ESCLUSIVO/ Scontro Figliolia-maggioranza sui costi del maltempo: saltano luminarie natalizie e concerto di Capodanno?

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Ammonterebbero a circa700 mila euroidannifinora stimati per inubifragiche si sono abbattuti sulla città. Soldi che ilComunedovrà pagare per rimettere a posto tutto ciò che ilmaltempoha distrutto sul territorio in questo novembre nero.

Ma si avvicinano anche lefestività natalizie, con le consuete (e da sempre discusse)speseda sostenere, a carico delMunicipio, per leluminariee ilconcerto di Capodannoin piazza: poco meno di400 mila eurotondi.

Cosa finanziare, se bisogna scegliere tra le necessità e il tempo libero?

Cosa è necessario e cosa è superfluo se si deve spaccare il centesimo e adoperare il buon senso del padre di famiglia?

E’ proprio su questescelte politichecheil sindaco Figliolia e la sua maggioranza si stanno ‘scannando’ mentre ne scriviamo.

Stamattina alle 10 le prime avvisaglie concrete della bufera.

Allaseduta di Giunta(convocata‘a morte di subito’ieri sera)per approvare la variazione di bilancio da effettuare proprio per questi motivi(e da sottoporre al Consiglio Comunale entro il 30 novembre),non si è presentato nessuno dei sette assessori dell’Amministrazione.

Solo due di essi (Roberto Gerundoe il vicesindacoFiorella Zabatta) si  sono dichiaratidisponibili a tralasciare i propri impegni e a correre in Municipio in soccorso di Figliolia per dire sì agli atti, ma l’Esecutivo non si è riunito, non solo perchémancava il numero legaleper ritenere valida l’adunanza (servivano almeno quattro amministratori presenti su sette, compreso il Primo Cittadino, pure lui in altre faccende affaccendato a quell’ora…)  ma anche perchéil fascicolo con le variazioni di bilancio da ratificare non era ancora completo dei pareri necessari.

Unnulla di fattoche ha impedito divotare anche la richiesta dello stato di emergenza per Pozzuoli in seguito agli eventi meteoe che ha apertoun’altrafrattura nei rapporti già tesi come una corda di violino tra Figliolia(chesu questo atto aveva già pubblicamente messo la faccia giovedì scorso)e buona parte della sua coalizione,a cominciare da quegli stessi assessori(tutti, pare ad eccezione del solo Gerundo)sulla graticolain attesa di conoscere il loro futuro nell’ambito delrimpastopiù volte annunciato nelle “stanze dei bottoni”.

Assessori che appaionosfiduciatiedemotivati, ma che soprattutto, senza avere la certezza di essere confermati,non vogliono ‘intestarsi’ nulla di impopolare.

Soprattutto quando si devono assumeredecisioni da far tremare le vene ai polsi, non avendo nemmeno la certezza che, con la tempesta in corso nel Pd e vari “maldipancia” sparsi, si possano trovare in Consiglio 13 voti per supportarle con il via libera definitivo.

Soprattutto quando, con un vero e propriocolpo di mano, dagli indirizzi di unamanovra di bilancioè stato completamenteesautorato l’assessore delegato(Gianluca Liguori, l’unico esponente del Pd in Giunta), facendo in modo che, ascriverlaa quattro mani, siano, di fatto, unconsigliere comunale(Mariano Amirante, presidente della commissione bilancio nonché uno dei due consiglieri del Pd rimasti fedelissimi a Figliolia) e ildirigenteal ramo, la dottoressaDaniela Caianiello.

Ebbene,il punto di rottura è proprio nel contenuto di questa manovra.

Secondo indiscrezioni, infatti, al suo interno, ci sonoulteriori 260 mila euro per gli eventi di fine anno(150.000 per le luminarie e 110.000 per il concertone: soldi da aggiungere ai 130.000 rimasti per il programma “Pozzuoli Ardente”, finanziato dalla Regione con soli 70 mila euro e che ha visto già 100mila euro di spese per gli spettacoli estivi):soldi che, secondo una corrente di pensiero sempre più condivisa tra Giunta e Consiglio, andrebbero utilizzati per contribuire a riparare i danni del maltempo e a mettere in sicurezza il territorio, visto che richiedere lostato di emergenzanon equivale automaticamente ad ottenerlo e che, quand’anche fosse concesso, ifinanziamenti non sarebbero incassati immediatamente dall’Entee dunque si perderebbetempo prezioso per risolvere problemi che riguardano la pubblica e privata incolumità.

Una posizione che ha assunto una propria ufficialitàqualche ora fa, quando, con unaPEC-inviata al sindaco EnzoFigliolia, agli assessori EnzoAulitto(lavori pubblici) e GianlucaLiguori(finanze), nonché ai dirigenti dei rispettivi rami (DanielaCaianielloper le finanze e SantinaNapolitanoper i lavori pubblici) e al responsabile comunale della Protezione Civile (ElioTesta)-otto consiglieri di maggioranza, di cui cinque del Pd(il presidente consiliareGigi Manzoni, il capogruppoVincenzo Daniele,Maria Rosaria Testa,Mimmo PennacchioeSalvatore Caiazzo, nonchèPaolo Tozzidei Verdi,Lydia De Simonedel gruppo misto eVincenzo Pafundi diIdea Pozzuoli) hannochiesto di conoscere l’ammontare dettagliato dei costi da sostenere per riparare i danni provocati dai nubifragi su porzioni di territorio o beni di proprietà comunale e di dare priorità assoluta, nella variazione di bilancio, al reperimento di tutte le risorse disponibili per“ripristinare il normale funzionamento dei siti e dei manufatti danneggiati dal maltempo”,a cominciare dagli interventi relativi all’attività di“manutenzione straordinaria delle impermeabilizzazioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di Monterusciello”.

In sostanza,per questi otto consiglieri, ogni centesimo che si sposta dal bilancio, deve essere utilizzato per l’emergenza meteo.

E, dunque, solo se avanzano soldi, si può pensare ad abbellire Pozzuoli con luminarie e spettacoli.

Una cosa è certa: sul tema, si preannuncia un dibattito molto acceso, non solo tra i politici ma anche tra i cittadini.