Niente più mascherine all’aperto da venerdì: ecco come De Luca finge di fare la guerra al Governo

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“Sarebbe irresponsabile togliere l’uso obbligatorio all’aperto della mascherina proprio in questo momento. Io credo sia ragionevole mantenere quest’obbligo per qualche altra settimana”.

Sono parole del presidente regionaleDe Luca, che ieri aveva commentato così sulla propria pagina Facebook la decisione del ministro della saluteRoberto Speranzadiabolire l’obbligo delle mascherine all’aperto a partire da dopodomani (venerdì 11 febbraio) e fino al 31 marzo.

Dichiarazioni, quelle del governatore, che lasciavano presupporre una sua ordinanza che andasse contro le direttive del ministro per continuare ad imporre, nella sola Campania, l’uso delle mascherine all’aperto in qualsiasi circostanza.

E invece? Invece, alla luce dei fatti (quelli che contano realmente) si è trattata dell’ennesimaguasconatada parte dell’ex sindaco di Salerno.

Perchénella pubblica amministrazione “parlano” gli atti scritti più che le dichiarazioni di intenti.

E così come aveva già fatto in passato sullo stesso tema facendo credere che la Campania fosse stata la prima regione d’Italia ad aver imposto l’uso delle mascherine all’aperto, De Luca, proprio oggi, ha firmato un’ordinanza di “chiarimenti” per la Campania che, nella sostanza, ricalca esattamente le disposizioni del ministro Speranza valide dall’11 febbraio al 31 marzo su tutto il territorio nazionale.

Entrambi infatti dicono la stessa cosa: e cioèche le mascherine all’aperto devono essere indossate all’aperto soltanto in casi di affollamento o assembramento.

Ancora una volta dunque la grancassa mediatica crolla di fronte alla realtà, alla “carta” che “canta” sempre.

E che smaschera in modo inequivocabile la credibilità di chi annuncia una cosa sperando che la gente non sappia leggere….e poi puntualmente ne fa un’altra uguale a quella che aveva contestato.