LO SFOGO/ “Mio padre a 90 anni si sta ammalando di ansia e paura: è tra i perseguitati dal Comune per una tassa ingiusta”

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Caro Danilo Pontillo, siamo alle solite: il Comune raschia il barile per fare cassa.

Mio padre ha ricevuto una lettera dal Municipio con cui si chiede ilpagamento della differenza TARSU anno 2013 in base ad un “incremento” dell’area dell’immobile assegnato (cantinola?)

Cosa farei io? Una denuncia allaCorte dei Contiperdanno erarialecausato dalla spesa perl’invio di centinaia di raccomandateanche quest’anno per un eventuale recupero credito ormai in prescrizione (dal 2013 al 2019 sono decorsi i termini di prescrizione); unadenuncia alla Corte dei Conti per danno erarialecorrelato al fatto che,già l’anno scorso, si era a conoscenza del problemae anche l’anno scorso è andato in prescrizione il pagamento l’anno 2012;una denuncia alle autorità competenti per falso, in quanto viene dichiarato che le persone avrebbero fatto dichiarazioni infedeli…(ma nonè il Comune che ha stipulato i contratti in cui viene CHIARAMENTE quantificato il fitto in base ai metri quadridell’appartamento?; non è ilComuneche ètitolare della locazioneed è quindi inpossesso dei dati catastali?;  esarebbe mio padre quello che avrebbe fatto “dichiarazione infedele”?; denuncia alleautorità a garanzia di tutte quelle centinaia di anziani(mio padre ha 90 anni) che sonocostretti, da questaindegna vessazione, agiraremezza Monteruscielloper elemosinare un chiarimento sulla questione, a compilare carte, a cercare documenti, ma in particolare a vivere, a quella età,un’ansia ed una paura che non gli hanno fatto beneper una questione che non doveva proprio esistere e che forse serve a parare il basso schiena di qualche funzionario o a far quadrare qualche bilancio.

Ti chiedo scusa dello sfogo, ma ho vistomio padre stare male per una cosa che non dovrebbe esisterein una società degna di questo nome.