Pozzuoli 21 – Espurghi puzzolenti: clienti in fuga da bar e negozi

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E’ l’ennesima (e sicuramente non ultima) puntata dell’eterno conflitto tra le esigenze della collettività e gli interessi di singoli cittadini, residenti o lavoratori che siano. La polemica è scoppiata stamattina sul lungomare di via Napoli quando, poco dopo le 8 e fino ad oltre mezzogiorno, una ditta incarica dal Comune ha iniziato ad effettuare l’espurgo e la pulizia di alcuni tombini fognari sul corso Umberto.

Un’operazione di certo indispensabile (anche se andrebbe fatta in anticipo rispetto all’inevitabile arrivo dei primi temporali autunnali, che soprattutto a via Napoli provocano incredibili allagamenti come quello documentato daPozzuoli21nel fotoservizio di sabato 12 ottobrehttp://www.pozzuoli21.it/quando-finira-questo-scandalo/) ma che è abbastanza “invasiva” dal punto di vista olfattivo, per inauseabondi miasmiche si levano dalle caditoie durante questo particolare intervento di manutenzione.

E così, il lavoro della ditta (“scortata” daivigili urbaniproprio per evitare qualsiasi tipo di problema di ordine pubblico) è stato aspramente contestato da chi, in zona, gestisceattività commerciali, soprattutto quelle in cui si somministrano alimenti e bevande al pubblico.

La tremenda puzza che ben presto si è sollevata dalle viscere del sottosuolo ha, infatti, obbligato questi negozianti a chiudere  temporaneamente i battenti, anche perché con quelle continue “zaffate” non certo all’essenza di rosa, quasi tutti i potenziali clienti se la sono data a gambe levate.

L’orario in cui si svolgono determinati lavori?

“Qualsiasi orario disturba qualcuno–mi hanno riferito gli operai intenti a pulire le caditoie-Se lo facciamo di notte o all’alba, come già ci è capitato, la gente ci prende a male parole e ci tira perfino di tutto dai balconi perché giustamente vuole dormire. Se lo facciamo di prima mattina, diamo fastidio ai bar e ai negozi che aprono. Se lo facciamo ad ora di pranzo, diamo fastidio ai ristoranti. Se lo facciamo di sera, diamo fastidio a tutti. E tenete presente che quando aspiriamo con la pompa il rumore è fortissimo…quindi il problema non si puo’ risolvere senza evitare lamentele”.

Commercianti e ristoratoriperò una soluzione dicompromessola vogliono indicare all’Amministrazione.

“Siamo consapevoli che questi lavori si devono fare e sono importanti–dicono-Però dal Comune, invece di affiggere manifestini invisibili sui muri per informare la cittadinanza del calendario di questi interventi, dovrebbero dimostrare buon senso nei nostri confronti e avvisarci in un altro modo, con dei cartelli segnaletici, con una lettera, o più semplicemente organizzando una riunione con tutta la categoria. Devono capire che il nostro lavoro è molto particolare e noi abbiamo l’esigenza di organizzarci. Se sappiamo che dalle 8 a mezzogiorno si fa l’espurgo davanti alle nostre attività, noi in quegli orari  possiamo anche decidere di chiudere, ma dobbiamo saperlo prima, evitando di spendere soldi inutilmente per dipendenti e prodotti freschi senza poter incassare un centesimo.  Siamo contribuenti e diamo  anche  lavoro a un bel po’ di disoccupati: lo meritiamo un piccolo gesto di cortesia ogni tanto oppure il Municipio si ricorda di noi solo quando dobbiamo pagare acqua, Tares e suolo pubblico?”.

Come sempre, la virtù sta nel mezzo.

Nelle “stanze dei bottoni” del Comune prendano nota: ascoltando i cittadini, si può sempre trarre qualche suggerimento positivo.

L’invisibile manifesto affisso sui muri di via Napoli per informare la popolazione sul calendario degli espurghi nel mese di ottobre

L’invisibile manifesto affisso sui muri di via Napoli per informare la popolazione sul calendario degli espurghi nel mese di ottobre

L’invisibile manifesto affisso sui muri di via Napoli per informare la popolazione sul calendario degli espurghi nel mese di ottobre