Cumana, passaggi a livello chiusi. Lavoratore smentisce l’azienda: “Nessun picco di malattie, ecco perché eravamo assenti…”

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Come molti di voi saprete, nel pomeriggio di ieri, per mancanza di personale, l’Eavha dovuto chiudere idue passaggi a livello pedonaliche si trovano a monte e a valle della stazione Cumana di Pozzuoli.

Masulle cause di questo disservizio ci sono due ricostruzioni contrastanti.

Con un post pubblicato suFacebook, infatti, il presidente dell’Ente Autonomo Volturno,Umberto De Gregorio (dopo aver preannunciato, in una lettera al sindaco Figliolia una generica “agitazione improvvisa” del personale)denuncia addirittura“ricatti”da parte dei lavoratori, sostenendo quanto segue:“Si è registrata una improvvisa impennata delle malattie degli addetti al presenziamento (personale a tal uopo abilitato) dei passaggi a livello delle linee flegree. Le risorse umane giornalmente disponibili sono pertanto insufficienti al presenziamento di tutti gli impianti presenti su tali linee.  Si registra in contemporanea a tale picco di malattia una indisponibilità allo straordinario ed alla sostituzione delle figure mancanti. A margine di tutto ciò vi è una richiesta di avanzamento parametrale da parte degli addetti ai Passaggi a Livello, ritenuta dalla Direzione aziendale ingiustificata se paragonata ad altre analoghe figure aziendali anche all’interno di EAV (vedi circumvesuviana). Si ricorda che i lavoratori addetti ai Passaggi a Livello, appena due anni fa, sono stati internalizzati in EAV a seguito di contenzioso passando da part time a full time e a condizioni economiche più vantaggiose. La Direzione ribadisce quanto già chiarito in precedenti simili occasioni. Nessuna forma di ricatto con proteste anomale viene accettata.  Ci scusiamo con la cittadinanza di Pozzuoli ma non possiamo cedere a ricatti, impliciti o espliciti”.

A commento dello stesso post però ci sonodichiarazioni(finora non smentite) di uno dei lavoratori “accusati” da De Gregorio, il signorSavio Rea, il qualesmentisce il capo della sua azienda, sostenendo che“ci sono soltanto tre lavoratori in malattia su 29, stiamo solo rifiutando prestazioni di lavoro straordinario, come è nostra facoltà, non abbiamo fatto ricatti ma solo richieste”e ricordando che, a titolo di esempio dell’abnegazione di questi dipendenti, lui nell’agosto 2015,“per garantire il servizio”ha effettuato“21 doppie giornate”, concludendo che“fa male leggere questi comunicati da parte del proprio datore di lavoro”.

E’ chiaro che, per come vengono esposte, le due versioni dei fatti sono inconciliabili: quella dell’Eav, per di più, è stata ripresa dalconsigliere regionale(Francesco Borrelli) e dalconsigliere metropolitano(Paolo Tozzi) deiVerdi, che hanno diffuso alla stampa una nota molto dura, a sostegno dell’Eav, sulla vicenda.