Che ci fa un deposito di motorini affianco all’Agenzia delle Entrate?

Egregio Danilo Pontillo, come fanno tantissimi italiani mi sono recato all’ufficio dell’Agenzia delle Entratedi Pozzuoli ubicato nei pressi del cinema “Sofia”.

Giunto verso le 8,30, venivo invitato ad apporre il mio cognome su di un foglio presente all’esterno che indicava una lista di arrivo, gestita dal volenteroso di turno.

In attesa che l’agenzia spalancasse gli ingressi, mi intrattenevo nell’ampio cortile, proprio dove è ubicato un importante reperto archeologico.

Resti ben transennati e coperti ma abbandonati a se stessi, diventati ricettacolo di immondizia e dove la vegetazione regna sovrana.

In un angolo del cortile, esistono dei motocicli, e non solo, accatastati in evidente stato di abbandono.

Ma la sorpresa arrivava daun vano attiguo all’ingresso dell’agenzia, dove esistono ammassati un numero imprecisato di motocicli, ciclomotori ed altro.

Allora mi chiedo: sono mezzi sequestrati, confiscati o altro?Quelli sono luoghi idonei a custodire tali beni?Quali misure di sicurezza esistono all’interno della struttura per salvaguardare tali beniChe ne sarà di tali sequestri o altro?Oppure sono locali occupati abusivamente da qualcuno che li tiene a deposito in modo del tutto illegale?

Secondo Lei, avremo mai una risposta a questi interrogativi ?

E visto che ci siamo, non potrebbe lei farsi una capatina per capire qualcosina in più? Grazie.

(d.p.) Ieri mattina siamo stati sul posto e abbiamo chiesto lumi ad un dipendente dell’Agenzia delle Entrate su questo “spettacolo”. Ci è stato risposto che il locale in questione non è nella disponibilità dell’Agenzia delle Entrate e che il vano “incriminato” dovrebbe essere di proprietà della Fondazione Banco Napoli, al pari della porzione di stabile occupata dall’Agenzia.Giriamo dunque l’interrogativo alla Fondazione per capire di chi sono quei motorini, che ci fanno lì e se possono essere custoditi così, alla mercé di chiunque riesca ad aprire un cancello chiuso da una blanda catena.