“Solidarietà a Figliolia imbarazzante e patetica: l’Antimafia al Municipio non è un nemico da combattere!”
Il comune di Pozzuoli è al centro di un’indagine, non è mica sotto attacco nemico.Gli uomini dellaDDAsono entrati al comune in cerca di documenti che potrebbero costituire prova dei reati ipotizzati, certamente non in cerca di qualcosa da rubare. Nessuno conosce la realtà dei fatti e dunque i messaggi disolidarietànei confronti diFiglioliasonoimbarazzantie in alcuni casipatetici. Attendiamo chiarezza e ulteriori risvolti. L’inchiesta continui e faccia il suo percorso, per Pozzuoli e per la nostra comunità.
Ricevo e pubblico dall’associazione “Noi Re(Si)stiamo qui”
Quello che sta accadendo al comune di Pozzuoli non può e non deve passare inosservato. Da un lato crediamo sia opportuno non lasciare spazio a strumentalizzazioni di nessun tipo, solo la magistratura potrà accertare le eventuali responsabilità penali. Ai consiglieri eletti dal popolo correrà l’obbligo di individuare le responsabilità politiche. Crediamo però che questa vicenda, in qualsiasi caso, possa già essere di insegnamento a questa amministrazione, che troppe volte è stata sorda alle richieste e denunce che provenivano dalla società civile, classificandole sempre come chissà quale “manovra politica”. Da indiscrezioni giornalistiche risulta che tra gli atti sotto la lente d’ingrandimento ci sia l’appalto sui rifiutie la realizzazione delmonumento ai caduti di Monteforte Irpino. Proprio su queste due ditte la nostra associazione aveva posto deiproblemie deiquesiti, con interviste ed articoli, al fine di chiarire alcuni aspetti.
Questa amministrazione marchiò i nostri quesiti come “da campagna elettorale”, altri nelle stanze del comune ritenevano di poca importanza la critica sull’appalto per le fontane pubbliche (stessa ditta che ha realizzato il monumento ai caduti). Oggi, finalmente, tutti possono vedere sotto i propri occhi che le situazioni da noi già denunciate sono quantomeno ritenute oggetto di approfondimenti da parte dellaDirezione Distrettuale Antimafia. Speriamo che questo accaduto si concluda nel migliore dei modi, nell’interesse della città e del principio di onestà. Speriamo, altrettanto, che questa possa essere unalezione al sindaco ed alla sua amministrazione(che ha scientemente zittito il dibattito pubblico) al fine di scrollarsi da dosso lafobia del confrontoe dando molto più peso alledenunceche vengono dal basso. In modo da sgomberare ogni campo dal dubbio che la Politica, non focalizzando l’attenzione su rilevanti denunce fatte, possa essere complice.
