Non smontate le luminarie! Ci siamo “affezionati”…
Forse ha ragione il mio amico sacerdote, quando, con un malcelato“pizzo a riso”, mi sussurra in un orecchio che in realtà adesso nella nostra città ci sono molti stranieri che stanno festeggiando ilNatale Ortodossoe dunque è giusto che ci siano ancora.
Sarà dunque questo l’unico motivo plausibile per cui leluminarie festivetardano ad essere rimosse benché sia trascorso il termine (stabilito dal Comune) del 6 gennaio.
In verità non è che il Municipio ascolti molto se stesso, giacchè nelladetermina dirigenziale che ne bandiva l’appalto da120 mila euro(la 1830 del 20 ottobre) era stato scritto chiaro e tondo che quelle installazioni dovessero avere unadurata inferiore ad un mese, ossia dall’Immacolata all’Epifania.
Invece, abbiamosforatoalla grandissima, iniziando a vestire a festa la città già dal 5 novembre ed oggi, a metà gennaio, è ancora tutto così come nei precedenti 70 giorni.
Magari per scimmiottare una“Salernità”che il nostro Primo Cittadino insegue da prima che facesse amicizia con il governatore De Luca; o magari perché sotto queste “allummate” c’è il Nulla che rischia di emergere con prepotenza e, dunque, nella mente di qualcuno, bisogna colpire il “popolino” con “effetti speciali” per quanto più tempo è possibile, o almeno fino alla prossima balla uto celebrativa da raccontare o alla successiva quantità di fumo negli occhi da spargere.
E visto che dalle “stanze dei bottoni” non provano nemmeno un po’ divergognanel direquanto costi alla collettività tenere accese questi festoni per un mese oltre il previstoe quanto invece sarebbe costato aprire i parcheggi a Natale e Capodanno anche oltre le 13, allora è giusto lanciare unaprovocazione.
Lasciamo le luminarie così come stanno!
D’altronde che senso ha toglierle se tra meno di dieci mesi dobbiamo rimontarle un’altra volta, spendendo una vagonata di soldi per magari “scomodare” sempre la stessa ditta nell’installazione e nella rimozione?
Magari potremmo adottare dellevarianti specifiche luminosecon le disparate ricorrenze che ci separano dal prossimo Natale: aSan Valentinoci aggiungiamo dei cuoricini colorati, aPasquadelle uova, una rosa allafesta della Mammae una cravatta allafesta del Papà, aFerragostodelle sdraio stilizzate, e via dicendo, secondo i gusti.
Poi magari potremmo tenerle anche nei primi mesi del 2017, inserendovi il belfaccione a luce intermittente(modello“vigile luminoso”di“Concetta Mobili”) di chi ci ha regalato (a spese nostre) lo spettacolo permanente e si appresta a volercene regalare altri (sempre con i soldi nostri) per ulteriori cinque anni!
Meno che farci tornare dal buio in cui eravamo e costringerci al risveglio dal sogno di aver visto qualcosa che, nella realtà, è aria fritta…con olio fin troppo “esausto”…
