“Il papabile prossimo Arcivescovo di Napoli convive con un sacerdote della Diocesi di Pozzuoli”
Da 25 annivive insieme con un altro sacerdotee lo ha confidato, per la prima volta, pubblicamente, alle telecamere dellaRai Campania, due settimane fa, alla giornalistaMaria Laura Massa, nel corso della rubrica“Un caffè con…”, all’interno del format“Buongiorno Regione”.
Monsignor Gennaro Matino(62enne teologo, scrittore, parroco della chiesa napoletana della Santissima Trinità ma soprattutto uno dei nomi più “gettonati” per la successione delcardinale Crescenzio Sepeal vertice dell’Arcidiocesi di Napoli) è così finito inevitabilmente al centro di ungossipche riguarda anche l’area flegrea.
Si è infatti scoperto che il prete con cui dal ‘94 Matino combatte la solitudine, appartiene allaDiocesi di Pozzuolied è il 44enneAlfonso Farina, già parroco dellachiesa di Arco Feliceed attualmente in forza allaparrocchia del Sacro Cuore di GesùaTorregaveta.
Nel corso dell’intervista rilasciata aMaria Laura Massa(che potete vedere in forma integrale nelvideo seguente),Matino non ha specificato né l’identità del convivente(venuta fuori grazie aDagospia) né che tipo di legame ci sia tra loro, se cioè soltanto un’amicizia fraterna o qualcosa di più profondo.
E, proprio il“non detto”(o, meglio, il“non spiegato”) lascia il campo aperto alle interpretazioni più maliziose, come si legge nei resoconti diDagospiaeLibero.
E anche nelle dichiarazioni diFrancesco Mangiacapra(il noto“gigolò dei preti”), che, oltre ad aver dedicato alla vicenda uncaustico post sul proprio blog, ci ha voluto rivelare che già l’anno scorso egli segnalò allaCuria“questa curiosa convivenza, nota da tempo a molte persone e che oggi viene fuori per ammissione del diretto interessato”.
“Quando ho fatto quella segnalazione– prosegueMangiacapra –non sapevo se questa convivenza fosse ecumenica, pastorale o se ci fosse qualcosa di più di un’amicizia tra sacerdoti. Certoperò mi sembrava bizzarro che due sacerdoti figurassero nel medesimo stato di famiglia ed avessero dei beni immobili in comunee quindi mi ero sentito di segnalarlo nella piena buona fede, non necessariamente attribuendo a questa convivenza un valore di concubinato. E’ però singolare che una situazione del genere, a distanza di un anno dalla mia segnalazione, venga fuori proprio dall’interessato, ed è ancora piùsingolare che venga fuori poco prima che l’attuale Arcivescovo vada via e proprio mentre si inizia a fare il nome di Matino come uno dei papabili alla sua successione”.
Già. Potrebbe infatti non essere casuale la tempistica utilizzata da Matino per fare outing su un aspetto così privato della propria vita, riducendolo al rango disemplice “condivisione” del tempo libero dall’attività pastoraleed evitando di fornire qualsiasi appiglio a chi, per eliminarlo dalla corsa all’Arcivescovado di Napoli, volesse attribuire a questa convivenzaelementi “scandalistici” agli occhi della Chiesa e dell’opinione pubblica.
Ovviamente questa intervista non è passata inosservata ai vertici vaticani, napoletani e puteolani del clero.
Sarà dunque interessante seguirne gli sviluppi, per capire se e quali conseguenze avrà sia sulcursus honorumecclesiastico di Don Gennaro che su Padre Alfonso.
