Acqua a Monterusciello: ecco perché continua a mancare in alcune zone (e il Comune tace…)
Dobbiamo purtroppo ritornare sul problema dellamancanza d’acqua a Monterusciello.
Un argomento che resta di attualità a causa deidisservizi che stanno continuando a patire molti residenti nelle zone del quartiere che si trovano ai confini con Quarto e Licola.
Che cosa stia accadendo abbiamo cercato di capirlo contattando l’Acquedottomunicipale.
Da fonti attendibilissime di questo ufficio, ci è stato spiegato che,dopo la grave emergenza verificatasi otto giorni fa, si è giunti ad un accordo tra tecnici comunali e regionali del settore.
Un’intesa che“congela” temporaneamente la riduzione della fornitura idrica notturna del 20-30% prevista(e comunicata il 26 maggio via pec)dalla Regione per Monterusciello 1 e 2 fino a quando i serbatoi che consentono l’approvvigionamento idrico nel quartiere non raggiungeranno il livello massimo di portata.
Serbatoi che erano rimasti improvvisamente a secco, per cause che il Comune ha addebitato alla Regione(il sindacoFigliolia ha dichiarato su Facebook di aver sporto denuncia, ma, a differenza dell’esposto sul voto di scambio in campagna elettorale,non ne ha reso noto il testo: eppure sarebbe stato interessante divulgarlo all’opinione pubblica..).
Come ci dicono infatti dall’Acquedotto,“con i serbatoi semivuoti anche una riduzione della fornitura pari al 20-30% comporta automaticamente la mancanza d’acqua nelle zone del quartiere che si trovano ad una maggiore quota altimetrica, per cui stiamo riempiendo d’acqua questi serbatoi di modo che, quando raggiungeranno il livello ottimale, anche il taglio previsto dalla Regione non provocherà disagi a nessuno”.
Queste manovre “a fin di bene” dureranno per almeno altri dieci giorni.
E, in questo lasso di tempo, chi abita nelle zone di Monterusciello più vicine a Licola e Quarto, di notte non avrà l’acqua o rischia di non averne.
La domanda che ci poniamo è sempre la stessa: come mai il Comune, di fronte ad un disagio programmato, non allerta i cittadini che potrebbero riceverne danni?
Errare è umano, perseverare è diabolico.
Già c’è ilprecedente del “silenzio” sulla riduzione della fornitura.
Adesso che la riduzione è diventata “interruzione” per alcune zone del quartiere, pure si sta in silenzio?
Qualcosa non quadra sul piano della comunicazione istituzionale.
E’ una scelta?Se lo è, da cosa è motivata e chi ne è il responsabile?
Se invece non è una scelta, che cos’è?
Sciatteria? Mancanza di rispettoper i cittadini?
Dalle “stanze dei bottoni” ci facciano sapere!
