazza della Repubblica. Servono cestini. Io non ne ho visti. Potrei essermi sbagliato, ma, se ci sono, il numero è assolutamente insufficiente. Non è possibile che le fioriere vengano trasformate in luogo di deposito di lattine, bicchieri, bottiglie, fazzolettini, vaschette e quant’altro. Inciviltà, certo. Perché se non c’è un contenitore adibito alla bisogna, la persona per bene il rifiuto se lo porta a casa. Ma non diamo nemmeno alibi agli scostumati! Mettiamoli in condizione di comportarsi bene.

Questo ho visto, questo scrivo. E spero che l’Amministrazione faccia tesoro di osservazioni non solo mie, ma sotto gli occhi di tutti.

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