Filippo Lucignano: “Basta con Figliolia! Pozzuoli ha bisogno di voltare pagina”

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Da qualche mese, ha affidato la propria pungente voce critica a“Radio Londra”, seguitissima rubrica che, attraverso Facebook, gli consente di  diffondere il suo pensiero a tutti coloro che sono interessati alle vicende di Pozzuoli.

Parliamo diFilippo Lucignano, dirigente di lungo corso del centrosinistra puteolano nonché ex consigliere ed assessore regionale oltre che consigliere comunale e presidente del parlamentino civico.

E’ ormai molto tempo che Lucignano auspica il termine dell’esperienza di Figliolia a capo del governo cittadino. Gli abbiamo chiesto per quali motivi.

Perché ha preso questa posizione, Lucignano?Perché per Pozzuoli è un momento delicato. Temo che una serie di avvenimenti combinatisi in successione con ciò che è avvenuto e sta avvenendo, abbiano portato la città al probabilissimo rischio che si arrivi allo scioglimento del consiglio comunale.

Lei ovviamente si riferisce ad un provvedimento non politico, ma conseguente alle indagini in corso da parte della Direzione Distrettuale Antimafia?Sì. Anche perché, sul piano politico, lo scioglimento è già in atto. Ne è la prova una Giunta senza identità, tenuta insieme più dalla paura e dalle rinunce che dalla condivisione di un progetto politico che, a mio avviso, non c’è mai stato. Oggi la stragrande maggioranza dei consiglieri e parte degli assessori sono molto preoccupati per ciò che riguarda una quasi certa bocciatura nelle urne o mancata riconferma di molti di essi. Vede, in un paese normale non affetto da un crisi politica che mostra segni così virulenti, la carriera di Figliolia come sindaco si sarebbe già conclusa da tempo. Molti collaboratori del sindaco, in modo particolare i cosiddetti consiglieri del cerchio magico, sono giunti alla consapevolezza che Enzo non li può più rappresentare e si sentono già orfani nonché privati del modo miserevole con cui esercitano la funzione pubblica.

Che cosa le ha fatto maturare questa sua convinzione su Figliolia?Guardi, noi siamo in presenza di un’azione dellamagistratura inquirente, che ha emesso provvedimenti già notied altri chiaramente prevedibili alla luce delle incriminazioni. Poi accade un fatto enorme.  Mentre la stessa magistratura tiene ancora secretati gli atti di indagine, non si capisce perché (o lo si potrebbe pure capire) il Sindaco, con un artificio, dimissiona  il vicesindaco Mario Marrandino, suo strettissimo collaboratore e responsabile di gran parte delle deleghe al vaglio della magistratura.  Il comportamento del Sindaco, oltre che apparire sospetto, è un chiaro sintomo di preoccupazione. Appare infatti grave che Figliolia non si sia presentato in consiglio comunale a spiegare le ragioni di un provvedimento così traumatico. Un provvedimento che si cerca di avvolgere nella nebbia di un atteggiamento omertoso. Lo dico senza giri di parole, come è mio costume: credo che sia arrivato il momento che Pozzuoli si liberi di questo Sindaco.

Per tanti cittadini, però, tutte queste critiche a Figliolia appaiono ingenerose. In molti gli attribuiscono il merito di aver trasformato in positivo Pozzuoli.Rispetto il pensiero di tutti, ci mancherebbe altro. Io però mi soffermerei più su ciò che Figliolia avrebbe dovuto fare e non ha fatto. Il porto è bloccato, il rione Terra è bloccato. Se poi vogliamo parlare dei  lavori del Piu Europa, e cioè quelli che avrebbero trasformato la città, devo ricordare che tali lavori sono stati già attenzionati dalla magistratura e che, da più parti, si nutrono pesanti riserve anche sulla loro corretta esecuzione.

Quindi, per Lei, il “Rinascimento Puteolano” non esiste…Non è che per me non esiste, non c’è nei fatti. A Figliolia, per parlare di “Rinascimento”, bastano alcuni momenti di apparente ed estemporanea vivacità nella vita cittadina. Ma gli indicatori veri della rinascita di una città, a Pozzuoli sono tutti di segno negativo: non c’è una crescita economica nel settore del commercio, non solo non c’è una ripresa dell’occupazione ma i nostri giovani per cercare lavoro continuano ad andare via da Pozzuoli, i servizi pubblici essenziali, come trasporti e sanità, sono alla deriva  e la vita nei quartieri popolari è diventata un inferno. Allo stato si può soltanto salutare positivamente lo sforzo di chi ha rilevato l’ex centro commerciale di Monterusciello e si è impegnato, con capitali privati, a garantire un progetto di sviluppo. Ma, per il resto, Pozzuoli è stata portata in un vicolo cieco, i programmi annunciati non sono mai iniziati. Siamo passati  da Pozzuoli città della classe operaia a Pozzuoli città delle affermazioni inconcludenti, con un’amministrazione di parole e non di fatti. E, mi spiace doverlo sottolineare, ma  una volta per tutte bisognerebbe anche dire che in un determinato territorio non può ricoprire incarichi amministrativi chi esercita la propria attività lavorativa attraverso il rilascio di concessioni pubbliche…

Eppure, perfino i sostenitori più tiepidi di Figliolia sostengono che si debba andare avanti con lui anche nei prossimi cinque anni, in quanto non esisterebbero alternative politiche credibili. Lei che ne pensa?Penso che, se l’unità di misura è Figliolia, di alternative a lui ce ne sono di migliori o altrettanto valide.

Lucignano, lo sa che viene accusato di non poter criticare Figliolia in quanto l’attuale Sindaco sarebbe una sua creatura politica e quindi Lei dovrebbe fare soltanto harakiri?Che dire…ho creato tante cose, ma qualcuna mi è venuta proprio male.

Un’ultima domanda: è vero che Lei vuole tornare a fare politica attiva e questo sarebbe il reale motivo dei suoi attacchi a Figliolia e all’attuale Amministrazione?Io non sono mai stato fuori dai giochi. La politica è una scelta che ogni cittadino fa per essere protagonista del proprio tempo e per realizzare gli obiettivi della propria esistenza.