Vai in centro “solo cinque minuti” e ti arriva la mazzata | Automobilisti sconvolti: una distrazione vale 300 euro

Vai in centro “solo cinque minuti” e ti arriva la mazzata | Automobilisti sconvolti: una distrazione vale 300 euro

Multa - Canva - pozzuoli21.it

Basta un attimo di disattenzione per trasformare una semplice sosta in una multa salatissima: questo sistema continua a sorprendere migliaia di automobilisti.

Le Zone a Traffico Limitato sono nate per proteggere i centri storici, ridurre l’inquinamento e migliorare la vivibilità urbana.

Ma per molti automobilisti rappresentano un terreno minato dove un errore, anche minimo, può tradursi in una sanzione pesante, spesso inaspettata. La scena è sempre la stessa: si entra “solo cinque minuti”, convinti che non succederà nulla, e invece la telecamera registra tutto.

Negli ultimi mesi le amministrazioni locali hanno rafforzato i controlli, installando varchi elettronici più precisi e sistemi digitali in grado di rilevare ogni transito non autorizzato. Il risultato è un aumento delle sanzioni, che colpiscono soprattutto chi non conosce a fondo orari, deroghe e regole specifiche di ciascuna città.

Perché quei cinque minuti possono costare carissimi

Molti automobilisti sottovalutano la rapidità con cui il sistema registra l’ingresso in Ztl. Non serve restare a lungo: basta attraversare il varco per attivare automaticamente il rilevamento e, di conseguenza, la multa. Le tariffe variano in base ai regolamenti comunali, ma non è raro che una singola infrazione arrivi a sfiorare o superare i 300 euro.

La maggior parte delle contravvenzioni nasce da una distrazione comune: interpretare male il segnale, non notare l’orario di attivazione o dare per scontato che l’accesso sia libero durante i festivi. In realtà ogni città stabilisce regole proprie, spesso con fasce orarie molto ristrette e controlli attivi 24 ore su 24. È questa incertezza che alimenta errori frequenti e sanzioni a raffica.

ZTL – wikicommons – pozzuoli21.it

Il sistema dei varchi elettronici e gli errori più comuni

I varchi elettronici sono progettati per garantire precisione e continuità. Le telecamere leggono le targhe in modo automatico e inviano i dati ai sistemi comunali, che verificano istantaneamente se il veicolo è autorizzato. Non esistono tempi di tolleranza: il passaggio viene registrato all’istante, senza considerare le intenzioni o la durata effettiva della sosta.

Tra gli errori più frequenti c’è la mancata verifica delle autorizzazioni temporanee. Alcuni conducenti credono, per esempio, che la semplice necessità di carico e scarico sia sufficiente a giustificare l’ingresso, dimenticando che in molte città serve un permesso specifico da richiedere in anticipo. Altri invece si fidano di vecchie abitudini, ignorando che negli ultimi anni i comuni hanno aggiornato regolamenti, ampliato le Ztl e reso più rigido il sistema dei controlli.