Una scala verso il cielo per mantenere viva la memoria delle 40 vittime del tragico incidente di Monteforte Irpino. E’ la scultura (regalata alla collettività dall’artista puteolano Lello Lopez grazie al contributo decisivo dell’avvocato Roberto Buonanno e all’impegno del gallerista Alfonso Artiaco) che alle 20.54 di ieri sera il sindaco Enzo Figliolia ha scoperto nella “piazza del Ricordo”, così come il Comune ha voluto ribattezzare il Largo Palazzine proprio per non dimenticare quella tremenda sciagura.
Una cerimonia sobria ma emozionante a cui hanno partecipato oltre mille persone, tra cui numerosissimi parenti e amici delle persone che hanno perso la vita su quel viadotto il 28 luglio dello scorso anno.
Il tutto preceduto da una Messa in suffragio celebrata al rione Terra, in un affollatissimo Duomo, dal vescovo Gennaro Pascarella.


Un’iniziativa a cui non hanno fatto mancare la loro presenza tutti i rappresentanti istituzionali di Pozzuoli, (a partire dal comandante dell’Accademia Aeronautica, generale Fernando Giancotti) ma anche i sindaci (con rispettivi gonfaloni) dei comuni di Monteforte Irpino (Antonio De Stefano) e di Pietrelcina (Domenico Masone), ossia, rispettivamente, la città nel cui territorio autostradale è avvenuto l’atroce schianto e quella da dove provenivano in pellegrinaggio tutti i passeggeri del bus precipitato nella scarpata.

“Il ricordo di quel drammatico incidente tocca una ferita ancora non rimarginata –ha sottolineato nella sua omelia monsignor Pascarella– A tutti coloro che sono sopravvissuti e per i quali tutto è cambiato nella loro vita, non possiamo che chiedere al Signore il dono della serenità, nella consapevolezza che i defunti continuano a vivere, anche se in una dimensione a noi sconosciuta. Ma questa celebrazione sia un rinnovato impegno a mostrare solidarietà concreta nei confronti di coloro che in questo incidente hanno perso affetto e fonti di sostegno. E ci spinga a chiedere ogni forma di controllo sulla sicurezza dei trasporti, affinchè ciò che è accaduto a questi nostri fratelli che oggi commemoriamo, non si verifichi mai più”.

Dalla Cattedrale, poi, un lungo corteo di fiaccole e preghiere ha raggiunto l’ormai ex Largo Palazzine, nella “piazza del Ricordo”, dove il sindaco Figliolia ha tolto il velo alla scultura di Lello Lopez (nella foto grande in alto, scattata da Nando Panico), ringraziando tutti gli intervenuti alla cerimonia e sottolineando il gesto “semplice, sobrio, affettuoso e composto” per “mantenere vivo tutti i giorni e per sempre il ricordo dei nostri concittadini in una piazza storica di Pozzuoli”.



E così tutti hanno potuto ammirare quella “scala verso il cielo” e, tra lacrime di commozione e un volo di palloncini bianchi, rileggere uno per uno i nomi dei 40 deceduti, 33 dei quali residenti a Pozzuoli o nativi del “capoluogo” flegreo: Immacolata Ambrosio, Anna Acquarulo, Assunta Artiaco, Gennaro Artiaco, Carolina Basile, Giovanni Basile, Salvatore Bruno, Luciano Caiazzo, Mario Caiazzo, Maria Carannante, Raffaela Chiocca, Giovanni Conte, Maria Luisa Corsale, Antonio Del Giudice, Silvana Del Giudice, Simona Del Giudice, Teresa Delle Cave, Salvatore Di Bonito, Filomena Di Paolo, Gennaro Esposito, Agnese Illiano, Barbara Illiano, Olga Iodice, Elisabetta Iuliano, Ciro Lametta, Giuseppina Lucignano, Anna Mirelli, Irene Musto, Procolo Paone, Pasquale Parrella, Anna Raiola, Teresa Restivo, Luigia Rocco, Antonietta Rusciano, Maria Rosaria Rusciano, Maria Elisabetta Russo, Alfonso Terracciano, Salvatore Testa, Vincenza Trincone, Biagio Vallefuoco.
Peccato che chi ha realizzato il manufatto a sostegno della scultura abbia storpiato in “Lanzetta” il cognome di una delle vittime, l’autista del bus Ciro Lametta.

Speriamo che si ponga immediatamente rimedio all’errore: e senza costi aggiuntivi per la collettività, dopo i 24.200 euro già spesi (clicca su http://servizi.comune.pozzuoli.na.it/albopretorio/DettaglioElemento.aspx?id=18434) per le opere accessorie al monumento.