Chissà se qualcuno chiederà alla Corte dei Conti di indagare su un assurdo sperpero di soldi pubblici che si sta consumando da mesi ogni giorno sulle spalle di tutti i puteolani.
Un mancato risparmio stimabile in quasi 50.000 euro annui a carico dell’intera collettività solo per rifornire di carburante le nuove auto dei vigili urbani.
Pattuglie acquistate a novembre scorso: 15 Fiat “Punto” 1.4 Easy Power, con doppia alimentazione.
Queste macchine, in pratica, “vanno” sia a benzina che a gpl.
Ovviamente, sarebbe molto più conveniente l’alimentazione a gas.
La differenza media di prezzo tra le due opzioni (la benzina costa circa 1 euro a litro in più del gpl) ed i consumi a seconda dell’uso di un tipo di carburante rispetto all’altro, portano un aggravio di costi di circa il 120% nel caso in cui si faccia uso di benzina.
Ebbene, incredibile ma vero, i vigili sono praticamente obbligati a fare rifornimento di benzina anziché di gas.

Il perché è ancora più stupefacente: infatti, l’unico distributore convenzionato attualmente con il Comune di Pozzuoli per approvvigionare di combustibile tutti i mezzi comunali, è sprovvisto di colonnina del gas!
Gli stessi poliziotti municipali sono scandalizzati per questo disservizio: tanto più che, addirittura, nei primi periodi di utilizzo di questi veicoli, veniva erogato un buono-carburante per gpl che era speso presso un’altra rivendita, diversa da quella “ufficiale” del Comune.
Sarebbe interessante spiegare ai cittadini di Pozzuoli come mai si sono acquistate 15 auto ad alimentazione mista proprio per risparmiare sul carburante senza sapere che il gpl non era alla “portata” del fornitore di carburante del Municipio.
In caso contrario, bisognerebbe invece spiegare per quale motivo è stato scelto come fornitore un distributore sprovvisto di gpl pur avendo in dotazione pattuglie predisposte anche per questo tipo di alimentazione.
Tanto per avere idea delle banconote che vanno in fumo, le 15 auto nuove della municipale “fanno” benzina per circa 7.000 euro totali al mese: un costo che potrebbe essere abbattuto di meno della metà se, invece della benzina, “facessero” il gas.
A chi giovano queste mani bucate dell’Ente? Certamente non al “bene comune”.
Attendiamo chiarimenti e provvedimenti.

Così come aspettiamo di sapere per quale motivo sono sparite dalla circolazione le sei biciclette elettriche comprate dal Comune (sempre per i vigili urbani) nella primavera dello scorso anno.
Secondo indiscrezioni. sarebbero costate 9mila euro totali al Municipio (dunque a tutti noi), ma, per motivi ignoti, a parte l’iniziale “fruscìo di scopa nuova”, giacciono inutilizzate all’interno di un deposito del mercato ittico all’ingrosso di via Fasano.
I caschi bianchi puteolani hanno forse problemi di “sedere pesante” o c’è qualche altra più nobile ragione che induce il Corpo a mandare inevitabilmente in malora questi mezzi a due ruote con “pedalata assistita”?
Anche qui aspettiamo lumi.