Figliolia ‘minaccia’ la sua maggioranza: “O votate come dico io o andiamo tutti a casa!”

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“Chi è con me è con me, se siete d’accordo bene, altrimenti si va tutti a casa!”Nervoso e arrabbiato come non mai, il sindacoEnzo Figlioliaieri ha fatto tremare i muri dellasala consiliare di Palazzo Migliaresi,  al rione Terra.

Obiettivo: scuotere unamaggioranza ridotta ai minimi terminiper votare ladelibera di Giuntanumero 63che sancisce l’esproprio e l’abbattimento dell’ex ristorante“Vicienz’ ‘a mmare”(spesa totale: oltre 3,5 milioni di euro) ma anche l’accesso ad un finanziamento europeo di 15 milioni di euro da parte dei proprietari dell’exLido Augustoper ristrutturare lo stabilimento balneare.

Alla fine l’atto è passato con 13 sì, ma il clamoroso

abbandono dell’aula da parte di cinque esponenti  della coalizione di centrosinistra(Paolo Tozzi, Maurizio Orsi, Antonio Di Bonito, Tommaso PolliceeVincenzo Bifulco), più ilnoalla delibera da parte diNiki Della Cortee diRaffaele Visconti(l’unico che alla “sparata” di Figliolia ha avuto il coraggio di rispondere per le rime:“Spiace per la tua minaccia, ma in un’assise democratica ognuno vota secondo coscienza, e se non può essere così ce ne possiamo andare anche subito, visto che siamo navigati e nella scorsa consiliatura ce ne siamo andati dopo sei mesi…”) ha di fatto creato unacoalizione “ombra”che potrebbe far tornare i commissari prefettizi in Municipio e costringere i puteolani a dover rieleggere sindaco e parlamentino civico.

Ilfronte del dissenso, giàgiovedì scorso, aveva fatto saltare la seduta di consiglio comunale.

All’appellonon si erano presentati in 13: 9 della maggioranza (Paolo Tozzi, Antonio Di Bonito, Raffaele Visconti, Maurizio Orsi, Sandro Cossiga, Vincenzo Bifulco, Tommaso Pollice, Niki Della Corte ed il reintegrato Ciro Del Giudice) più i 4 dell’opposizione (Filippo Monaco, Pietro De Vito, Guido Iasiello e Salvatore Maione), costringendo il presidente consiliareEnrico Russoa programmare per ieri, lunedì 25, una seconda convocazione per la seduta, in modo da poterapprovaretutti gli atti all’ordine del giorno (tra cui ilrendiconto di bilancio, senza il quale, per legge, viene sciolto il Consiglio Comunale) col voto di appena 1/3 degli eletti, ossia 8 su 24.

Missione compiuta ma con enormispargimenti di sangue nella coalizione di Figliolia.

Il Sindaco, infatti, nel giro di tre anni, è riuscito nell’impresa diperdere per strada otto consiglieri sui 19 che ne componevano la maggioranza  subito dopo il voto di maggio 2012 ed ora governa con un solo voto in più dei suoi “nemici”.

Un voto sempre in bilico, perché tra gli attuali12 più o menofedelissimidi Figliolia(Enrico Russo, Mario Massimiliano Cutolo, Sandro Cossiga, Michele Luongo, Elio Buono, Mimmo Pennacchio, Enzo Daniele, Salvatore Caiazzo, Gennaro Testa, Lucio Terracciano, Gigi Manzoni e Tito Fenocchio), uno è il presidente consiliare (Russo) che per la sua funzione di “arbitro” del Consiglio  Comunale dovrebbe essere al di sopra delle parti, mentre altri tre (Cossiga,DanieleePennacchio)non sembrano affatto disposti ad annullarsi politicamente per Figlioliae si dice che non vedano l’ora di poter avere “mani libere” per uscire dall’ingombrante cono d’ombra del Grande Capo.

E’ tuttavia anche cambiata lageografia politica del Consiglio Comunale.

L’Udc, da quattro consiglieri che aveva, è rimasta con il soloCossiga;Cutoloè nel gruppo misto in compagnia dell’ex PdDel Giudice;Orsiè passato conTozzinei Verdi;Pollicefa squadra conBifulcoin“Democrazia e Territorio”;Di Bonitoè solo soletto nella lista“Bene Comune Figliolia Sindaco”;Fenocchioè passato in maggioranza con“Uniti per la Libertà”;Luongoè  capogruppo di Sel ma non c’è occasione in cui non mostri pubbliche diversità di vedute dal suo collega di partito Visconti, facendo spesso sponda alle posizioni del Pd.

Una situazione che, unita alle sempre più insistenti voci diimminenti cambi in Giunta(almeno tre assessori starebbero per lasciare il proprio incarico:Franco Fumo,Teresa StellatoedAlfonso Trinconei nomi più “gettonati” tra quelli dei “partenti”, ma sarebbe in bilico ancheCarlo Morrase non si dovessero chiarire i rapporti di forza interni a Sel) sta creando unafibrillazioneenorme nell’intera maggioranza, in cui ogni fazione nutre aspettative.

E’ infatti fin troppo chiaro che l’Udcnon potrà più restare con due assessori avendo un solo consigliere, così come iVerdichiederanno di avere un assessore a fronte di due consiglieri.

In più, il gruppo mistoCutolo-Del Giudicevorrà contare, idem anche la coppiaBifulco-Pollice, ma nemmenoFenocchioeDi Bonitovogliono restare a guardare.

In tutto questo caos, si innesta lacampagna elettorale per le Regionalie nel dilaniatoPd puteolanosi attende di sapere chi vincerà e quali saranno i rapporti di forza tra la“nazionale”che sostieneElio Buono(Figliolia, Caiazzo, Testa, Terracciano, Fenocchio, Manzoni, Fumo, Cammino, Stellato, Gerundo) ed il“resto del mondo”(Pennacchio per Lello Topo; Daniele per Mario Casillo; Della Corte per Antonio Marciano; più l’area dell’eurodeputato Massimo Paolucci a sostegno di Elisabetta Gambardella).

Una partita, quella tutta interna al Pd, in cuiFigliolia si sta giocando il tutto per tutto: non solo la stabilità politica per continuare a fare ilSindacofino al 2017 (termine naturale della consiliatura) ma anche unacandidatura al Parlamentopare già chiesta alla stessa “corrente” (quella dell’eurodeputatoGianni Pittellae del fratelloMarcello, sindaco di Potenza) che stasponsorizzando Elio Buono fuori Pozzuoli ed area flegrea(a proposito: ma non si era detto che la candidatura“territoriale”del Pd a Pozzuoli era nata proprio per evitare il sostegno dei“capobastone”del partito?).

Dal 1°giugno, giorno dello spoglio delle schede elettorali per le Regionali, si saprà chi avrà vinto il braccio di ferro tra Figliolia ed i suoi concorrenti interni.

E non è un caso che, proprio a partire dal 1°giugno, è stata chiesta a Figliolia unaverifica politica di maggioranza.

Lo hanno fatto durante la seduta consiliare di ieriGigi Manzonidel Pd (dopo una lite verbale conRaffaele Viscontidi Sel) eSandro Cossigadell’Udc (in risposta alla sfuriata finale diFigliolia, che di fatto gli ha respinto la richiesta di rinviare ad altra data, per ulteriori approfondimenti tecnici, il voto sulla delibera di Giunta in merito alle sorti di “Vicienz’ ‘a ‘mmare” e “Lido Augusto”).

Oggi alle 15, intanto, icinque consiglieri(Tozzi, Orsi, Pollice, Bifulco e Di Bonito) usciti ieri dall’aula in aperta polemica con il resto della maggioranza, terranno unaconferenza stampa in Municipio(nella stanza della presidenza consiliare) per illustrare all’opinione pubblica i motivi che li hanno indotti adabbandonare la seduta, ma soprattutto le ragioni per le quali (a loro dire) ladelibera di Giuntasu “Vicienz’ ‘a ‘mmare” e “Lido Augusto” è nulla.

E, infine, per dire ai cittadini come mai, ieri èsaltata la seconda seduta consiliare, in programma entro le 17, che aveva come punto monotematico all’ordine del giorno la questione parcheggi, strisce blu e viabilità sul lungomare.

All’appello, oltre al presidente Russo, si sono presentati solo sette consiglieri: icinquepromotori della conferenza stampa di oggipiù Visconti e Della Corte.

Secondo indiscrezioni, la seduta è andata deserta in virtù di un precisoordine di scuderiaimpartito daFigliolia, terrorizzato al solo pensiero di dover affrontare un tema così delicato e impopolare, con tanta fronda interna, a sei giorni dal voto per le Regionali.

Una consultazione elettorale in cui, oltre a quello di Elio Buono, si deciderà anche il suo futuro politico.

(nella foto copertina, il sindaco Enzo Figliolia durante la sfuriata finale di ieri in Consiglio Comunale)