Carcere femminile: torna il bianco e vince sul giallo “cazzotto”
Errare è umano così come umano è ammettere l’errore e rimediare.
Va dunque sottolineata la “umanità andata e ritorno” di chi ha deciso la colorazione dellafacciata esterna del carcere femminile di via Pergolesi.
Un sentimento che ha prima portato ad adoperare unatintura di giallodavvero “stonata” col contesto circostante e poi a tornare allatonalità originaria, il bianco che oggi rivediamo trionfare su quelle pareti transitando davanti al penitenziario.
Si chiude dunque felicemente (almeno per ora) il “caso” che avevamo sollevato il 30 aprile scorso scrivendo di un vero e proprio“cazzotto”nell’occhio per chiunque passasse di lì o anche da lontano potesse “ammirare” quella originale divagazione cromatica e chiedendoci seComuneeSoprintendenza, così occhiuti in circostanze pure di minore impatto ambientale, non avessero nulla da ridire.
Resta da capire se l’ultimo residuo di giallo che ancora resiste all’imbiancatura è dovuto ad un “capriccio artistico” o ad un più volgare esaurimento di vernice disponibile per “apparare” il “guaione”…
