Emergenza acqua nel centro storico: “Pressione troppo bassa da cinque mesi, non riusciamo nemmeno a riscaldarla”
Carissimo Danilo, è stato più volte segnalato, all’Ufficio Acquedottoe allo stessoSindaco, il problema che da alcuni mesi affligge gli abitanti delCentro Storicoi quali devono combattere, quotidianamente, con unapressione anomala della erogazione idrica.
Ciò comporta laimpossibilità di usufruire dell’acqua calda per gli indispensabili servizi di natura igienica, in quanto la pressione è così bassa che non consente l’entrata in funzione delle caldaie alimentate a metano.
Nel mese di febbraio, quando iniziarono le segnalazioni, fu riscontratauna leggera perdita di acqua proveniente dalla tubazione interrata sita all’altezza del civico 8 di via Maria Puteolana, la quale fu prontamente eliminata.
Successivamente, nello scorso maggio,per fortuna, scoppiò una condotta in via Darsena per cui l’acquedotto fu costretto ad intervenire ed il problema, per poco tempo, sembrò fosse stato risolto.
Ma non è stato cosìse ancora oggi dobbiamo lamentare una ulteriore diminuzione della pressione che ci riporta a peggio di prima.
L’Ufficio Acquedotto addebita la situazione ad una erogazione, da parte del Comune di Napoli, con pressione bassa.
Mi permetto di non credere a tale ipotesiin quanto, poiché l’acqua arriva nella Pozzuoli bassa dalla condotta che parte da La Pietra,dovrebbero essere per primi i concittadini di tale zona e di tutto il Corso Umberto ad avvertire gli stessi disagi che sto denunciando.
La prima riguardaprobabili perdite dalle condotte interrate, come avvenne in via Darsena.
La seconda potrebbe derivare dal fatto che,con i lavori di PIU Europa, sono state sostituite, in Piazza della Repubblica, le vecchie condotte idriche con nuove condotte, ma di diametro inferiore.
A noi cittadini non interessano le cause alla base del disservizio, visto che tali compiti sono stati “democraticamente” affidati ai nostri amministratori.
A noi interessa la doverosa soluzione del problema.
Ti ringrazio per l’ospitalità, nella speranza che qualcuno si preoccupi di intervenire per risolvere il problema.
