IL CASO/ Farmacia “Azan”: tutta la verità su una calunnia che sta facendo il giro della città
Non c’è nessun caso di positività al coronavirus tra ititolari della farmacia Azandicorso della Repubblica. E’ quanto emerge dai documenti ufficiali, in nostro possesso, ma soprattutto in possesso delle forze dell’ordine, in merito ad unagravissima menzogna circolata dal pomeriggio di oggi su Whatsapp.
Nell’agghiacciante fake news, si sosteneva infatti che ilprofessor Enzo Canforae suo figlio,il dottor Fulvio,fossero stati contagiati dal COVIDe che per questo motivo si trovassero in quarantena presso le rispettive abitazioni, lasciando temporaneamente lagestione dell’attività commercialealla moglie di Fulvio, ladottoressa Maria Pia Romano.
Ebbene,la circostanza dell’infezione da coronavirus è stata smentita, carte alla mano, dai diretti interessati, che abbiamo contattato per fare chiarezza sulla situazione.
Tutto ha avuto inizio la domenica di Pasqua, quando,purtroppo, per un malore improvviso di natura ischemica, è deceduto in ospedale, al “Santa Maria delle Grazie”, il primogenito del professor Enzo, il dottor Pierluigi Canfora.
Qualche giorno dopo il decesso, a sepoltura avvenuta,i familiari sono stati informati della “positività” di Pierluigi in seguito ad un tampone effettuatopost mortem.
Una circostanza ritenuta“sorprendente”dal papà e dal fratello, giacché Pierluigi non solo non usciva di casa da febbraio ma non aveva mai avuto, anche nel momento in cui si è sentito male, domenica 12, nessun sintomo precursore del Covid.
Tutto ciò induceva i familiari ad effettuare un tampone naso-faringeo che giovedì 16 aprile,è risultato negativo per entrambie che, determina, come si legge in un documento ufficiale dell’Asl, la “piena libertà”di movimento (nell’ambito delle norme in vigore) per tutti i familiari diretti di Enzo e Fulvio, in quanto in contatto con soggetti risultati negativi al tampone.
In accordo con l’Asl e secondo il protocollo sanitario in casi del genere,il professor Enzo e il dottor Fulvioconcordavano unisolamento cautelare domiciliare che scadrà la prossima settimana.
Fino ad allora, la dottoressa Maria Pia Romano è pienamente abilitata e legittimata a svolgere tutte le mansioni che rientrano nella gestione della farmacia di famiglia.
Questi i fatti. Ma la vicenda (su cui si è duramente espresso anche il sindaco Enzo Figliolia con un post sulla sua pagina Facebook) non finirà qui, perchédomani il dottor Fulvio Canfora sporgerà denuncia presso la polizia postale affinché si identifichi e si punisca per calunnia e procurato allarme il responsabile di questa barbarie.
Una cattiveria perpetrataai danni di una famiglia che già sta soffrendo per la perdita improvvisa di un proprio caro e che, grazie alla diffusione di informazioni fasulle, ha rischiato anche gravi conseguenze sul piano professionale.
