Botte, minacce e insulti tra dipendenti comunali: parte un esposto-denuncia in Procura

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Una brutta storia di intimidazioni, offese e percosse.

Succede alMunicipiodi Pozzuoli dove la convivenza lavorativa traguardie giurateeduscierista creando gravissime tensioni, sfociate purtroppo anche inaggressioniverbali e fisiche.

Vicenda giunta già sui tavoli dellaProcura della Repubblicagrazie ad unesposto-denunciache trevigilantescomunali hanno firmato e consegnato l’8 febbraio scorso alCommissariato di Polizia.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata ilferimento di una guardia giurata, medicata il 18 gennaio in ospedale e refertata con 15 giorni di prognosi in seguito ad unatestata ricevuta da un usciere, che l’accusava di aver ritardato il rientro in ufficio dal poligono di tiro.

Aggressione puntualmente denunciata dalla vittima in unrapporto di servizioal suo superiore ma che ad oggi non solo non è sfociata in alcunprovvedimento disciplinarenei confronti dell’autore del ferimento, ma non si sa nemmeno se sia mai stata segnalata all’autorità giudiziaria.

Nell’esposto-denuncia che i poliziotti hanno trasmesso alla magistratura, vengono descritte numerosesituazioni anomale, a cominciare dallanomina del responsabile delle guardie giurate(un geometra: a norma di regolamento deve essere invece un agente o ufficiale di polizia giudiziaria) e fino a descrivere ciò che è accaduto da quando il nuovo capo del servizio ha deciso che gli uscieri (in quanto disarmati) non dovessero piùlavorare di nottenell’attività di sorveglianza dei locali comunali,  ma solo di giorno al fianco delle guardie giurate .

I vigilantes firmatari della denuncia sostengono chegli uscieri li accusano di aver fatto pressioni sull’Amministrazione affinché fosse soppresso il loro impiego notturno, causando loro un danno in busta paga per via di alcune indennità specifiche che, senza il turno di notte, non hanno più percepito.

E sostengono che, di conseguenza,gli stessi uscieri si stiano vendicando delle guardie giurate con provocazioni di ogni genere.

Ciò avrebbe determinato un clima di tensione altissima, visto e considerato che il luogo di lavoro che ospita questi dipendenti èun gabbiotto di circa tre metri quadratie dunque èfisicamente impossibile evitare contatti tra i “contendenti”, oppure fingere di non vedere o non sentire.

Nell’esposto si legge che“quasi sempre”devono intervenire addirittura i passanti per placare i bollenti spiriti(e immaginate cosa pensano i cittadini di fronte a questi “spettacoli” che vedono protagonisti coloro che hanno il compito di difendere il Municipio dai malintenzionati!), che per evitare risse c’è chi ha smarcato prima del tempo e che ci sono stati anche casi diattacchi di panicocurati dai medici di La Schiana.

Di questa incredibile vicenda è stata messa a conoscenza laCisl(il sindacato a cui è iscritta la maggior parte delle guardie giurate al Comune di Pozzuoli) che, dopo averinformatodella situazione l’assessore al personaleFranco Camminoed il responsabile del servizio (il geometraElio Testa), ha firmato, il 13 gennaio scorso, unaccordocon l’Amministrazione  in cui si fissa laseparazione tra guardie giurate e addetti al “portierato”.

Intesa che però è rimasta di fattoinapplicata.

E così la “convivenza impossibile” prosegue e“non degenera solo grazie alla professionalità e al sangue freddo di noi guardie giurate”, si conclude l’esposto con cui i tre vigilantes comunali chiedono l’intervento della Procura.

Questi i fatti denunciati all’attenzione della magistratura.

La domanda è d’obbligo: visto e considerato cheuna delle due parti in conflitto è legalmente armatae chei nervi sono a fior di pelle, cosa aspetta l’Amministrazione adevitare che qualcuno perda la testa e provochi una tragedia?