“Aucelli amari” sugli immigrati in un parco di Licola
La signoraPaola Aucelli,portavoce del parco “Paradiso” di Licola, ha inviato una lettera aPozzuoli21per contestare il tono dell’articolocon cui, sabato 12 novembre, abbiamo sostanzialmente attribuito al tg satirico“Striscia la Notizia”il merito di aver“smosso le acque”per far sì che laPrefettura di Napolidecidesse dichiudere il centro per immigrati ubicato in una villetta del Parco.
La signora Aucelli ci contesta di non averla contattata preventivamente aggiungendo che, se l’avessimo fatto, Lei ci avrebbe annunciato in anteprima esclusiva le ultime novità sulla vertenza, emerse poi nel servizio di “Striscia” .
La signora Aucelli, ritiene dunque che il nostro articolo di sabato, nell’associare l’intervento di “Striscia” alla soluzione del problema, abbia, di fatto, sminuito l’attività di cittadini e istituzioni finalizzata alla decisione, da parte della Prefettura, di chiudere il centro di accoglienza per immigrati al parco Paradiso.
Ciò premesso,Pozzuoli21vuole ricordare, alla signora Aucelli, che:
nell’articolo in questione è stato correttamente riportato, con un collegamento ipertestuale, il sunto di tutta la vicenda, contenuto in unaletterache la stessa signora Aucelli aveva controfirmato e fatto inviare aPozzuoli21, unico organo di informazione che si è assunto la responsabilità di pubblicarla, nonostante le gravi accuse contenute in essa, nei confronti della Prefettura, del Comune di Pozzuoli e dell’associazione titolare di quel centro;
tutta lavicendadi quel centro per immigrati, compresa anche la partecipazione dei residenti nel parco Paradiso e del presidente dell’associazione “Licola Mare Pulito” ad un programma televisivo di rilevanza nazionale, è stata seguita daPozzuoli21sempre e soltanto attraverso le comunicazioni che ne facevano, agli organi di informazione, i promotori della vertenza;
immaginare che “Striscia” potesse aver dato l’apporto “mediatico” decisivo affinché la Prefettura di Napoli assumesse provvedimenti in merito alla chiusura di quel centro, non era (e non è) certo una ipotesi peregrina, non solo per quanto si evince nella parte finale del servizio, ma anche per la storia del tg satirico di Canale 5, che, nel corso dei suoi finora 28 anni di attività, ha più volte “aperto gli occhi” alle istituzioni su questioni di pubblico interesse, contribuendo in modo fattivo alla loro risoluzione, anche attraverso l’intervento della magistratura.
La signora Aucelli, dunque, invece di lamentarsi a posteriori per il nostro articolo di sabato,avrebbe Lei dovuto e potuto contattare preventivamentePozzuoli21(come finora ha sempre fatto, direttamente o indirettamente, in quanto parte interessata e fonte primaria di ogni atto in merito a tale situazione)e comunicare le novità importanti che solo adesso ci dice essere emerse prima del servizio di “Striscia”.
La palese inopportunità di questa lettera ci costringe a farecattivi pensieri.
Ad esempio,non vorremmo che alla signora Aucelli interessasse soltanto ottenere da “Striscia”pochi secondi di visibilità che potrebbero essere importanti in vista di una sua (si vocifera non improbabile) candidatura alle elezioni amministrative in programma nella prossima primavera per il rinnovo del Consiglio Comunale di Pozzuoli.
Se così è, la signora Aucelli ha unacarriera politica assicurata.
AccusandoPozzuoli21di non aver correttamente informato i propri lettori, la suddetta dimostra infatti di aver già imparato una tecnica tanto cara ai politici ed ai politicanti: quella dello“scaricabarile”, consistente nell’attribuire ad altri colpe derivanti soltanto dalla propria superficialità.
DI SEGUITO LA LETTERA CHE CI HA INVIATO LA SIGNORA PAOLA AUCELLI
