Critiche a Figliolia: i sostenitori del Sindaco passano al contrattacco
Ha fatto molto rumore laletteracon cuiRaffaele Postiglione, presidente dell’associazione politica“DiversaMente Giovani”, hacriticato apertamente il sindaco Figliolianon solo per la sua decisione diincontrare i cittadini di Monteruscielload un anno dalle elezioni, ma anche ritenendolo ilresponsabile politico del fallimento del Forum dei Giovani.
Su questi due argomenti, infatti, per replicare alle esternazioni diPostiglioneintervengono, con altrettante lettere aperte, duesostenitori del Sindaco e dell’Amministrazione: l’ex coordinatore cittadino di Sel (Antonio D’Isanto) e l’attuale segretario puteolano dei Giovani Democratici (Luca Di Procolo).
E, come sempre, Pozzuoli21, anche in questa occasione dà spazio allalibera espressione delle opinioni, quando sono manifestate in maniera civile e con argomentazioni di interesse pubblico.
LA LETTERA DI ANTONIO D’ISANTO(ex coordinatore cittadino di Sel)
“Lungi da me voler intervenire a proposito delle critiche mosse da Postiglione al sindaco Figliolia, alle quali egli stesso, se vorrà, potrà certamente rispondere in maniera più precisa e qualificata del sottoscritto–esordisceAntonio D’Isanto–Un aspetto però della sua lettera ha stimolato la mia attenzione, nello specifico quello concernente il Forum dei Giovani. Mi sono pertanto sentito in dovere di intervenire, avendo vissuto in prima persona quell’esperienza da candidato prima, ed in seguito, da dirigente di SEL, continuando ad interessarmi delle questioni riguardanti il Forum anche alla luce della presenza di un nostro eletto tra i consiglieri dell’organo suddetto. Il Forum dei Giovani rappresentava per la Città di Pozzuoli un’occasione incredibile per stimolare partecipazione ed aggregazione, oltre che, come dice giustamente lo stesso Postiglione, una palestra di democrazia e di scuola politica per i giovani. Doveva essere una fucina di idee e di proposte, che portasse una ventata di freschezza e di entusiasmo in un mondo, quello della nostra attuale classe dirigente, a volte stanco o comunque poco attento alle esigenze delle nuove generazioni. Questo non è stato, e ad oggi, e mi perdoneranno i tanti amici che hanno profuso passione ed impegno in questo progetto, il Forum può essere considerato, a ragione di quanto afferma Postiglione, un’esperienza fallimentare. Ma tanti anni di pratica nelle arti marziali mi hanno insegnato una cosa, che il mio Maestro mi ripeteva di continuo:quando prendi un calcio, la colpaè sempre tua, mai del tuo avversario. Il folto gruppo deiDiversamente Giovani ha stravinto le elezioni, ed ha avuto il pieno controllo del Forum per più di metà del suo mandato. Invece però di pensare a produrre proposte concrete e fattivesi sono concentrati esclusivamente sull’inasprire una contrapposizione continua e futile con le altri parti politiche e con l’Amministrazione cittadina. Da questo punto di vista si sono rivelati non diversi da queivecchi politicanti navigati dai quali con tanto fervore sostenevano di prendere le distanze, per di più mossi da un populismo becero e sterile. Per circa un anno e mezzo dunque il Forum, identificatosi ormai solo con la sua componente costituita dal gruppo dei DMG, con i quali peraltro eradifficile se non impossibile avviare un dialogo ragionato e fattivo, si faceva notaresolo per l’azione di opposizione continua verso l’Amministrazione, dimenticando innanzitutto la sua funzione di organo puramente propositivo e consultivo, secondo una filosofia malsana del “siamo giovani per cui tutto ci è dovuto”. Alla fine di questo teatrino, il colpo di scena: ledimissioni in blocco del gruppo dei Diversamente Giovani. Tale azione decretava, pur se non ufficialmente, quanto meno moralmente ilfallimento finale dell’esperienza del Forum a Pozzuoli, o quanto meno una macchia indelebile sul percorso di quest’ultimo. Tra l’altro, a mio modo di vedere, questa sì che costituiva unamancanza di rispetto enormeverso quelle centinaia e centinaia di giovani che avevano riposto la propria fiducia in quei candidati. Posso immaginare chi leggesse le cronache locali in quei giorni cosa sia stato portato a pensare, nel vedere dei giovani sui quali dovrebbe basarsi il futuro della città, agire in maniera perfettamente speculare a quella dei loro colleghi più navigati. Mi domando allora, a chi vada addebitata la colpa di quanto accaduto: a chi ne ha permesso la realizzazione, oppurea chi ha avuto in mano uno strumento e non ha saputo farlo funzionare? Come mi è capitato più volte di dire in molte discussioni con amici e non, appassionati di politica:è facile gridare,protestare e cavalcare l’onda, andando contro tutto e tutti; ma è quando ci si trova a toccare con mano i problemi, e ci si trova a dover affrontare delle responsabilità dirette, che cominciano le vere difficoltà. Di fronte a queste difficoltàsi è visto lo spessore di questi giovani che si candidano, un giorno, a governare la città. Francamenterabbrividisco al pensiero, ma la speranza è sempre che il tempo possa portare consiglio ed esperienza. Nel frattempo, immaginando quali potranno essere le risposte diPostiglione, con il quale peraltro ho avuto modo più volte di confrontarmi
eche stimo per le tante belle iniziative portate avanti con la sua associazione, non intendendo innescare polemica alcuna, faccio questa precisazione. Più volte in passatosono stato accusato di essere politicizzato(quasi fosse un peccato, il che fa sorridere, dato che stiamo parlando a tutti gli effetti di politica, termine alto e nobile) e di parlare per difendere l’Amministrazione di cui il mio partito fa parte. Anche se fosse, e non ci vedo un male in questo, oggi risiedo all’estero, esono fuori da logiche di partito, nè ho interessi da “campagna elettorale”. Quanto detto sinora è il mio pensiero, da mero osservatore dei fatti riguardanti la mia città, e mi piacerebbe che Raffaele Postiglione ne facesse tesoro e lo prendesse semplicemente come tale. Dopodichè mi piacerebbe conoscere davvero il suo, di pensiero. E chi ha occhi e orecchie per intendere…”.
LA LETTERA DI LUCA DI PROCOLO(segretario cittadino dei Giovani Democratici)
“Chiedo spazio sul suo blog per esternare un mio personale punto di vista in merito a quanto recentemente dichiarato ad alcuni organi di informazione da due presidenti di due associazioni puteolane. Uno di questi ha ad esempio affermato“Al posto di niente è meglio tutto”. Fossimo stati ai tempi che furono di Giolitti e Turati o, più recentemente, ai tempi di Moro e Berlinguer, l’autore di una tale frase sarebbe stato sicuramente bollato come arguto statista. Purtroppo invece siamo nel XXI secolo e questo acume politico non è percepito da chi governa. Volendo entrare nel nocciolo della questione, sinceramentenon si capisce il motivo di questa polemica continua e perpetua nei confronti di chi in questi anni sta cambiando il volto della città.Chi scrive è obbiettivamente di parte, ma una persona intellettualmente onesta non può negare alcuni risultati che sono sotto gli occhi di tutti.Dopotutto avere una Pozzuoli più ordinata e pulita solo 4 anni fa non era poi così scontato.La città sta vivendo oggettivamente un rilancio che mancava da tempo e voler, in maniera ostinata, negarlo è poco proficuo. Con questo ovviamentenon si vuole dire che opinioni differenti non siano legittime, tutt’altro.La diversa visione delle cose è il sale della democrazia. Il punto probabilmente è proprio questo,avereuna propria visione della città. Questo non è affatto semplice, a maggior ragione seper “criticare” si utilizzano frasi fatte, lette in chissà quale brutto libro qualunquista. Affermare che cominciare ora adaffrontare i problemi atavici di Monteruscello è “becera campagna elettorale”, significaignorare colpevolmente la differenza tra programmazione ed attenzione dell’attività politico amministrativa. Fermo restando che l’attenzione alle difficoltà quotidiane delle periferie è un qualcosa di noto (basti vedere le recentissime azioni poste in essere a Monteruscello e a Licola durante l’ondata straordinaria di maltempo), è solo con la programmazione a lungo termine che gli annosi problemi persistenti da decenni possono essere affrontati e poi risolti. Per provare ad incidere su queste ataviche criticità è necessaria un’attenta programmazione durevole ed è solo con una continuità amministrativa che si può provare a cambiare le cose. Continuità che dopo 8 anni di buio più profondo sembra essere ritornata. Dopotuttoalla prossima competizione elettorale manca ancora più di un anno e mezzo e ad oggi non mi sembra che chi governi abbia iniziato a fare comizi o propaganda. Propaganda che invece qualche associazione pare abbia già avviato alla grande. Per concludere il mio personale ragionamento, pur essendo già entrato nel merito con unalettera indirizzata a “Pozzuoli 21”,voglio ritornare sulla
questione forum. Trovo di unatristezza disarmante il voler a tutti i costi scaricare ad altri le responsabilità di un proprio fallimento. Questo importante organo era nato per favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita politica ed inizialmente ci era anche riuscito, dato che alle elezioni avevano partecipato tantissimi giovani. Poi lo stesso entusiasmo si è trasformato inavvilimento. Chi gestiva quell’organo infatti è stato più attento a cercare unoscontro pretestuoso con il consiglio comunale piuttosto che badare alle esigenze dei tanti ragazzi che vivono la nostra città. Il risultato disastroso è stato quindi non solo quello di fardisamorare e allontanare i ragazzi puteolani dalla partecipazione, ma anche e soprattutto isolare il forum dei giovani di Pozzuoli da tutti gli altri forum della regione. Tenendo così Pozzuoli fuori dalla possibilità di partecipare ad iniziative e bandi che potessero agevolare le giovani generazioni della nostra città. Che sia necessario far ripartire l’esperienza del forum credo sia qualcosa di giusto.Bisogna allora evitare che il forum diventi terreno di scontro tra associazioni e partiti giovanili, provando, semmai, a ricondurlo alla sua intrinseca natura, se vogliamo anche etimologica: quella di luogo di confronto, discussione e proposta”.
