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Vigili urbani, la comandante è senza titoli? Due sindacati chiedono un’indagine interna all’Amministrazione

Una nota durissima che potrebbe far esplodere una bomba sull’Amministrazione Figliolia proprio durante una delle campagne elettorali più delicate della storia cittadina.

Cgil e Cisl, infatti, attraverso i propri segretari territoriali (Antonio Fascia e Giovanni Capuano) hanno scritto ed inviato una pec (CLICCA QUI PER LEGGERLA) al dirigente responsabile del personale municipale per chiedere lumi sui titoli in possesso del colonnello Silvia Mignone per ricoprire l’incarico di comandante dei vigili urbani.

Mignone (laureata all’Università di Cassino in “programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali”)  è in carica dal 1° ottobre 2016 al vertice dei caschi bianchi puteolani (settore in cui lavora da circa 34 anni, fin dal primo giorno di servizio come dipendente comunale), dove ha sostituito il predecessore Carlo Pubblico (di cui era vice) ed assunto progressivamente anche mansioni dirigenziali.

Per Cgil e Cisl, però, c’è un problema: la Mignone non è mai stata vincitrice di un concorso specifico come comandante dei vigili urbani, ma soltanto come dirigente amministrativo, ruolo che finora le ha consentito di occupare il posto vacante da capo della municipale.

Fascia e Capuano contestano peraltro all’Amministrazione Figliolia di aver cercato di coprire sia il ruolo di dirigente amministrativo sia quello di comandante dei vigili ricorrendo alle graduatorie del “concorsone” indetto dalla Regione Campania.

Procedura, a loro dire, insensata visto che la Regione non aveva mai bandito concorsi per queste specifiche categorie di personale.

“Il ruolo di comandante della Polizia Municipale – scrivono i due sindacalisti – necessita di circostanziati requisiti sia con riferimento al titolo di studio sia con riferimento ai titoli ed esperienza in posizione simile già ricoperta, requisiti che parrebbero deficere con riferimento al Dirigente individuato al Comando della Polizia Municipale”.

Fascia e Capuano hanno dunque chiesto al Comune di avviare una “precisa e compiuta indagine istruttoria” per “verificare il possesso dei requisiti, nessuno escluso, necessari per ricoprire l’incarico di Comandante della Polizia Municipale” e di ricevere, entro i canonici 30 giorni previsti dalla legge, gli esiti di questa indagine.

Trascorsi inutilmente questi termini, i segretari territoriali di Cgil e Cisl valuteranno “ogni più opportuna azione tesa alla verifica ed al ripristino della legalità”.

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