“Vicienz’ ‘a ‘mmare”, ordinanza di Figliolia: troppi pericoli per i ragazzi, deve diventare inaccessibile!

“Vicienz’ ‘a ‘mmare”, ordinanza di Figliolia: troppi pericoli per i ragazzi, deve diventare inaccessibile!

Mettere in sicurezza il manufatto entro 48 ore. E’ ildiktat impartito dal sindaco Enzo Figlioliaaiproprietari dello stabile che ospitava l’ex ristorante “Vicienz’ ‘a ‘mmare”, a ridosso del lungomare di via Napoli.

La disposizione è contenuta in un’ordinanza, la numero 25 firmata martedì della settimana scorsa dal Capo dell’Amministrazione, alla luce delle continuesegnalazioni(sia di cittadini che tramite organi di stampa)sulla costante e continua presenza di giovani che“percorrono i solai, non protetti, da cui sporgono pericolosi ferri di armatura”.

Minorenniche“accedono in maniera incontrollata”all’interno del rudere (i ragazzini in questione considerano quella scalata un’autentica “prova di coraggio” da effettuare almeno una volta nella vita) e che, quando giungono a destinazione, si“combattono”a colpi di pietre e calcinacci, a volte ferendosi, a volte rischiando seriamente di precipitare nel vuoto.

Scene viste e riviste, fotografate e filmate, che hanno indotto Figliolia ad intervenire (giustamente) con i poteri conferitigli dalla legge  a“salvaguardia della pubblica incolumità”.

E cosìil Sindaco ha intimato ai proprietari dello stabile di mettere mano alla tasca e rendere fisicamente inaccessibile quel manufatto, ricordando loro che essi sonoresponsabili di“ogni e qualsiasi infortunio che possa verificarsi per il consentito e non contrastato accesso all’immobile”.

In caso contrario, scrive sempre Figliolia nell’ordinanza, sarà il Comune ad effettuare i lavori (stimati in 30mila euro) e poi a presentare il conto di proprietari.

I quali, secondo indiscrezioni,sostengono che una recinzione anti-intrusione già esisteva ma fu eliminata da chi eseguì i lavori per riqualificare la zona con i fondi del PIU Europa.

Insomma,potrebbe aprirsi un altro contenzioso dopo quello sul destino della struttura.

A maggio di due anni fa infattiil Comune voleva espropriaree poiabbattere l’ex ristorantema poi, tredici mesi dopo ci ripensò eordinò ai proprietari la demolizione dell’immobile.

Decisione confermata dalTara novembrema bloccatail mese scorso dalConsiglio di Stato, che ora dovrà entrare nel merito della questione ed assumere un provvedimento definitivo.