Mensa scolastica, problemi sull’appalto: i pasti in classe slittano a gennaio?

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Sono giorni di fibrillazione per dirigenti, insegnanti e genitori degli alunni di44 plessi scolastici di Pozzuoli.

Rischia infatti di slittare addirittura agennaiol’avvio dellarefezionenelle 25 materne e 19 elementari che attendono dal Comune il via libera per lamensain classe.

Il problema è l’aggiudicazione dell’appalto di cinque anniche ilMunicipioha indetto il 20 giugno scorso per garantire circa 1.100 pasti al giorno fino al 2022.

Gara che ha visto quattro concorrenti arrivare all’apertura delle buste, avvenuta il 31 agosto.

L’offerta migliore  è stata presentata dalraggruppamento temporaneo di imprese costituito daGfi Food,Glm RistorazioneeMediterranea Sud Ristorazione, che ha proposto di svolgere il servizio in cambio di un compenso di3 euro e 30 centesimi a pasto, con unribasso del 34%rispetto ai 5 euro a pasto previsti dal bando  come tetto massimo pagabile dall’Ente.

Un’offertache però è risultataanomala, in quanto sia quella economica che quella tecnica superavano l’80% del punteggio massimo consentito.

Il Comune ha dunque chiesto, a questo raggruppamento di ditte, alcune“giustifiche” per capire come, ad un prezzo così basso, riescano a garantire una qualità del servizio così alta ricavandone un utile di impresa.

“Giustifiche” che però sono arrivate a “puntate” e con un’indicazione errata del menù.

Lunedìdella prossima settimana dovrebbe essere ilgiorno decisivoper capire se l’appalto verrà assegnato a chi ha fatto l’offerta più bassa oppure si procederà con il secondo classificato dei quattro concorrenti.

I tempi della burocrazia però non fanno dormire sonni tranquilli a chi deve usufruire del servizio e anche ai circa60 lavoratori del centro cottura comunale(in via Saba a Monterusciello) che sono disoccupati da giugno, da quando cioè è terminato l’anno scolastico appena trascorso.

Dall’aggiudicazione provvisoria a quella definitiva dell’appalto devono infatti trascorrere, per legge, 35 giorni, periodo di tempo necessario per consentire eventuali ricorsi.

E l’azienda che otterrà l’appalto in via definitiva avrà poi 30 giorni di tempo per allestire tutte le attrezzature necessarie nei locali municipali adibiti alla preparazione dei pasti.

Basta un semplice calcolo per capire che,se la ditta vincitrice non riuscirà a fare le corse per insediarsi, la refezione inizierà nei primi giorni di dicembre.

Ma basterà il minimo intoppo (sempre possibile nei rapporti tra privati e pubblica amministrazione) per far  trascorrere senza mensa anche le tre settimane di lezione dell’ultimo mese dell’anno.

Resta da capirese le scuole aspetteranno che il Comune risolva i suoi problemio, per salvaguardare le attività di tempo prolungato (ed i relativi posti di lavoro)scavalcheranno gli ostacoli rivolgendosi, in forza della loro autonomia, a ditte esterne, come ha già fatto ilprimo circolo didattico.