“Io, invalido al 100%, nei lidi convenzionati col Comune non posso avere gli stessi diritti di un disabile…”

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Salve, mi chiamo Ciro, sono di Pozzuoli, ho 42 anni e sonoinvalido al 100% a causa di una grave forma di epilessia.

Volevo raccontarvi la mia esperienza di ieri allido Varca d’Oro, uno degli stabilimenti balneari aderenti al Sib e firmatario di unaconvenzione con il Comune,resa nota sul sito istituzionale del Municipio il 28 giugno scorso, per l’ingresso gratuito, con disponibilità di lettino e ombrellone, sia per ildiversamente abileche per il proprio accompagnatore durante l’intera stagione balneare in corso.

Premetto una cosa importante. Dovete sapere che, esibendo la documentazione che certifica la mia condizione di invalidità totale, iousufruisco gratuitamente dell’ingresso al cinema, non ho pagato (né io né la mia compagna) il biglietto per entrare al Louvre e alla Torre Eiffel e ho ottenuto il biglietto ridotto per visitare Disneyland  (con ingresso gratuito per chi mi accompagnava).

E’ per questo motivo che, avendo appreso dell’agevolazione a cui hanno aderito alcuni stabilimenti balneari, ieri mattina, con la mia compagna, mi sono presentato presso uno di essi, il “Varca d’Oro” per l’appunto,chiedendo di poter usufruire dei vantaggi di questo protocollo d’intesa.

Con gentilezza, da un addetto all’ingresso,mi è stato risposto che io non ho menomazioni fisiche tali da giustificare la mia richiesta.

In sostanza,mi si contestava che io non fossi costretto su una sedia a rotelle, condizione a quanto pare vincolante per poter usufruire della convenzione.

Con identica gentilezza, ho replicatochiedendo di poter esibire la certificazione che attesta la mia patologia invalidante al 100%.

I miei interlocutori mi hanno obiettato però che,non essendo loro dei medici, non sarebbero stati in grado di valutare queste  documentazionie che quindi la mia dimostrazione di buona fede era sostanzialmente inutile.

In sostanza, se ho ben capito,se sei su una carrozzina, hai diritto automaticamente a queste agevolazioni insieme a chi ti accompagna.

E tutto avviene“ad occhio”,senza presentare carte che attestino nulla.

In altre parole, per dirla brutalmente,se io fossi stato in malafede, presentandomi su una sedia a rotelle e fingendo di avere un handicap fisico, nessuno avrebbe controllato il mio status per verificare se io avessi i requisiti per poter godere della convenzionee avrei raggirato tutti.

Se invece ho dei gravi problemi, certificati, ma che non si palesano con una menomazione fisica, questa convenzione non fa per me.

La cosa mi ha lasciato esterrefatto.

Devo però anche dire cheal “Varca d’Oro” sono stati gentilissimiehanno ospitato per tutta la giornata sia me che la mia compagna esattamente come se entrambi avessimo potuto usufruire della convenzione tra Comune di Pozzuoli e Sindacato Italiano Balneari.

Hanno motivato il loro gesto di cortesia, col fatto chenon sarebbe stato bello rimandarci indietrovisto l’equivoco che si era creato e dunqueerano disponibili a fare un’eccezione, ammonendoci però a non tornare più con le stesse intenzioni perché la prossima volta sarebbero stati inflessibili.

Termino questa lettera chiedendo al Comune di Pozzuoli se innanzituttole cose stanno così come mi sono state illustrate al “Varca d’Oro”.

E, in caso affermativo, se non sia il caso diestendere la possibilità di usufruire dei vantaggi di questa convenzione anche a chi, come me, ha una invalidità totale.

Magari, giacchè le pensioni di invalidità al Sud ammontano a circa il 6% della popolazione e che non tutti sono invalidi al 100%,si potrebbe concordare, con i titolari di questi stabilimenti, la possibilità di riservare una quota del 4-5% dei posti disponibili, ad esaurimento, per gli invalidi totali che certificano la loro condizione.