Si chiama “Voti” ed è un cortometraggio girato e ambientato a Pozzuoli nel 2012 per raccontare il sistema con cui la cattiva politica acquisisce il consenso dei cittadini durante una campagna elettorale.
Un tema quanto mai attuale per la nostra città visto che manca ormai una settimana all’appuntamento con le urne per rinnovare il consiglio comunale.
L’opera potrà essere vista stasera, domenica 4 giugno, a partire dalle ore 18.30, alla “Sala Moliere” (spazio teatrale all’interno del centro artistico polifunzionale “Art Garage” al Parco Bognar n°21) nell’ambito della rassegna “Non oltre 30 minuti”, dedicata ai tre corti cinematografici che l’associazione “En Art” ha prodotto o a cui ha collaborato (gli altri due sono “Guado” di Egidio Carbone e “Figli di Medea” di Mauro Di Rosa).
Al termine delle proiezioni ci sarà un incontro dibattito, moderato dallo storico del cinema Giuseppe Borrone, con i registi, il cast tecnico e gli interpreti dei tre film.
IL TRAILER DI “VOTI”
LE SINOSSI DEI TRE CORTOMETRAGGI CHE SARANNO PROIETTATI STASERA
Il “paradosso che diventa realtà” è la scintilla del corto “Voti” di Carlo Guitto, del 2012 (prodotto da Carlo Guitto, Compagnia teatrale Enzo Moscato e Rio film con la collaborazione di En Art e NCS), che risulta essere un evergreen grazie alla tematica e allo stile scelto per rappresentarla. Grottesco, visionario come solo la realtà dei giorni nostri sa essere, l’opera dell’autore puteolano è un’attenta indagine socioculturale tesa a carpire le evoluzioni, ma soprattutto le involuzioni dei cittadini nei confronti della politica. I volti scelti per raccontare questa storia portano nomi importanti del panorama teatrale e cinematografico napoletano quali: Salvatore Cantalupo, Benedetto Casillo, Michele Gentile, Enzo Gragnaniello, Davide Marotta, Enzo Moscato, Ida Rendano, Maria Luisa Santella, Valentina Stella. Il film si avvale inoltre della partecipazione degli attori Egidio Carbone, Enzo Casertano, Agostino Chiummariello, Giuseppe D’Ambrosio, Ciro D’Errico, Carlo Geltrude, Carlo Guitto, Pako Ioffredo, Enzo Perna, Anna Troise. Le canzoni sono di Enzo Gragnaniello, il brano di chiusura è di Federico Salvatore con “O palazz..”, la colonna sonora di Claudio Romano. Il surreale, il drammatico, il grottesco.
Realizzato nel 2014, Guado è la prima opera di Egidio Carbone (CLICCA QUI PER GUARDARE IL TRAILER) della trilogia di trascendenze con cui egli intende verificare la sua Teoria dell’Attore Costitutivo al cinema, dopo averla avviata e studiata in teatro. Guado è lo spirito libero che dimora al centro della terra. Una forza ribelle e indomita che si insinua nell’animo della protagonista conducendola verso il senso critico, l’essenza, la libertà. Un cast d’eccezione (Patrizio Rispo, Francesco Paolantoni, Ernesto Mahieux, solo per citarne alcuni), ai quali si affianca la colonna sonora di James Senese e le musiche di Enzo Gragnaniello e di Eugenio Bennato.
Una completa produzione En Art risulta invece essere Figli di Medea, realizzato nel 2015, scritto e diretto da Mauro Di Rosa. Il corto (CLICCA QUI PER GUARDARE IL TRAILER) racconta la storia di un peccato originale che tutti gli abitanti del quartiere “Rione Medea” si sono assunti solo per il fatto di essere nati lì. Un “non luogo”, a metà tra un carcere senza sbarre e un labirinto senza mura, all’interno del quale si muovono ignare le vite dei protagonisti verso un destino non scelto, ma segnato dal contesto in cui vivono. Già vincitore di diversi premi e, dopo due anni, ancora in giro per numerosi festival, il corto deve la sua realizzazione anche grazie alle collaborazioni intervenute a sostegno del progetto: RCFC, Centro studi San Marco, IDEMURO fotografia service, HM Make Up Italy e Circus Studios. Tra i protagonisti ricordiamo: Gianfranco Terrin, Pako Ioffredo, Antonio Vitale e la partecipazione straordinaria di Antonella Cioli ed Enzo Perna.