Bollette dell’acqua non pagate: il Comune dà un altro aiuto ai morosi

Immagine non disponibile

Acconti ridotti, rate più numerose e “leggere”. E’ quanto ha deciso l’Amministrazione Comunale per cercare di incassare quanti più soldi è possibile dallebollette  d’acquache molti cittadini e altrettante imprese non hanno pagato nel corso degli anni.

Le nuove modalità di estinzione del debito tra i puteolani e l’Acquedotto sono stabilite nelladelibera di Giunta numero 177approvata il30 dicembrescorso dall’Esecutivo guidato dal sindacoFigliolia: atto che, sostanzialmente, modifica un’altra delibera di Giunta (la numero 28 dell’8 marzo 2013) in cui erano state già fissate le procedure per mettersi in regola.

Ecco cosa cambiatra i due provvedimenti.

Per leattività commercialimorose, l’accontoda pagare subito scende dal 30% al10%del debito totale, il numero massimo diratecon cui pagare il debito residuo sale da 6 a36e ogni rata potrà partire da unminimo di 120 eurociascuna, rispetto ai 500 euro minimi di prima.

Per ognicondominiomoroso, l’accontoda pagare subito scende dal 20% al10%del debito totale, il numero massimo diratecon cui pagare il debito residuo sale da 6 a48e ogni rata potrà partire da unminimo di 250 eurociascuna, rispetto ai 500 euro minimi di prima.

Per ogninucleo familiaremoroso che risiedain abitazioni private, l’accontoda pagare subito scende dal 10% al5%del debito totale, il numero massimo diratecon cui pagare il debito residuo sale da 12 a60e ogni rata potrà partire da unminimo di 50 eurociascuna, rispetto ai 100 euro minimi di prima.

Infine, per ogninucleo familiaremoroso che risieda incase popolari o di proprietà pubblica, l’accontoda pagare subito scende dal 10% al5%del debito totale, il numero massimo diratecon cui pagare il debito residuo sale da 18 a84e ogni rata potrà partire da unminimo di 30 eurociascuna, rispetto ai 100 euro minimi di prima.

Il tutto, semprecon interessida pagare sull’importo delle sole rate(e dunque non sull’acconto) al tasso legale in vigore alla data di sottoscrizione del piano di rateizzo; con ladecadenza dal beneficio della rateizzazionese anche una sola rata scaduta (oppure la bolletta corrente) non venga pagata entro 30 giorni dalla scadenza; con la possibilità, incircostanze di particolare indigenza, di saldare il debito con modalità più “morbide”, con una valutazione caso per caso effettuata da parte dell’ufficio servizi sociali del Comune; con ilmancato distacco dell’acquain caso di morosità da parte di Enti pubblico che però devono pagare il debito in un’unica soluzione (senza dunque rateizzazioni).

La Giunta Figliolia ha dunque sostanzialmente accolto lapropostaavanzata 13 mesi fa dalconsigliere comunale Sandro Cossiga, firmatario di una lettera aperta all’Amministrazione (http://www.pozzuoli21.it/cittadini-morosi-con-lacquedotto-cossiga-scrive-alla-giunta-piu-rate-per-saldare-i-debiti/) in cui chiedeva proprio una maggior dilazione del debito (da 5 a 10 anni) per consentire a tutti di essere messi nelle condizioni migliori per pagare il dovuto al Municipio ed evitare drammatici distacchi della fornitura idrica.

Resta da capire soltanto se,a chi ha aderito al primo piano di rateizzazione(e magari non ce l’ha fatta a rispettare le scadenze…) sarà data lapossibilità di rinegoziare il pagamento del debito secondo la procedura più favorevole appena approvata.

Nella delibera di Giunta approvata il 30 dicembre, non si fa riferimento a questa opportunità.

Ma sarebbe giusto concederla per evitare di creare inevitabili disparità di trattamento tra morosi.

Altrimenti si corre il rischio che, nonostante queste agevolazioni, nessuno sborsi un centesimo, nella speranza di ulteriori future dilazioni di pagamento…