Spettacoli del Comune: una “scatola vuota” da 140mila euro (3.000 per Civero?)

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Soldi a scatola chiusa, anzi a scatola vuota.  Sono i100mila euroche ilComuneha chiesto allaRegioneper finanziare il programma“Pozzuoli Ardente”, uncalendario di spettacolidal 13 agosto al 4 gennaio, eventi  che costeranno al Municipio 40mila euro.

La richiesta dei fondi regionali è partita con ladelibera numero 78 del 7 luglio approvata dall’intera giunta Figliolia.

Un atto con cui, su proposta dell’assessoreAlfonso Artiaco, si manifesta la volontà di accedere aifondi stanziati, col decreto dirigenziale regionale 68 del 20 giugno, per la sezione“eventi di rilevanza nazionale ed internazionale”.

Un documento di 26 pagine che vale la pena di spulciare non tanto nello sproloquio finalizzato a convincere la Regione che Pozzuoli meriti questi quattrini, manellasostanza di ciò che il Comune propone per ottenere tale denaro.

Una proposta talmente generica da suscitare avvilimento in chiunque la legga e che, così come è formulata, ha bisogno davvero di un intervento “soprannaturale” per essere approvata dal governo campano.

Entriamo nel merito:il Comune si accollerebbe 30mila euro di costi di“organizzazione e realizzazione eventi”più 10mila euro di compensi per gli artisti.

Alla Regione invece si chiede di sostenere gli altri 5 mila euro di organizzazione, i restanti 52mila euro per gli artisti, 40mila euro per un piano di comunicazione (5.000 di progettazione grafica, 4.000 per la conferenza stampa, 18.800 per un “media planning”, 6.800 per l’ufficio stampa, 2.000 per la stampa di strumenti di comunicazione, 3.600 per un sito web) e 3.000 euro di direzione artistica.

Non vogliamo entrare nel merito degliignoti (finora) destinatari dei circa 145 milioni complessivi di vecchie lire in palio per l’organizzazione e per il piano di comunicazione.

Non vogliamo parlare di tutte le perplessità che potrebbe suscitare un progetto in cuichi deve esibirsi costa (62mila euro) meno di ciò che occorre (75mila euro) per allestire e promuovere tali spettacoli.

Non vogliamo nemmeno sollevare obiezioni sul fatto cheil Comune, visti i “tempi ristretti”, senza attendere l’esito della richiesta di fondi alla Regione,abbia deciso di voler spendere subito 47.500 euro (cioè più dei 40mila euro che lo stesso Municipio ha deciso di sborsare)per gli“spettacoli”da tenere tra il 13 ed il 15 agosto(due “concerti” da 26.008 euro totali, un palco per due serate da 2.928 euro, un servizio audio, luci e gruppo elettrogeno da 6.344 euro e 12.200 euro di fuochi artificiali per ferragosto).

Due cose però, a chi ha redatto e votato questa delibera di Giunta, vogliamo dirle.

Prima cosa.Chi sono gli artisti che si esibiranno per 62mila euro?Nell’atto approvato da Figliolia e dai suoi assessori,non c’è uno straccio di comunicazione in tal senso, anzi si sottolinea chei loro nomi saranno ufficializzati soltanto a finanziamento concesso. Dalla serie:voi dateci i soldi e poi ce la vediamo noi.

Per erogare fondi pubblici, dunque, secondo  il Comune di Pozzuoli, la Regione dovrebbe “fidarsi” di chi vorrebbe maneggiarli indicando solo vagamente la loro destinazione. Mah!

Seconda cosa. Mail direttore artistico del Comune di Pozzuoli è sempre quell’Antimo Civero che ci ha fatto una testa così ripetendo ai quattro venti di aver assunto questo incarico gratis(“per amore di Pozzuoli”, parole sue)così come peraltro confermato anche dal Sindaco in una nota stampa di otto mesi fa?

E, se le cose non sono cambiate,come mai in questo cartellone di eventi, viene indicato Antimo Civero come direttore artistico e viene previsto, per la direzione artistica, un compenso (a carico della Regione) di 3.000 euro?

Civero forse non prende soldi dal Comune ma accetta di essere pagato per il proprio lavoro solo se il Comune i soldi glieli fa avere da un altro Ente?

Oppure questa manifestazione ha un altro (ignoto) direttore artistico, che la Regione deve pagare nonostante il Comune ne abbia già  in organico uno a costo zero?

Ma soprattutto di sapere come si regolerà laRegionedi fronte ad un atto del genere.

E di capirecome la pensano quei puteolani così attenti a fare i conti in tasca a chi organizza spettacoli con sponsor privati, ma spesso troppo distratti quando si tratta di valutare in che modo si vogliono spendere i soldi di tutti noi.