Pozzuoli 21 – “Lavori al mercato: la legge non vale per il Comune di Pozzuoli?”
Ricevo e pubblico una lettera indirizzata al sindaco Enzo Figliolia, all’assessore al governo del territorio (Roberto Gerundo) e al comandante dei vigili urbani (Carlo Pubblico)
Comune di Pozzuoli – Richiesta di Certificare la Legalità – Mercatino di Via Fasano. Pozzuoli, 14 novembre 2014.
– Preg.mo Sig. Sindaco del Comune di Pozzuoli
– Preg.mo Sig. Assessore al Governo del Territorio di Pozzuoli
– Preg.mo Sig. Comandante della Polizia Municipale di Pozzuoli
Cliccando nella foto, da sinistra a destra: il sindaco Enzo Figliolia, l’assessore al governo del territorio Roberto Gerundo e il comandante dei vigili urbani Carlo Pubblico
Come si legge nelladelibera di Giunta Comunale n.55 del 15 maggio 2013(http://servizi.comune.pozzuoli.na.it/albopretorio/DettaglioElemento.aspx?id=13987assente l’assessore all’Urbanistica, però), veniva approvato ilprogetto di manutenzione straordinariaper rifare“88 stand di forma regolare, ognuno dei quali impegna una superficie variabile da metri 3,00 a metri 4,00×4,00, delimitata da gazebi con struttura in tubolari zincati e copertura a falde in telo plastificato”.
La foto di cosa esisteva veramente, è comparsa recentemente su Google Earth, quindi liberamente scaricabile da chiunque (foto a sinistra, prima della cura).
Difatti, anche nel tabellone dei lavori, posto all’ingresso del cantiere, come riportato da diverse testate giornalistiche, apparivano dei semplici gazebo di tubolari e teloni e comunque di altezza limitata, tale da non offendere, invece, in quel modo barbaro come si vede oggi, l’ambiente urbano, il paesaggio e soprattutto i poveri (ed inspiegabilmente silenziosi) abitanti dei 4 palazzi, totalmente “murati”. Vedi:http://www.liniziativa.net/?p=2091
Il“miracolo della trasformazione” si è avuto con la delibera di Giunta Municipale n. 90 del 11 luglio 2013(http://servizi.comune.pozzuoli.na.it/albopretorio/DettaglioElemento.aspx?id=14250sempre assente l’assessore all’Urbanistica), conl’approvazione del progetto esecutivo, redatto dall’impresa appaltante per contratto, dove facevano capolino i due capannoni.
Per chi non è “del mestiere”,il progetto esecutivo èfigliodi quello definitivo; come tale DEVE essere uguale alpadree serve solo a specificare tutti i dettagli per eseguire i lavori.Cambiare in quel modo radicale, invece, è contro diversi articoli del Codice dei Lavori Pubblici. Oltre a costituire molteplice fonte di illegalità.
Sta di fatto che questo nuovo (e totalmente differente progetto), veniva approvato dalla localecommissione del paesaggio col parere espresso il 15 luglio 2013:“trattasi della riqualificazione dell’area mercatale, necessaria per l’eliminazione delle carenze igienico sanitarie. La soluzione progettuale non modifica sostanzialmente l’area su cui insiste e non comporta alterazioni percettive del paesaggio, l’intervento non risulta visibile dalla strada pubblica in quanto posto all’interno della cortina edilizia di Via Fasano e non preclude alcuna visuale ai fabbricati che insistono nel circondario. Pertanto si esprime parere favorevole”.
La stessaSoprintendenza, con rapidità inusitata, esprimevaparere favorevole n.22260 del 2 agosto 2013, dopo una sola settimana dalla ricezione.Teoricamente, la commissione locale potrebbe non aver visto bene, affermando quei principi che pur collidono vistosamente con la realtà, peròanche la Soprintendenza non si è accorta che si trattava di due enormi volumetrie e che nulla avevano a che spartire con la manutenzione straordinaria?
Eppure, tanti concittadini si sono “dissanguati”, per ricorrere nei vari gradi di giudizio, avendo solo ampliato una finestra e ricevuto secchi dinieghi in nome del Piano Paesistico.
Dobbiamo forse rammaricarci, per la duplice assenza in Giunta, dell’autorevolissimo membro esperto urbanista?
Eppure tutto il carteggio reca puntualmente amplissime dichiarazioni dirigenziali, circa la piena regolarità.
Sebbene, anche l’aspetto economico dell’appalto, sia stato anch’esso travisato, con unirrituale raddoppio ed oltre degli importi, senza bandire una nuova gara.
Inoltre, appare davvero singolare, che il prepostoUfficio Antiabusivismo, sempre encomiabile per la solerzia e meticolosità d’intervento, non abbia ravvisato l’elefantiaca diversità, fra tabellone lavori e lo stato di fatto.
Anche ora, che il tabellone e la recinzione del cantiere sono stati rimossi, si può riscontrare,ictu oculi, la presenza di siffatta volumetria costruita, sostenuta, invece, solo da un titolo autorizzativo per il semplice“adeguamento igienico sanitario”.
Così come l’importo dei lavori, inopinatamente, o per meglio dire “miracolosamente” lievitato… e tuttora lievitante, fino alla bellezza di1 milione e trecentomila euri; per il momento.
Visto il lieto annuncio della “presenza” del Comune, sul più famoso social forum mondiale, sarebbe un ottimo esordio, voler offrire chiare spiegazioni pubbliche, all’indirizzo della Cittadinanza.
(in copertina, le immagini del mercato di via Fasano prima e dopo i lavori)
