Ex Smom e soldi per le periferie: l’assessore Gerundo risponde a tre associazioni

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Caro Direttore Pontillo, raccolgo l’invito a intervenire suPozzuoli21, giusto perché formulato direttamente a me dal suo stesso Direttore e, inoltre, avente ad oggetto unaproposta che ritengo seria nei contenuti, in quanto delinea una strategia di intervento sul territorio che condivido pienamente, tanto che l’Amministrazione comunale l’ha implementata già nei suoi atti formali di programmazione e di bilancio dell’Ente.

Infatti, ilPiano Triennale delle Opere Pubbliche, per l’annualità 2016, già prevedeinterventi nelle periferie per 650.000 €(vicini a quei 700.000 € invocati nella proposta), per lariqualificazione della ex pista ciclabileper 200.000 € e dellaPiazza Severiniper 250.000 €, entrambe aMonterusciello, e per lasistemazione dei giardini pubbliciin adiacenza alla Chiesa di San Michele Arcangelo, alRione Toiano, per altri 200.000 €.

Quindi, siamo contenti di avere focalizzato le aspettative dei cittadini puteolani, anche dei più giovani, avendo percepito in anticipo quali fossero stati i loro desiderata e avendone dato risposta, senza attendere la reversale che ilMinistero delle Infrastrutturedevolverà alComune di Pozzuolia valle della alienazione delloSMOM da parte dell’Agenzia del Demanio, fissata sino ad un massimo del 15% del prezzo di vendita con apposito decreto ministeriale.

Il tema si inquadra, tuttavia, in una strategia più ampia che l’Amministrazione comunale ha messo in essere per le periferie, basata sullavalorizzazione immobiliare di suoli ed edifici abbandonati dalla metà degli anni ’80, cioè da quando furono espropriati o realizzati dallaProtezione civilea seguito degli eventi bradisismici.

Si tratta di una manovra da circa25 milioni di euroche porterà risorse nelle casse comunali a parziale ripianamento delcolossale debitoaccumulato dalle amministrazioni degli ultimi trent’anni e che nuove norme sul bilancio degli enti locali impongono di cominciare progressivamente ma inesorabilmente a restituire.

A questi vanno aggiunti circa10 impianti sportivi, anch’essi degradati, la quasi totalità fraMonteruscielloeRione Toiano, che l’Amministrazione comunale non ha inteso dismettere, ma che rimangono saldamente nel patrimonio indisponibile dell’Ente, i quali sono in corso di conferimento in concessione pluriennale, alcune già definite e attive, con interventi a totale carico dei concessionari e contemporanea corresponsione al Comune del canone annuale di locazione.

Ma, cosa che ritengo ancora più importante, determinerà la sottrazione di aree significative, per estensione e funzioni, all’abbandono; la realizzazione diinvestimenti privati per la creazione di funzioni pubbliche o produttive, senza gravare sulle finanze dell’Ente; la creazione dinuovi posti di lavorostabili (si veda ilcentro commercialegià entrato in esercizio nel contenitore in completo degrado e mai ultimato di via Rosai); un gettito permanente di fiscalità locale.

È l’applicazione pratica della teoria che sto delineando al livello nazionale, nelle sedi scientifiche competenti, della cosiddettarigenerazione capillare resiliente, che applicata alle città ne determina la rinascita progressiva, senza scossoni economici ed istituzionali, al riparo da manovre speculative volte all’accumulazione di rendita fondiaria.

L’Amministrazione comunale, sin dall’inizio, si è sempre adoperata a vantaggio delle periferie, varando molti altri interventi.

Penso, sempre a Monterusciello, alCentro Operativo Misto Intercomunale della Protezione civile, al primo campo dirugby, alla nuova caserma dellaGuardia di Finanza, alla promozione in fitto imprenditoriale dell’agricoltura urbana applicata a 50 ettari di superficie comunale in abbandono, alla definitiva approvazione in corso delPiano Urbanistico Comunale denominato Santa Chiara, conforme al vigente PRG per attività produttive, e a tante ulteriori iniziative che qui non è possibile ricordare per brevità.

Tengo solo a richiamare il progetto per250 alloggi di Edilizia Residenziale Sociale su suoli comunali, il primo in Campania ai sensi della Legge Regionale 9/2009, attualmente in concertazione istituzionale con la Città Metropolitana, trattandosi in questo caso di variante al PRG, già oggetto di atti di indirizzo assunti sia in Giunta sia in Consiglio Comunale ed in fase di progressivo avanzamento tecnico-procedurale.

Ma, ancora a vantaggio delle periferie, l’azione amministrativa ha avviato un percorso volto alla implementazione del cosiddettofederalismo urbanistico, teoria in base alla quale lerisorse finanziarie che genera una porzione di territorio devono ritornare sullo stesso ai fini della sua riqualificazione, previa mirata compensazione atta a favorire il riequilibrio fra parti centrali, più ricche, e periferiche, più povere, della città.

Vediamo, ora, come l’Amministrazione comunale di Pozzuoli ha declinato tale strategia nei fatti.

Il gettito del patrimonio comunale, riferito aglialloggi ed esercizi comunali di Monterusciello, vedeva all’inizio del mandato amministrativo, nel 2012, iltotale della bollettazione emessa pari  3.688.000 € ed un riscosso di 1.262.000 €, con una morosità del 65,78%, fra le più alte d’Italia.

Al 2015, i dati ufficiali del Settore Patrimonio dell’Ente dichiarano unemesso di  3.702.000 € ed un riscosso di  2.682.000 €, con una morosità del 27,53%, che si orienta verso quel 20% che rappresenta l’infedeltà contributiva fisiologica in Italia per l’edilizia residenziale pubblica.

Tutto ciò avendo decompresso labollettazione degli esercizi commerciali di oltre € 300mila, a seguito della manovra di Consiglio comunale che hadimezzato, ad inizio di mandato, i canoni degli stessi, che anni prima erano stati strumentalmente gonfiati a danno dei commercianti affittuariper mere motivazioni di bilancio, ovviamente del tutto artefatte,portando la morosità dei soli esercizi commerciali dal 98,74% del 2012 al 58,65% del 2015.

Questi dati sono al netto deipiani di rateizzo delle morositàin corso di progressiva sottoscrizione e, comunque, hanno determinato un risultato eclatante, che sostanzia la teoria delfederalismo urbanistico, prima solo declamata, per cui,nel 2015, l’Amministrazione comunale ha liberato fondi attivi per la manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare per 3.000.000 €, importo che si avvicina, per eccesso, all’ammontare del riscosso.

A questi vanno aggiunti1.500.000 € per la messa in sicurezza dell’impiantistica nelle parti esterne dei cosiddetti parchi abitativied800.000 € per la sicurezza nelle scuole, nella stragrande maggioranza localizzate a Monterusciello, che rappresentano, applicativamente,  le quote di redistribuzione di risorse generate da altre parti del territorio e convogliate sulle aree più deboli.

Ritengo che questa sia la strada giusta da perseguire, anno dopo anno, e di cuibisogna ringraziaread oggi letecnostrutture comunaliper l’attività gestionale, laGiuntacomunale per l’attività di indirizzo e controllo ed ilConsiglio comunaleper l’attività propria di programmazione e di bilancio.

Tutto ciò al netto dipiù radicali interventi sugli edificiche devono essere assistiti da fondi sovracomunali, regionali, statali e comunitari, e per i qualicominceranno, entro l’anno in corso, alcune prime sperimentazioni.

Come si può onestamente riconoscere, anche da parti politiche ostili all’Amministrazione comunale, il lavoro svolto ha logica e coerenza, sia pur fra le mille difficoltà dovute atrent’anni di abbandono delle periferie e di sprechi di danaro pubblico (quando c’era), a Monterusciello in particolare.

Quindi,l’idea proposta dalle associazioni giovanili è immediatamente condivisibile, tanto che l’Amministrazione comunale, ed io in particolare per la delega al Governo del Territorio che ho ricevuto, la sta perseguendo con convinzione da inizio mandato.

Evidentemente,i presunti  700.000 € che ristoreranno l’Ente locale per l’attività programmatoria che sta svolgendo a servizio dello Stato – Agenzia del Demanio, in merito alla valorizzazione dello SMOM, potranno essere ascritti, una volta incassati, a quei capitoli di bilancio che sostanziano forme di perequazione territoriale, secondo la su esposta teoria delfederalismo urbanistico.

Per lo SMOM ed il suo futuro, non sono, viceversa, d’accordo con la proposta avanzata dalle associazioni giovanili.

Certo, lo Stato ha in animo di vendere l’intera superficie ampia circa due ettari, fermo restando che ciò dovrà essere autorizzato preventivamente dal MIBACT, in quantol’edificio è gravato da un vincolo architettonico direttoimposto circa tre anni fa dallo stesso MIBACT.

Ma il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, ha confermato come l’intero compendio debba essere sottratto ad una forma stressata digentrification, che veda una concentrazione di utenza chiusa al territorio, i cui abitanti ne risulterebbero permanentemente esclusi.

Viceversa,la variante urbanisticache trasformerà la destinazione d’uso dell’area da impianti militari ad attività turistiche e che sarà assoggettata alla Conferenza dei Servizi, all’inizio del prossimo mese di ottobre, propedeutica alla conclusione dell’Accordo di Programma, da ratificarsi conclusivamente in Consiglio comunale,dovrà aprire l’intero complesso ad una fruizione pubblica, oltre quella che naturalmente sarà determinata dalla componente turistico-ricettiva.

Ilparcheggio, peraltro preesistente, e l’area a parco verde attrezzato prevista sulle parti non edificate che dovranno rimanere tali, per quanto transitino nella proprietà privata,dovranno essere aperti al pubblico con modalità convenzionate con il Comune di Pozzuoli, ai sensi della Delibera di Consiglio comunale 71/2013, tali da garantirne la fruibilità aisoggetti socialmente più deboli.

Ovviamente, parcheggio e parco dovranno essere realizzati, attrezzati e manutenuti a cura e spese dell’acquirente imprenditore turistico che risulterà aggiudicatario dell’asta pubblica bandita dallo Stato proprietario.

Anche in questo caso, ha applicazione la teoria dellarigenerazione capillare resiliente, che, per quanto applicabile a fattispecie del genere, trova conforto nelle tesi elaborate dalla Biennale dello Spazio Pubblico che io stesso ho contribuito a fondare in quanto componente del Consiglio Direttivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, nel decennio ricompreso fra il 2006 al 2016.

Naturalmente, nella citata Conferenza dei Servizi,il Comune di Pozzuoli se la dovrà vedere con lo Stato -Agenzia del Demanio, con il MIBACT, con la Città Metropolitana e con una pluralità di altri enti pubblici territoriali, ma speriamo di farcela portando a casa il risultato pieno nell’interesse della nostra Città e dei suoi abitanti, dopo 36 anni di dismissione dello SMOM.

*Roberto Gerundo(assessore al Governo del Territorio del Comune di Pozzuoli)