“Addio navi da crociera a Pozzuoli, Figliolia non le vuole più”

“Addio navi da crociera a Pozzuoli, Figliolia non le vuole più”

Caro Direttore, Le invio questa mia missiva per informare, attraverso il Suo giornale, i cittadini di quanto è accaduto in merito al progetto dellenavi da crociera.

I dubbi ormai sono diventati certezza.

Lasciai la miadelega allo sviluppo dell’attività crocieristica, pensando che potessi essere io un ostacolo alla realizzazione di tale iniziativa, dato il mio atteggiamento critico nei confronti dell’amministrazione.

Questo è ciò che feci, ma in cuor mio avevo inteso bene che ormaiil Sindaco aveva deciso altro, per il porto ed il molo Caligoliano.

Nel Consiglio Comunale del 31 maggio 2016, dove si discuteva e votava il bilancio di previsione 2016, un mio ordine del giorno inteso a colmare la mancanza della spesa occorrente (6.000 euro circa) per continuare a tener vivo il“piano di sicurezza bitta n° 1, bitta n° 9 e rada”per l’approdo delle navi da crociera sul molo Caligoliano, è statomiseramentebocciatodal Sindaco e dalla sua maggioranza, mettendo la parola fine su questo progetto.

L’incoerenza dell’amministrazionesi può capire solo se si analizzano, in modo analitico, i vari passaggi che hanno determinato tale stato di fatto: laguerra politica con la Regioneper determinare la volontà della nostra amministrazione nei confronti della destra al potere; larealizzazione del tunnel, che permetterà di riproporre il vecchio progetto (1° giunta Figliolia) compendio “Rione Terra-Porto”, con la creazione di moli per la sosta di barche da diporto; la creazione delnuovo molo di attracco dei traghetti all’altezza dei cantieri Maglietta, che creerà ulteriore possibilità di attracco sull’attuale porto per il diportismo.

Il molo CaligolianoEd ultimo, l’idea disnaturare il molo Caligoliano, realizzando su di esso unmega parcheggio a pagamento, controllato, o forse gestito, dalla cooperativa degli ormeggiatori.E pensare che storicamente i porti hanno rappresentato un elemento fondamentale per l’economia delle città.Basti per esso un solo esempio:Puteoliè stata grande fin quando era l’unico porto di approdo del Tirreno per l’impero romano.Perse poi tale potenza all’indomani della realizzazione del porto di Ostia, che assorbì tutti i traffici di Roma.Il sindaco FiglioliaLa cronaca di questi giorni ci racconta come ancora una volta si sia assistito allavolontà decisionale unilaterale del Sindacoche, a seconda delle solite contingenze politiche,determina, in questo sfortunato Paese, la vita o la morte di tutte le iniziative.E’ stata decretata la fine di unprogetto che è costato, per la sua realizzazione e per l’arrivo della prima nave da crociera, più di 60.000 euro.Soldi, questi, che tutta la collettività aveva condiviso allorquando, all’arrivo del primo battello, si è riversata ad accogliere i crocieristi con entusiasmo e partecipazione, vedendo, in questa iniziativa, una rivincita per un territorio mortificato e lontano da tutte le rotte del turismo nazionale ed internazionale.21 mesi fa l’arrivo della prima e ultima nave da crociera a PozzuoliNon so cosa scatti nella mente degli uomini quando si assumono decisioni in contrasto con iniziative che potrebbero davvero rappresentare una svolta positiva per migliaia di cittadini.O forse lo so perfettamente :“le scelte vengono fatte non  per il “Bene comune” ma per il “Bene” di pochi”.Di certo, l’atteggiamento di questa Amministrazione, è fuori da ogni logica turistica ed economica.Ribadisco che siainutile continuare a  parlare  di  sviluppo del Rione Terra, quando non si creino le condizioni per far sviluppare il turismo nella nostra città.Dello sviluppo di Pozzuoli, probabilmente, non interessa niente a nessuno. E purtroppo non ci resta che dare ragione a chi, quel lontano 15 settembre del 2014, profetizzò:“Questa sarà la prima e l’ultima nave da crociera che arriverà a Pozzuoli”.*Antonio Di Bonito (consigliere comunale)Commenti

Ed ultimo, l’idea disnaturare il molo Caligoliano, realizzando su di esso unmega parcheggio a pagamento, controllato, o forse gestito, dalla cooperativa degli ormeggiatori.

E pensare che storicamente i porti hanno rappresentato un elemento fondamentale per l’economia delle città.

Basti per esso un solo esempio:Puteoliè stata grande fin quando era l’unico porto di approdo del Tirreno per l’impero romano.

Perse poi tale potenza all’indomani della realizzazione del porto di Ostia, che assorbì tutti i traffici di Roma.

La cronaca di questi giorni ci racconta come ancora una volta si sia assistito allavolontà decisionale unilaterale del Sindacoche, a seconda delle solite contingenze politiche,determina, in questo sfortunato Paese, la vita o la morte di tutte le iniziative.

E’ stata decretata la fine di unprogetto che è costato, per la sua realizzazione e per l’arrivo della prima nave da crociera, più di 60.000 euro.

Soldi, questi, che tutta la collettività aveva condiviso allorquando, all’arrivo del primo battello, si è riversata ad accogliere i crocieristi con entusiasmo e partecipazione, vedendo, in questa iniziativa, una rivincita per un territorio mortificato e lontano da tutte le rotte del turismo nazionale ed internazionale.

Non so cosa scatti nella mente degli uomini quando si assumono decisioni in contrasto con iniziative che potrebbero davvero rappresentare una svolta positiva per migliaia di cittadini.

O forse lo so perfettamente :“le scelte vengono fatte non  per il “Bene comune” ma per il “Bene” di pochi”.

Di certo, l’atteggiamento di questa Amministrazione, è fuori da ogni logica turistica ed economica.

Ribadisco che siainutile continuare a  parlare  di  sviluppo del Rione Terra, quando non si creino le condizioni per far sviluppare il turismo nella nostra città.

Dello sviluppo di Pozzuoli, probabilmente, non interessa niente a nessuno. E purtroppo non ci resta che dare ragione a chi, quel lontano 15 settembre del 2014, profetizzò:“Questa sarà la prima e l’ultima nave da crociera che arriverà a Pozzuoli”.