“Siamo al collasso ma Figliolia non ci riceve”: 14 grossisti di pesce minacciano lo sciopero

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Da mesi cercano un incontro con il sindacoFigliolia, ma finora non hanno ricevuto nessun appuntamento e meditano clamorose azioni di protesta.

Sono i titolari di14 aziende ittiche che operano nel mercato del pesce all’ingrosso di via Fasano.

Imprese ormai stremate da un crollo pressochè generalizzato degli introiti ed il cui futuro non appare roseo, visto che l’impianto comunale sta per cambiare parzialmente pelle, con un’opera diriqualificazioneche, grazie ai fondiPiu Europa, consentirà l’utilizzo della struttura anche per altri scopi.

A scrivere aFigliolia, attraverso il loro legale di fiducia (l’avvocato Gennaro Maione) sono le ditte“Nino Pesca”,“Sud Ittica”,“Mimmo Pesca”,“Golfo di Pozzuoli”,“Pado Pesca”,“Corsar Pesca”,“Serapide”,“Pl Pesca”,“Napolano Gennaro”,“Civero Ittica”,“Sud Pesca”,“Ittica Giosuè”,“Puteoli Pesca”e“Ittica Ciro”.

Al Primo Cittadino chiedono un incontro“sulle tematiche legate all’andamento economico ed alle nuove prospettive della struttura delmercato ittico all’ingrosso di Pozzuoli”.

Un incontro che sia un“tavolo di confronto e concertazione per concordare tutte le azioni utili alrilanciodi una struttura dal valore non solo economico, ma anche socio culturale”in virtù dello“stato dienorme difficoltà economicache attanaglia da tempo i suddetti operatori economici, dovuto ad un notevole abbassamento delle vendite nella struttura mercatale”, della“stringente crisi finanziariache ha colpito il settore ittico della città di Pozzuoli negli ultimi anni a causa di un’elevata concorrenza e di una congiuntura sfavorevole”e della“necessità ed urgenza di adottare misure idonee al rilanciodella struttura mercatale per garantire standard legittimi di concorrenza e fatturati quantomeno in grado di garantire la sostenibilità alle aziende esercenti”.

Secondo i grossisti, questo“tavolo di confronto tematico e permanente”è“utile, necessario e urgente   per una proficua scelta delleazioni da esperire finalizzate al rilancio economicodelle attività presenti nella struttura mercatale”in modo da fornire“soluzioni a breve e lungo termine che garantiscano nuovi standard di vendita”.

I grossisti del mercato erano“sicuri di un celere riscontro”.

Di qui l’amarezzadell’avvocato che li rappresenta:“Il Sindaco trova il tempo per comunicare attraverso i social network, per tagliare nastri, per presenziare a cerimonie, per fare tutto–sottolinea il penalistaGennaro Maione–ma non per ricevere quattordici operatori di uno dei comparti economici più fiorenti della città, visto che, per fatturato,  quello Pozzuoli è uno  tra i principali mercati ittici all’ingrosso della Campania e d’Italia. Abbiamo chiesto da qualche mese ormai a più riprese e per le vie brevi un incontro al Primo cittadino senza però avere seguito. Infine ho depositato all’ufficio protocollo un’istanza formale per un incontro con il Sindaco lo scorso 17 marzo, ma tutto tace.Così ci si allontana dai cittadini e dalle imprese, recidendo quel legame che dovrebbe essere alla base del rapporto tra eletto ed elettore”.

“Tra l’altro– prosegue Maione –se è così difficile incontrare il Sindaco per noi che rappresentiamo “qualcosa” di importante per Pozzuoli, chissà come sarà complicato tentare di fare la stessa cosa per un cittadino“normale”. Se non dovessimo ottenere questo incontro, non escludo l’adozione, da parte dei miei assistiti, discelte radicali che andranno a mutare molti assetti economici in città. Di certo, non avremmo disturbato il Sindaco se lui stesso non avesse deciso di tenere per sé le deleghe alle attività produttive dopo le dimissioni dell’assessore Morra. Ma se ci si assume l’onere di gestire delle deleghe così importanti, poi bisogna anche avere il tempo di onorarle. Spero che gli altri cittadini o gli altri comparti economici abbiano maggiore successo nell’esporre le loro problematiche al Primo cittadino, o, meglio, che riescano ad avere un incontro con lui”.