Rampe Marconi: una vergogna “invisibile” alla politica puteolana?
Impegnata a spendere (spesso molto male) un pozzo di denaro pubblico nella speranza di migliorare l’aspetto esteriore della nostra città, la politica locale continua a ignorare situazioni di estremo degrado sotto gli occhi di tutti.
Una di queste è la condizione assurda in cui versano lerampe Marconi, i famigerati 136 scalini che collegano illungomare(dalla 2^Traversa Tranvai) alla zona in cui tanti anni fa c’erano ilMunicipioe laPretura.
Ne abbiamo già scritto infinite volte: tanti rattoppi nel corso del tempo, pannicelli caldi uno dietro l’altro ma mai una soluzione definitiva.
Igradini cadono a pezzi, per non rompersi una gamba o un braccio bisogna camminare come si farebbe sulle uova, l’illuminazionenotturna èprecariae si rischia di fare pessimi incontri (manco unatelecamerinacomunale da queste parti?), ci sonorifiuti sparsiovunque e, visto che non ci si deve far mancare nulla, ci si mette pure lavegetazione incolta.
Insetti, roditori, rettili e pollini sono padroni incontrastati del luogo, e ne sa qualcosa chi risiede ai piedi delle rampe, costretto il più delle volte a non poter aprire nemmeno le finestre di casa.
“Ogni tanto vengono a tagliare l’erba ma che almeno potassero gli oleandri!–chiedono alcuniabitanti del posto–L’ultima volta lo hanno fatto un anno e mezzo fa, ora c’è una foresta che ci porta solo problemi, a partire da tossici, barboni e coppiette che confidano nell’altezza di queste piante per fare lì dietro tutti i comodi loro senza che nessuno veda niente…ma i risultati della loro presenza li lasciano e li sentiamo pure!”.
Insomma, le rampe Marconi hanno bisogno di qualcuno che se ne prenda cura seriamente.
O, forse, magari,non“portano voti”e quindi è stata fatta a tavolino una scelta precisa: far finta di intervenire ogni tanto ma sostanzialmente abbandonarle al proprio destino…
