“Attenti a quella mail che mangia la memoria del pc”: l’allarme della Polizia Postale
Le numerose segnalazioni che giungono dagli internauti su questo nuovo virus che imperversa ormai da un po’ di tempo sul web, ha indotto la Polizia di Stato ad aumentare le misure di prevenzione attraverso ogni strumento utile a garantire la sicurezza di chi naviga in Rete.
In tale contesto, laPolizia Postale e delle Comunicazioniha concluso un’operazione che ha permesso di sgominare un’organizzazione criminale per associazione per delinquere finalizzataall’accesso abusivo informatico, estorsione on lineericiclaggiodegli illeciti proventi realizzati mediante la diffusione del virus“Cryptolocker”,di cui sono rimaste vittimaprivaticittadinima ancheaziende, private e pubbliche.
Lo scenario è il seguente: l’ignaro utente riceve sulla propriacasella di postaelettronicaun messaggio che fornisce indicazioni su presunte spedizioni a suo favore oppure contenente un link relativo ad un acquisto effettuato online a anche da altri servizi.
Cliccando sul link oppure aprendo l’allegato (solitamente undocumento pdf),viene iniettatoilvirus che immediatamente criptailcontenuto delle memorie dei computer, anche di quelli eventualmente collegati in rete.
A questo punto si realizzailricatto dei criminali informaticiche richiedono agli utenti, per riaprire i file e rientrare in possesso dei propri documenti, ilpagamentodi una somma di alcune centinaia di euro in bitcoin*a fronte del quale ricevere via e-mail un programma per la decriptazione.(Il Bitcoin è una moneta virtuale, esprimibile con un numero a 8 cifre decimali. Non esisteun ‘autorità centrale che la distribuisce e che ne traccia le transazioni in quanto le operazionisono gestite collettivamente dal network attraverso dei siti c.d. exchanger che rilascianomonete virtuali incamerando moneta proveniente da carte di credito o altri strumentielettronici di pagamento, ossia codici che a loro volta possono essere convertiti in denarocontante). Il valore di un BTC è stabilito dal mercato, come per ogni altro bene (attualmente1 BTC corrisponde a circa217euro, ma tale valore è destinato ad aumentare, considerandocheilnumero massimo di BTC producibili attraverso il cd. processo di “mining” cuipossono partecipare tuttiinodi della rete, è fissato a 21 milioni).
E’ importante non cedere al ricatto, anche perché non è certo che dopo ilpagamento vengano restituiti i file criptati!
In proposito, il Dirigente del Compartimento Polizia Postale Campania rileva“il fenomeno del cryptolocker è assolutamente recente e si è presentato alla nostra attenzione nel 2014 e si ripresenta periodicamente di volta in volta con varianti del malware sempre più evolute.Pur non registrandosi denunce massive, proprio per la sua invasività e per il danno che può arrecare rendendo indisponibili anche dati a carattere aziendale è assolutamente opportuno rendere conoscibile l’esistenza di tale insidia e fornire ogni utile indicazione alle potenziali vittime per proteggersi adeguatamente ed in maniera preventiva”.
Tenere sempre aggiornato il software del proprio computer, munirsi di un buon antivirus, fare sempre un backup, ovvero una copia dei propri file, ma soprattutto fare attenzione alle mail che ci arrivano, specialmente se non attese, evitando di cliccare sui link o di aprire gli allegati, sono i consigli più importanti da seguire per impedire l’infezione del Cryptolocker.
Per maggiori informazioni e assicurare un contatto diretto e continuativo con il cittadino, si può fare riferimento anche alCommissariato di P.S. On-line,per tutti coloro che frequentano la rete, caratterizzato da innovativi sistemi di interattività con l’utente, reperibile all’url:www.commissariatodips.it
Il portale è stato appena integrato con apposita “app” scaricabile gratuitamente dal proprio smartphone o dall’ipad per consentire di venire incontro alle crescenti richieste di assistenza e di aiuto degli utenti della Rete, in tempo reale, e di conoscere sempre di più il mondo del web, i suoi rischi e le sue opportunità.
