“Colleziono multe per colpa del Comune…che mi impedisce di lavorare!”
Gentile Direttore, ancora una volta sono costretto a chiedere ospitalità sul suo blog ma, questa volta, per esporre delleteleche custodisco gelosamente (sono un collezionista) e l’ultimo capolavoro che mi è stato recapitato indirettamente.
Quest’ultimo è lacontravvenzioneelevata il 28/11/2014 alle ore 15.10 al Corso della Repubblica n°146 (l’area antistante alla chiesa Santa Maria delle Grazie) ad un mio fornitore che doveva scaricarmi alcune mercanzie.
L’autoveicolo era parcheggiato con il conducente a bordo, davanti alla Chiesa, in attesa che il sottoscritto aprisse il negozio, quando, improvvisamente, veniva affiancato da un’auto deivigili urbaniche lo invitava ad uscire subito dalla“ZTL”.Il conducente faceva presente che sia l’orario sia il luogo per ilcarico e scarico delle mercigli erano stati indicati dal sottoscritto (vedi Ordinanza Dirigenziale n°11797 del 27/03/2014, poi modificata il 10/04/2014 con n°di protocollo 13734) ma i vigili, incuranti delle sue rimostranze, andavano via annotando il numero di targa del veicolo.L’ordinanza che autorizza il carico e lo scarico delle merci nel centro storicoTutto ciò mi veniva raccontato dal conducente, ma gli dissi di non preoccuparsi perché era in regola sia con l’orario sia per il luogo dove sostava, anche perché, in quell’area, attraverso la sbarra di“Berlino Est”, entranotuttie aqualsiasi ora del giorno.La sbarra che vieta l’accesso al corso della Repubblica da via ScialojaInvece, il giorno 11/02/2015, ecco la sorpresa: vengo contattato dal mio fornitore, che mi fa sapere di aver ricevuto una contravvenzione, proveniente dalla Polizia Municipale di Pozzuoli, relativa al veicolo sopracitato.A questo punto, gli ho chiesto di farmela recapitare al più presto perché avrei provveduto a pagarlaimmediatamente: cosa che ho fatto il pomeriggio del 13/02/2015 presso il comando dei Vigili Urbani di Pozzuoli.Poiché di queste “tele”, anzi di questi capolavori, ne ho diversi e tuttiregolarmente pagati, ho pensato che era giunto il momento di esporne alcuni per chiedere agliAmministratoridi questa città:ma che intenzioni avete?La ricordate quella bella canzone di Riccardo Fogli,“Storie di tutti i giorni”?Sì? E questa è la storia di tutti i giorni!Fra verbali per ilcarico e scarico delle merci, verbali per idivieti di sosta(alcune volte inesistenti), verbali per levetrinee continue spese legali per difenderci,la saracinesca del negozio, l’alziamo per lavorare o per sovvenzionare le casse comunali e qualche Studio Legale?E’ talmentedifficoltoso spostare la segnaletica da Via Cosenza a Via Scialoja?La segnaletica che autorizza il carico e lo scarico delle merci su via CosenzaVia Cosenza: i lavori in corso che rendono impossibile il transito veicolare per il carico e lo scarico delle merciE’ talmente difficoltoso far presenziare una pattuglia di Vigili Urbani nel luogo e nell’orario stabilito, per controllare le operazioni di carico e scarico?Bisogna rivolgersi a qualche consulente esterno per risolvere i problemi di ordinaria amministrazione?Dobbiamo entrare di notte, di nascosto, come lezoccole(i topi) per approvvigionare i nostri negozi?Oppure attraverso questi disagi si sta cercando di mandarci via?Fra voi Amministratori, c’è qualcuno che ha provato ad alzare la serranda di un negozio tutte le mattine e mettere in campo le proprie idee, la propria fantasia, la voglia di fare e di competere per costruirsi da soli, con le proprie braccia, il futuro?*Peppe Arionte
L’autoveicolo era parcheggiato con il conducente a bordo, davanti alla Chiesa, in attesa che il sottoscritto aprisse il negozio, quando, improvvisamente, veniva affiancato da un’auto deivigili urbaniche lo invitava ad uscire subito dalla“ZTL”.
Il conducente faceva presente che sia l’orario sia il luogo per ilcarico e scarico delle mercigli erano stati indicati dal sottoscritto (vedi Ordinanza Dirigenziale n°11797 del 27/03/2014, poi modificata il 10/04/2014 con n°di protocollo 13734) ma i vigili, incuranti delle sue rimostranze, andavano via annotando il numero di targa del veicolo.
Tutto ciò mi veniva raccontato dal conducente, ma gli dissi di non preoccuparsi perché era in regola sia con l’orario sia per il luogo dove sostava, anche perché, in quell’area, attraverso la sbarra di“Berlino Est”, entranotuttie aqualsiasi ora del giorno.
Invece, il giorno 11/02/2015, ecco la sorpresa: vengo contattato dal mio fornitore, che mi fa sapere di aver ricevuto una contravvenzione, proveniente dalla Polizia Municipale di Pozzuoli, relativa al veicolo sopracitato.
A questo punto, gli ho chiesto di farmela recapitare al più presto perché avrei provveduto a pagarlaimmediatamente: cosa che ho fatto il pomeriggio del 13/02/2015 presso il comando dei Vigili Urbani di Pozzuoli.
Poiché di queste “tele”, anzi di questi capolavori, ne ho diversi e tuttiregolarmente pagati, ho pensato che era giunto il momento di esporne alcuni per chiedere agliAmministratoridi questa città:ma che intenzioni avete?
La ricordate quella bella canzone di Riccardo Fogli,“Storie di tutti i giorni”?
Sì? E questa è la storia di tutti i giorni!
Fra verbali per ilcarico e scarico delle merci, verbali per idivieti di sosta(alcune volte inesistenti), verbali per levetrinee continue spese legali per difenderci,la saracinesca del negozio, l’alziamo per lavorare o per sovvenzionare le casse comunali e qualche Studio Legale?
E’ talmentedifficoltoso spostare la segnaletica da Via Cosenza a Via Scialoja?
E’ talmente difficoltoso far presenziare una pattuglia di Vigili Urbani nel luogo e nell’orario stabilito, per controllare le operazioni di carico e scarico?
Bisogna rivolgersi a qualche consulente esterno per risolvere i problemi di ordinaria amministrazione?
Dobbiamo entrare di notte, di nascosto, come lezoccole(i topi) per approvvigionare i nostri negozi?
Oppure attraverso questi disagi si sta cercando di mandarci via?
Fra voi Amministratori, c’è qualcuno che ha provato ad alzare la serranda di un negozio tutte le mattine e mettere in campo le proprie idee, la propria fantasia, la voglia di fare e di competere per costruirsi da soli, con le proprie braccia, il futuro?
