Trenta righe. Tanto è bastato a Enzo Figliolia per dare a gran parte dell’opinione pubblica la netta sensazione di aver delegittimato in un sol colpo un assessore e l’intero Consiglio Comunale.
E’ successo con la lettera aperta ai concittadini che il Capo dell’Amministrazione ha divulgato l’altro ieri attraverso la stampa.
Una missiva (http://www.pozzuoli21.it/prova3/) in cui Figliolia non solo spiega le ragioni che hanno indotto l’Amministrazione ad adottare il criticatissimo piano delle strisce blu, ma invita i puteolani a portare proposte costruttive in materia.
Un successo mediatico!
Numerosissimi, infatti, sono stati i commenti ed i suggerimenti “costruttivi” da parte della popolazione, che, specie dal web, ha raccolto al volo l’invito di Figliolia alla collaborazione.
Insomma, il Sindaco ha centrato l’obiettivo di creare un canale diretto tra lui e la gente per gestire in maniera quanto più “partecipata” possibile la disciplina della sosta a Pozzuoli.
Come se Figliolia non avesse speranze di altri contributi di idee in merito alla questione, se non quelli provenienti dall’elettorato.
E sembra essere proprio questo il “non detto” della lettera di Figliolia.
Un “non detto” che suona come una mortificazione pesantissima per chi, all’interno dell’istituzione municipale, sta lavorando proprio per cercare di apportare migliorie al piano della sosta e delle strisce blu.
Parliamoci chiaro.
Figliolia, in Municipio, è il “principale della ditta”: non può non sapere che, sia pure in grave ritardo rispetto alle decisioni dell’Amministrazione in materia (delibera di Giunta 86 del 2 luglio ma resa nota soltanto il 23 settembre…), attraverso le commissioni, il Consiglio Comunale, da fine gennaio, sta interloquendo con l’assessore alla viabilità Franco Fumo (http://www.pozzuoli21.it/strisce-blu-e-ganasce-a-volonta-i-consiglieri-comunali-finalmente-si-svegliano/) (http://www.pozzuoli21.it/strisce-blu-ecco-le-correzioni-chieste-dai-consiglieri-comunali/) con l’obiettivo di intervenire proprio sulle criticità emerse in questa regolamentazione dei parcheggi.
Figliolia non può non sapere che, mentre lui si rivolge ai cittadini per avere suggerimenti, questi suggerimenti sono già arrivati dalla politica (che, in democrazia, col voto, rappresenta, appunto, i cittadini) e attendono soltanto di ricevere il benestare suo, della Giunta e dei tecnici delegati alla viabilità.
Dunque, perché Figliolia ha deciso di scrivere ai puteolani per lanciare un messaggio sostanzialmente del tipo “aiutatemi voi”?
Ha voluto forse dire che è circondato da una banda di incapaci che non riesce ad avanzare proposte significative in merito?
Desidera forse intensificare il rapporto diretto con i puteolani in vista del voto per le regionali che lo vede metterci la faccia col candidato locale Elio Buono?
Negando, nella lettera, persino l’esistenza di un assessore e di un consiglio comunale che stanno lavorando ad alcune importanti modifiche del piano parcheggi, vuole forse cercare lo scontro aperto con tutti coloro che, a Pozzuoli, non avrebbero sponsorizzato abbastanza Andrea Cozzolino nella corsa alla candidatura alla presidenza regionale, facendogli fare una figuraccia non da poco?
Non è dato saperlo.
Si sa soltanto una cosa: l’effetto che questa lettera ha creato in città.
Il puteolano medio ha infatti pensato e pensa tuttora che: “se Figliolia si sente in dovere di rivolgersi a noi che abbiamo delegato lui a governare, figuriamoci che razza di buoni a nulla saranno quelli che avrebbero dovuto aiutarlo in questo compito!”.
E, se per l’assessore alla viabilità Franco Fumo (nella foto) “non c’è nulla di strano per un sindaco nel voler parlare ai cittadini ed accettare suggerimenti su determinate problematiche”, molti consiglieri comunali sono furibondi con Figliolia per la sua lettera aperta.
Proprio questi consiglieri comunali sanno benissimo che, da ora in poi, molti cittadini si sentiranno autorizzati a chiedere loro “cosa stanno a fare lì se il Sindaco ha bisogno del supporto della gente per migliorare un piano viabilità”.
Fatto sta che, a parte qualche esternazione su Facebook ed alcune conversazioni private col giornalista amico, questi consiglieri, a 48 ore da ciò che considerano come un “affronto” subìto da Figliolia, non ritengono di dover rispondere al Sindaco con atti concreti.
Mostrando zero dignità politica, zero autostima e zero amor proprio.
Zero assoluto!
Si tengono lo schiaffo e, magari, ringraziano pure il Grande Capo per il ceffone ricevuto: forse ne chiederanno pure altri in un impeto di masochismo!
C’è da chiedersi, a questo punto, perché tenere ancora in vita le commissioni consiliari, se producono atti che il Sindaco ritiene talmente inutili da indurlo a chiedere soccorso alla gente.
Se le commissioni consiliari servono soltanto a garantire il costoso fardello del gettone di presenza e della giustifica+rimborso con cui essere stipendiati dal datore di lavoro a nostre spese, che vengano sciolte immediatamente!
Tra l’altro, i consiglieri rischiano anche di passare dei guai se queste commissioni le riuniscono troppo a “vuoto”, come dimostra una lettera (sibillina ma non troppo) inviata il mese scorso dal segretario comunale Matteo Sperandeo.
E, allora, una volta tanto, evviva il sindaco Figliolia!
Perché è sempre preferibile uno che ha gli attributi per sfidare e mettere alla berlina pubblicamente un’intera classe politica, piuttosto che l’ignavia di chi si “tiene la posta” per paura magari di non poter più ricevere, ogni tanto, dallo stesso Figliolia, un ossicino da rosicchiare…